Alloggi a pigione moderata: in via Lambertenghi si parte
Un altro passo avanti per la costruzione di alloggi a pigione moderata in via Lambertenghi a Lugano, al posto dei vecchi magazzini delle AIL. La cooperativa guidata dal sindacato OCST e vincitrice del concorso indetto dalla Città ha pubblicato il bando per la progettazione dell’opera, che prevede un edificio abitativo con una ventina di appartamenti di varie dimensioni (da due locali e mezzo a quattro locali e mezzo) pensati per giovani, anziani e famiglie con bambini, un centro diurno per la terza età e un asilo nido, entrambi già attivi in uno stabile confinante. I promotori del concorso si aspettano proposte che, oltre ad avere una certa qualità architettonica e urbanistica, sappiano valorizzare il luogo come uno spazio pubblico e d’incontro sociale. A valutarle sarà una giuria composta dal presidente della Cooperativa Lambertenghi Aldo Ragusa e dagli architetti Philipp Esch, Matteo Inches, Sophie Maffioli e Prisca Stoppa. L’investimento totale è stimato in circa dieci milioni di franchi.
Una «portineria» particolare
Dicevamo dello spirito sociale del progetto, che va ben oltre il fatto di proporre affitti moderati. L’ente promotore ritiene infatti che «oggi vi sia una grande necessità di far rivivere le comunità, i quartieri, in modo più attivo e partecipativo, attraverso processi e azioni di cooperazione e aiuto reciproco». Il concetto che si vuole applicare è quello della «portineria di quartiere», vale a dire «un punto di riferimento creato da persone, fondazioni o associazioni per risolvere piccoli problemi quotidiani mettendo in gioco il più delle volte le risorse e le competenze presenti sul territorio stesso». La «portineria» può presentarsi sotto diverse forme: un bar, un’edicola, un negozio. In via Lambertenghi questo ruolo lo offrirà GenerazionePiù con il suo centro diurno.
Fiorirà una corte
Una certa attenzione è dedicata anche agli aspetti paesaggistici. Il trenta percento della superficie edificabile netta dovrà essere mantenuta libera da costruzioni e presentarsi come «un’area verde unitaria, direttamente accessibile dagli edifici annessi e non pavimentata». Anzi, in un caso l’asfalto verrà proprio sostituito dal un prato. Al posto di un parcheggio tra il futuro stabile residenziale e quelli esistenti (dove hanno sede l’hotel Ceresio, gli uffici della Cristiano sociale, il nido d’infanzia Piccoli Passi e alcuni appartamenti per studenti) troverà spazio «una corte con delle piante che fungerà da luogo di incontro per tutte le attività che in essa si affacciano».