Lugano

All'antico asilo sono tornati i bambini

L’edificio realizzato a fine Ottocento dalla Fondazione Filippo Ciani ospita con successo il Villaggio Family
© Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
29.12.2023 06:00

A volte l’edilizia è strana. Ex Asilo Ciani: è stato chiamato così per decenni, l’edificio che sorge al civico cinque di viale Cattaneo a Lugano. L’appellativo suonava un po’ strano, considerando che fra quelle mura, dal 2002 in poi, avevano trovato spazio attività di tutt’altro genere. Dai congressi alle serate discoteca, dagli aperitivi aziendali al summit internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina. Il caso, però, ha voluto che i primi «inquilini» di questo antico stabile, un bel giorno, ci siano ritornati. Merito del Villaggio Family, un progetto della Divisione eventi e congressi della Città per arricchire l’offerta di manifestazioni come il Natale in Piazza e il Longlake Festival. Un «plus» pensato apposta per le famiglie.

Intercetta un bisogno

L’iniziativa era stata promossa per la prima volta la scorsa estate negli spazi del vicino Palacongressi, e già allora era stata apprezzata. Ma l’Asilo Ciani – anche se non è più tale, gli risparmieremo il malinconico prefisso «-ex» – sembra il luogo ideale per accogliere i più piccoli e far trascorrere loro qualche ora o anche solo una manciata di minuti di spensieratezza. L’ampia sala principale, illuminata in modo naturale grazie a un grande lucernario, è uno spazio costellato da giochi semplici ma sempre stimolanti, mentre le salette circostanti hanno ognuna una propria identità: dal locale per la lettura dove è richiesto il silenzio, a quello dedicato ai bebè fra zero e tre anni. «Ho fatto l’asilo là, mi ricordo bene di quelle stanze» racconta il capodicastero Roberto Badaracco commentando il ritorno alle origini della struttura. «Fin dall’apertura, il Villaggio Family è stato molto ben frequentato. Dopo averlo aperto d’estate e per Natale, penseremo al prossimo appuntamento: magari Pasqua». E se rimanesse aperto anche in altri periodi dell’anno? La domanda nasce da una riflessione che ha trovato spazio più volte su queste colonne: nel Luganese i parchi gioco al coperto si contano sulle dita di una mano (ce ne vengono in mente solo due: il Centro Giochi di Torricella-Taverne e il Lugano Junior a Grancia) e nei giorni di pioggia sarebbero molto utili a mamme e papà (senza dimenticare altre proposte come il Museo cantonale di storia naturale e L’Ideatorio, ma siamo sempre sulle dita di una mano). Chissà.

Per i meno fortunati

Aspettando di capire cosa gli riserverà il futuro, vale la pena ripercorrere la storia di questo edificio. Fu costruito tra il 1890 e il 1892, come riportato sul sito luganoeventi.ch, per ospitare l’Asilo infantile di carità che era stato aperto nel 1844 in Contrada di Cioccaro su iniziativa di Filippo Ciani. L’obiettivo era occuparsi dell’educazione e delle condizioni igieniche dei bambini delle famiglie in difficoltà. Voleva essere, per citare una lettera dello stesso Ciani all’allora Municipio, «un’istituzione che ha per disegno di raccogliere, custodire, educare ed alimentare dall’età di due a sei anni i fanciulli poveri che o per eccesso di miseria, o per difetto di salute, o per mancanza di tempo dei genitori rimangono abbandonati a se stessi e privi di ogni educazione». Partito con 22 bambini, l’asilo crebbe fino ad arrivare ad ospitarne 155 nel 1892. Fu in quell’anno che su iniziativa di Antonio Gabrini, presidente della Fondazione Filippo Ciani, la sede fu spostata nell’allora via Campo Marzio, l’odierno viale Cattaneo. Disegnato dagli architetti Giuseppe Stabile e Giuseppe Fumagalli, l'asilo fu ristrutturato nel 1928 e ingrandito nel 1944, quando fu chiusa l’apertura a «U» verso il giardino posteriore e si formò il patio interno. Continuò ad essere un asilo fino al 2002, poi due anni più tardi fu acquistato dalla Città con l’idea di usarlo come struttura per gli eventi. Grazie ai lavori di sistemazione conclusi nei mesi scorsi, l’edificio ha riacquistato il suo antico splendore. E ha ritrovato i bambini.

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