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Anoressia, «più prevenzione»

I granconsiglieri Giorgio Fonio (Il Centro) e Danilo Forini (PS) interrogano il Governo: «Numeri in crescita, è essenziale fornire supporto e risorse adeguate»
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Red. Ticino&Svizzera
26.06.2023 21:51

I disturbi del comportamento alimentare «rappresentano una serie di patologie mentali che possono avere conseguenze fisiche e psicosociali potenzialmente fatali» e la loro incidenza «sta aumentando in modo esponenziale in tutto il mondo, soprattutto dopo la pandemia». Partono da questo presupposto i due granconsiglieri Giorgio Fonio (Il Centro) e Danilo Forini (PS) per sottoporre al Consiglio di Stato una serie di domande per capire quale sia la situazione in Ticino, tra prevenzione e cure. Anche perché, «a livello di salute pubblica, non sembra essere attribuita la necessaria importanza», hanno spiegato i due deputati insieme alla ricercatrice Giovanna Pedroni in una conferenza stampa. In Ticino, è stato ricordato, esiste un solo posto letto di cura all’ospedale Civico di Lugano per i minori di 16 anni e sei posti letto al Beata Vergine di Mendrisio (per chi ha più di 16 anni). Troppo pochi, viste le lunghe liste d’attesa. «Nella recente Pianificazione sociopsichiatrica sono previsti potenziamenti di queste offerte terapeutiche e questo è positivo», hanno fatto notare i deputati. «Contemporaneamente alla prevenzione, però, è urgente adottare misure per garantire che tutte le persone che ne hanno bisogno possano accedere alle cure adeguate prima che sia troppo tardi». Ma oltre a ciò, «sarebbe anche auspicabile che siano adottate misure di prevenzione efficienti affinché si possa frenare la crescita esponenziale dei casi». In questo senso, e misure preventive possono essere implementate a vari livelli: «Coinvolgere le scuole è un punto di partenza fondamentale, poiché i giovani sono la fascia di popolazione più a rischio e maggiormente toccata. Sollecitare i genitori è altrettanto rilevante, soprattutto nella misura in cui si danno loro gli strumenti utili per riconoscere i segni precoci dei disturbi alimentari e per intervenire tempestivamente».