Montagna

Alti e bassi segnano l'estate delle capanne alpine

Dal meteo ballerino di luglio, alla canicola di agosto, arrivando al cambio del guardiano al Campo Tencia con Franco Demarchi che lascia dopo 28 anni
© CDt/Chiara Zocchetti
Matteo Giollo
28.08.2023 06:00

Attraverso le capanne alpine, la stagione estiva rivela un lato affascinante e autentico dei dintorni della nostra regione. Questi rifugi di montagna rappresentano una finestra unica sulla cultura e la natura ticinese. In questi mesi, le capanne alpine diventano un richiamo irresistibile per coloro che desiderano trascorrere del tempo lontano dalla vita frenetica della città, immergendosi nell’atmosfera serena delle montagne. Tra sorrisi, mesi brutti e cambi di guardiano, la stagione estiva nelle strutture del Bellinzonese e valli ha molteplici facce.

Registrato un calo

Un primo sguardo ce lo ha offerto il guardiano della capanna Cristallina, situata sull’omonimo passo che fa da spartiacque tra la Vallemaggia e la Valle Bedretto. La loro è una stagione «nella norma, che ha risentito unicamente di un leggero calo per quanto riguarda il mese di luglio». Come ci ha segnalato il nostro interlocutore, il calo potrebbe essere causato dal meteo, che nel mese scorso è stato alquanto instabile e carico di precipitazioni improvvise. A farla da padrone alla capanna Cristallina sono generalmente i confederati d’oltralpe, mentre i ticinesi spesso sono di passaggio e si fermano solo in giornata senza tuttavia sostare la notte. L’inizio delle scuole e la fine delle vacanze dell’edilizia sembra non preoccupare. Il guardiano ci ha comunicato che settembre è per loro solitamente un buon mese, meteo permettendo, e che spesso lavorano parecchio con le scuole della Svizzera interna.

Della stessa opinione sono i responsabili della capanna Adula dell’UTOE. Anche qui, «malgrado il tempo bizzarro a luglio, l’affluenza e i pernottamenti sembrano avere un andamento tendenzialmente regolare e in linea con gli anni passati anche se in leggero calo, per l’appunto, in luglio». Nel rifugio, come per la capanna Cristallina, a farla da padroni sono i viaggiatori d’oltralpe, nonostante una buona fetta degli escursionisti e alpinisti arrivati in capanna sia composta da ticinesi.

Il ritorno alla «normalità»

Entrambe le capanne ci hanno fatto sapere come quest’anno, più che mai, la tendenza è quella di prenotare all’ultimo. Inoltre, i due guardiani hanno la stessa ipotesi per quanto riguarda il leggero calo che ha segnato questa stagione, principalmente a luglio; credono infatti sia dovuto al ritorno definitivo alla normalità dopo la pandemia e l’anno di assestamento. Ciò che sostengono i due guardiani sostanzialmente è che molti turisti e anche molti ticinesi quest’anno abbiano approfittato della nuova «normalità» per prendere l’aereo e tornare a visitare mete fuori confine o andare al mare.

Maggiormente frequentate

Leggermente diversa sembra essere la stagione della capanna Cadagno, in quanto, a differenza della Cristallina e dell’Adula, in questa struttura si è lavorato molto anche durante il mese di luglio. Tuttavia questo potrebbe essere dovuto al fatto che questa capanna sia più facilmente raggiungibile delle altre due, per non esperti si intende. In aggiunta, i gestori si dicono soddisfatti anche per quanto riguarda le prossime settimane, in quanto l’inizio delle scuole in Ticino per loro non rappresenta un problema, al contrario, hanno già diverse riservazioni fatte da alcuni istituti per il mese di settembre.

Simili sono stati i commenti che abbiamo ricevuto da parte del guardiano della capanna Brogoldone, il quale si è detto soddisfatto della stagione che sta andando molto bene e si può dire sia nella media degli anni passati. Come per le altre capanne, anche in questo caso, la tendenza è quella di avere parecchi ticinesi di passaggio in giornata, che si fermano per mangiare e avere principalmente svizzero tedeschi che sostano nella notte.

Tra i guardiani intervistati, il più positivo e contento della propria stagione è sembrato essere quello della capanna Albagno, rifugio particolarmente amato dai bellinzonesi e situato sul dorsale che divide la valle di Gorduno dalla valle di Sementina. In effetti il guardiano ci ha spiegato che «questo è un anno eccezionale, più del 2022 che a sua volta era già stato un anno straordinario». La capanna Albagno lavora molto con scuole e gruppi di vario tipo e non per nulla per il mese di settembre la struttura fa registrare quasi il tutto esaurito.

Fine di un’era

L’ultimo guardiano intervistato è stato Franco Demarchi, custode da 33 anni e da 28 guardiano della capanna Campo Tencia. Demarchi si è detto soddisfatto della stagione nonostante i passaggi siano diminuiti a causa del maltempo, che però non ha fatto diminuire i pernottamenti. Un po’ fuori dalla media delle altre capanne, dove a prevalere sono quasi sempre viaggiatori d’oltralpe, alla capanna Campo Tencia quest’anno stanno passando parecchi ticinesi, molti dei quali vogliono salutare il guardiano di lunga data che evidentemente negli anni ha lasciato un ricordo positivo nella mente di molti appassionati di montagna. Franco Demarchi non lascia solo la capanna, ma un pezzo della sua vita. In lui sarà comunque sempre vivo il ricordo dei molti studenti che negli anni lo hanno aiutato lavorando per due, tre o quattro settimane alla volta. Il guardiano li definisce così: «Un bel team, bravissimi giovani». Tra alti e bassi gli escursionisti vedono ancora nelle capanne un’opportunità per staccare la spina, e sperimentare la semplicità e l’armonia con l’ambiente circostante, passando attraverso paesaggi mozzafiato. 

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