La boule della verità

«Argo1? Caso gonfiato per colpire il PPD»

La candidata popolare democratica Alessandra Zumthor difende il suo partito e critica la mossa di Christian Vitta: «Inutile un taglio lineare del 5% alle imposte» - GUARDA IL VIDEO
Alessandra Zumthor è candidata al Consiglio di Stato per il PPD. (Foto Putzu)
Massimo Solari
13.03.2019 12:20

MUZZANO - Tagliare le imposte del 5% a tutti i cittadini? «Inutile». Sarà una candidata del PS. L’accordo fiscale sui frontalieri? «L’Italia è bloccata, congeliamo i ristorni». No forse un candidato di Lega-UDC. Nulla di tutto ciò. Confrontata con la nostra boule della verità, è l’aspirante consigliera di Stato per il PPD Alessandra Zumthor a svelare la sua ricetta su alcuni temi spinosi. E a proposito di dossier delicati. Su Argo1 la nostra intervistata parla «di caso gonfiato da alcuni media per colpire il PPD».

I DIPARTIMENTI

Se fosse eletto e le venisse attribuito il Dipartimento del territorio, quale sarebbe il suo primo provvedimento e per quale ragione?

Dici Territorio e pensi all’ambiente, al clima. Non Alessandra Zumthor, che al posto di Claudio Zali tornerebbe sul dossier delle Officine. «Nonostante l’iter ormai indirizzato su chiari binari, lasciare cadere le riflessioni circa l’ubicazione di infrastrutture così importanti sarebbe forse sbagliato. Non dico di ritornare a parlare di Bodio dall’8 aprile, ma una riflessione approfondita fino all’ultimo – anche a fronte delle pressioni delle FFS – personalmente tenterei ancora di farla. Perlomeno per occuparsi seriamente della valorizzazione della zona industriale della bassa Leventina».

I CONSIGLIERI DI STATO USCENTI

Se dovesse muovere una critica al consigliere di Stato uscente Christian Vitta quale sarebbe e in merito a quale dossier?

Ma anche circa l’operato del direttore del DFE la candidata del PPD ha le idee in chiaro. E anche le critiche da muovere: «Vitta ha annunciato un taglio lineare del 5% delle imposte per tutti i cittadini. Questa mossa è a mio avviso inutile. Andrebbero piuttosto pensati degli sgravi fiscali mirati per le famiglie e il ceto medio, magari introducendo una detrazione-sconto per contenere l’impatto dei premi di cassa malati sui nuclei familiari».

I DOSSIER DI PESO

Qual è la sua posizione sull’accordo fiscale sui frontalieri e quale la sua soluzione?

Al primo dossier di peso Zumthor invece si allinea in un certo modo al pensiero leghista. Sentitela: «La Svizzera ha fatto la sua parte, ma viste le relazioni altalenanti con Roma a questo punto proporrei di bloccare il versamento di ristorni, congelandoli su un conto, fintanto che la situazione non si sblocca. Altrimenti si andrà avanti fino alle calende greche».

Qual è la sua posizione sul turismo invernale in Ticino e quale la sua strategia di rilancio?

La neve potrebbe essere sempre meno in Ticino, come comportarsi dunque con i nostri impianti? «Se la neve è destinata a sparire a bassa quota finché possibile, personalmente, ritengo giusto sostenere gli impianti del cantone che sono importanti. Con una proiezione di lungo termine trovo per contro corretto riflettere su una riconversione delle stazioni, con un turismo invernale quindi abbinato a eventi culturali o di altro tipo».

LE DOMANDE SCOMODE

Il caso Argo1 ha creato spaccature interne anche al PPD. C’è chi ha ritenuto poco opportuni alcuni comportamenti del presidente Fiorenzo Dadò in questa vicenda. Ha ragione?

Puntuale alle domande scomode rispunta il caso Argo1. Ma Zumthor non si scompone: «Giusto ammettere gli errori e fare in modo che questi non si ripresentino. Ma da lì a farne un caso esagerato di politica cantonale, come effettivamente avvenuto, ce ne passa. Credo che alcuni media abbiano sfruttato l’occasione per gonfiare la vicenda anche a fini politici e per aggredire il PPD».

Da quando Fiorenzo Dadò è diventato presidente i tono misurati del partito, anche su Popolo e libertà, hanno lasciato spazio a un linguaggio che spesso ricorda il Mattino. Per fare breccia serve copiare la Lega?

Se sui ristorni la candidata del PPD si era avvicinata alla Lega, sulla strategia comunicativa la diretta interessata si distanzia gentilmente: «Secondo me c’è ancora una bella differenza tra il Mattino e Popolo e libertà. Al di là di qualche battuta, i livelli del domenicale leghista non sono stati toccati. E in ogni caso non è pagante copiare la linea individuata dalla Lega che è esagerata e piuttosto che discutere dei temo sfocia nell’insulto».

LE DOMANDE CURIOSE

Qual è la sua posizione sulla spesa in Italia: favorevole o contraria?

Domanda trabocchetto, ma la nostra ne esce bene: «Assolutamente contraria. Se possibile facciamo la spesa dove viviamo, vista anche l’ottima offerta disponibile. Su questo punto sono favorevole alle prese di posizione “primanostriste”. Al limite è comprensibile e non demonizzerei chi si reca di tanto in tanto oltre confine per prodotti non presenti in Ticino».

Deve scegliere: Esercito, protezione civile o servizio civile. Perché?

Zumthor in conclusione si presta al gioco e fra le opzioni sul tavolo scarta il grigioverde: «Capisco le ragioni militari, ma come donna e come mamma miro a fare il più possibile a favore della pace e per non incentivare inutili spese belliche. Comprendo in effetti poco come si possa favorire la pacifica convivenza dei popoli quando la Svizzera è la prima a produrre e magari esportare armi in aree di guerra. Un atteggiamento, quello fondato sul commercio bellico, che è ipocrita».

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