Tecnologia

Apple porta la classe media nel 5G

La metamorfosi di Apple, che prima del Peek Performance vendeva 8 diversi modelli di iPhone, 5 di iPad e 10 di Mac, senza contare le configurazioni e tutti gli altri prodotti, è nei fatti
© KEYSTONE (APPLE HANDOUT/BRROKS KRAFT HAN)
Stefano Olivari
08.03.2022 21:25

L’evento Apple non ha fatto vibrare il cuore di quello che a più di dieci anni dalla morte rimane il popolo di Steve Jobs, ma ha confermato la forza di un’azienda che sbaglia pochi colpi e che soltanto con le nuove versioni di iPhone e iPad può surclassare la concorrenza, andando ad attaccarla nella fascia media del mercato, in certi casi al confine del low cost. Cosa ha presentato quindi in streaming un Tim Cook studiatamente trasandato?

iPHONE SE 3
L’iPhone SE di terza generazione è simile a quello della seconda ed il cuore dell’operazione è proprio questo: un iPhone rivolto a chi vuole il suo primo iPhone, o cambiare il vecchio iPhone, al minor prezzo possibile. Che sul mercato americano sarà di 429 dollari, non lontano dal ‘nostro’. Il chip è l’A15 Bionic, cioè lo stesso dell’iPhone 13, con fotocamera da 12 megapixel e soprattutto connessione 5G. Uguale il design rispetto al vecchio modello, tre i colori (bianco, nero, rosso) migliorata la resistenza del vetro. L’uso dell’A15, quindi del processore più potente, significa anche in concreto che l’iPhone SE 3 continuerà ad avere supporto software per almeno 6 o 7 anni. Ma quale smartphone, anche ben funzionante, arriva oggi al settimo anno di età? 

iPAD Air 5
Durante Peek Performance l’amministratore delegato ed i suoi ingegneri, scelti con il bilancino etnico e di genere, hanno mostrato anche la quinta generazione di iPad, con chip Apple Silicon M1, affermando che questo iPad è due volte più veloce del portatile Windows più venduto nella stessa fascia di prezzo. Anche qui connettività 5G, con l’ulteriore novità di o una fotocamera frontale ultra-wide da 12 Megapixel. La porta è una USB-C aggiornata, che al di là della maggiore velocità nel trasferimento di dati può collegare l’iPad ad un monitor. Uguale al passato il display, LCD Liquid Retina, e tanti i nuovi colori: Space Gray, Starlight, Viola, Rosa e Blu. Il modello base parte da 599 dollari, per la versione con 64 GB di memoria.

Mac Studio
Per il Mac nessuna novità epocale e nemmeno il ‘telefonato’ processore M2. Il Mac presentato oggi viaggia con l’M1 Ultra, fino a 128 GB di memoria unificata, fino a 20 volte più veloce del vecchio M1. Impressionante, anche se la fantasia è stata maggiormente colpita dal Mac Studio con Studio Display. Il Mac Studio è nella sostanza una scatola, dal design elegante ma pur sempre una scatola, che permette di collegare e controllare fino a 4 display 4K. Come processori l’M1 Max e l’M1 Ultra, che a livello di prestazioni surclassano i vecchi chip della Intel. A detta di Apple il modello con M1 Ultra è veloce quasi il doppio del più veloce Mac Book Pro. Chiaramente il suo monitor perfetto è lo Studio Display, con risoluzione 5K e un suo processore A13. Tante le combinazioni possibili, ma la configurazione top di Mac Studio e Studio Display è sui 6.000 dollari. Insomma, il filmino della festa di compleanno si può vedere anche in modi più economici.

Baseball
Cook ha iniziato la presentazione mettendo grande enfasi sui film prodotti da Apple, ed annunciando il Friday Night Baseball dell’azienda: in sostanza due partite del campionato MLB che ogni venerdì sera andranno in esclusiva su Apple Tv+. Non è che Apple voglia diventare un player nel mondo delle pay-tv sportive, anche se non si sa mai, ma per il momento soltanto fare un’operazione di immagine in stile Amazon. Il baseball di Apple: suona bene, soprattutto negli Stati Uniti, fa molto famiglia e tradizione.

Classe media
Il senso di quanto presentato è quello che già si intuiva dalle anticipazioni: tanti prodotti migliorati per la classe media, in attesa di nuove invenzioni che cambino il mondo, dalla Apple Car in giù. Una famosa frase del ‘vecchio’ Tim Cook, quello non ancora da 100 milioni di dollari l’anno di stipendio (ma quello base era solo di 3…), esaltava la chiarezza di Apple, con tutti i suoi prodotti che potevano stare su un normale tavolo da cucina. Adesso quel tavolo dovrebbe essere lungo almeno quanto quelli di Putin al Cremlino… Da azienda che fa poche cose in maniera eccezionale ad azienda che fa tante cose in maniera ottima, per presidiare ogni nicchia di mercato. La metamorfosi di Apple, che prima del Peek Performance vendeva 8 diversi modelli di iPhone, 5 di iPad e 10 di Mac, senza contare le configurazioni e tutti gli altri prodotti, è nei fatti. Non è nemmeno una scelta, ma una fase ben precisa nella vita di un’azienda che all’ultimo conteggio vale, come capitalizzazione di Borsa, 2.633 miliardi di dollari e che nel 2021 solo dalle vendite di iPhone ha fatturato 192 miliardi di dollari. Una scelta che potrebbe portarla a risultati eccezionali anche sul mercato asiatico, quello più scettico nei confronti degli iPhone più cari. Di questi tempi un’America che conquista la Cina è davvero una notizia.