André Simonazzi, il volto delle conferenze stampa durante la pandemia
«Monsieur le Président de la Confédération, Monsieur le Conseiller fédéral, Mesdames et Messieur, bonjour. Benvenuti a questa conferenza stampa concernente le decisioni prese dal Consiglio federale in merito al Coronavirus». Durante il periodo della pandemia da COVID-19, il volto di André Simonazzi è entrato nelle case di ticinesi e svizzeri. Era lui a introdurre le conferenze stampa di aggiornamento del Consiglio federale da Berna. Il portavoce del Consiglio federale e vicecancelliere è morto ieri all'età di 55 anni. «Era solito rilassarsi in montagna. Venerdì, durante una delle sue escursioni preferite, ha avuto un malore ed è deceduto», ha scritto la Cancelleria federale in una nota.
Il Consiglio federale è sconvolto dall'improvvisa scomparsa del vicecancelliere André Simonazzi, ha scritto su X la presidente della Confederazione, Viola Amherd. Con lui l'Amministrazione federale ha perso un uomo eccellente che ha lavorato con competenza e impegno nell'interesse della Svizzera. «Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia».
Come detto, Simonazzi non è noto solo ai giornalisti in quanto portavoce del Governo. Il suo volto e il suo nome hanno significato qualcosa per la popolazione svizzera, soprattutto nel lungo periodo del Coronavirus. Ha condotto le conferenze stampa, trasmesse in diretta, con cui i cittadini venivano informati dell'andamento della pandemia nel nostro Paese e ricevevano informazioni su lockdown, aperture e chiusure di attività. Ma anche sui comportamenti da mantenere per evitare i contagi, che condivideva anche sul suo profilo su X. Insieme a lui abbiamo attraversato i momenti peggiori di quegli anni, ma ne siamo anche usciti.
Nato nel 1968 a Monthey (Vallese), Simonazzi si è laureato in relazioni internazionali all'Università di Ginevra e ha seguito una formazione giornalistica presso il quotidiano vallesano Nouvelliste. Dal 1995 al 1998 ha lavorato per Caritas Svizzera come portavoce per la Svizzera romanda. Nel 1998 ha assunto la direzione generale dell'informazione dell'ente caritatevole.
Nel 2004 è entrato a far parte del servizio informazioni del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), inizialmente come vice-capo dell'informazione e portavoce per la Svizzera romanda, poi, nel 2005, è stato nominato responsabile dell'informazione nel dipartimento dell'allora consigliere federale del PS Moritz Leuenberger.
La nomina a vicecancelliere e portavoce del Consiglio federale è giunta nel novembre 2008. Dal 1. gennaio 2009 ha preso parte alle sedute del Governo, ne ha redatto i verbali e curato la comunicazione. In Cancelleria federale ha diretto varie sezioni e il servizio presidenziale.
In un comunicato, il Partito Socialista (PS), di cui Simonazzi era stato membro per molti anni, si è detto «profondamente colpito» dalla morte. «André Simonazzi ha svolto il suo lavoro per il pubblico con grande impegno e in modo esemplare. Ascoltava tutti e si distingueva per la sua professionalità e il suo senso dell'umorismo. Questa notizia è un grande shock», ha scritto il partito. «Il suo impegno per una comunicazione trasparente era esemplare», hanno sottolineato i co-presidenti del PS Mattea Meyer e Cédric Wermuth. «Perdiamo un uomo meraviglioso, che si è impegnato per le nostre istituzioni con convinzione e sensibilità», hanno aggiunto i copresidenti del gruppo in Parlamento, Samira Marti e Samuel Bendahan.
André Simonazzi era una «personalità straordinaria» e «l'orgoglio della nostra regione», ha scritto il vicepresidente del PLR e consigliere nazionale vallesano Philippe Nantermod. Anche il consigliere nazionale bernese e presidente dei Verdi Jürg Grossen ha espresso il suo cordoglio.