Arrestato il sindaco di Bucarest

BUCAREST - La tangentopoli rumena, che negli scorsi mesi ha già coinvolto personaggi noti della politica, dell'economia e perfino del settore della giustizia, da ieri conosce una nuova vittima eccellente: il sindaco di Bucarest Sorin Oprescu. Quest'ultimo, 66 anni, primo cittadino della capitale della Romania dal 2008 e membro del Partito socialdemocratico, sabato sera è stato arrestato per decisione del DNA, il Dipartimento nazionale anticorruzione diretto dal 42.enne magistrato Laura Kodruta Kovesi.
Il provvedimento, di carattere preventivo e che ha durata di 24 ore (Oprescu sarà scarcertato entro questa sera), ha fatto sbizzarrire i media rumeni, già oltremodo battaglieri in materia di lotta alla corruzione. Oprescu avrebbe intascato somme di denaro da aziende che hanno assunto mandati per conto dell'Amministrazione cittadina (si parla di interessi del 10%). Accuse, ovviamente, tutte rispedite al mittente dal legale dello stesso Oprescu, che si è dichiarato sereno nel poterle smentire.
Ricordiamo che la stessa Procura rumena, a inizio giugno, aveva aperto un fascicolo perfino sul premier Victor Ponta, indagato nel caso Sova (Dan Sova è l'ex ministro dei trasporti e Ponta era il suo legale) con le pesanti accuse di complicità indirizzate al capo del Governo (prima comunque che assumesse tale carica) di evasione fiscale, conflitto di interesse, riciclaggio di denaro e abuso d'ufficio. In precedenza, solo per citare un altro nome eccellente finito nelle maglie della giustizia, era stata arrestata e tradotta in carcere anche Elena Udrea, l'appariscente ministra regionale del turismo, membro del Parlamento e rappresentante del Partito movimento popolare (PMP), che tanto ha fatto e continua a far discutere l'opinione pubblica del Paese. Le indagini del Dipartimento nazionale anticorruzione, intanto, proseguono senza sconti, pur con più di qualche critica del mondo politico e della stessa opinione pubblica che l'ha accusato di giustizialismo.
La lotta a tutto campo alla corruzione, va ricordato, ha subito un'accelerazione con l'inizio del mandato presidenziale assunto nel novembre dell'anno scorso dall'ex sindaco di Sibiu di origine tedesca Klaus Iohannis, che l'aveva l'aveva annunciata come uno dei pilastri del proprio mandato. Le più alte cariche dello Stato rumeno, inoltre, hanno fatto propria questa linea di intervento, dettata anche dalla volontà di Bucarest di voler dar seguito fino in fondo alle aspettative di Bruxelles. Tant'è che, in un'intervista rilasciata al "Corriere del Ticino" a inizio agosto dal presidente della Camera dei deputati Valeriu Zgonea (VD SUGGERITI), quet'ultimo ha a sua volta rimarcato che "oggi in Romania nessuno può considerarsi al di sopra della legge".