Arriva la sentinella dei cantieri

CHIASSO - Si chiama Ge.Co ed è la nuova applicazione per la gestione dei controlli sui cantieri che da oggi apre la strada a uno scambio di informazioni più efficace tra gli addetti ai lavori. Sviluppata per essere utilizzata tramite smartphone, tablet e notebook, Ge.Co mira a «creare un circolo virtuoso tra i diversi attori che si occupano della tutela del mercato del lavoro e nasce dal bisogno concreto di coordinare le unità ispettive che operano sul territorio ticinese» sottolinea il direttore della Divisione dell’economia Stefano Rizzi, moderatore dell’incontro che si è svolto all’Ufficio regionale di collocamento di Chiasso. Non è un caso, la scelta della cittadina di frontiera quale luogo per la presentazione del nuovo strumento tecnologico, come spiega il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) Christian Vitta: «La fascia di confine è confrontata con accresciute criticità legate al mercato del lavoro. Soffre di più per la vicinanza all’Italia che presenta necessità salariali minori con una conseguente maggior pressione sul nostro mercato, dovuta anche all’ampia disponibilità di manodopera estera. Un contesto questo che può portare all’insorgere di abusi, da qui - prosegue Vitta - la necessità di un miglior controllo del mercato del lavoro». Difficoltà che sottolinea anche il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni: «Ben l’8% della nostra popolazione è attualmente in assistenza, malgrado gli sforzi messi in campo per reinventarci e restare al passo con un mercato che cambia». Uno strumento tecnologico dunque concepito per lottare contro le distorsioni del settore e facilitare l’attività degli ispettori che operano in Ticino. “Ge.Co. sfrutterà a pieno le possibilità che il digitale mette a disposizione” aggiunge Vitta. L’applicazione infatti permette di geolocalizzare sulla mappa il posizionamento dei cantieri e migliorare la qualità dei controlli evitando sovrapposizioni inutili, il tutto «a tutela del settore dell’artigianato legato dall’edilizia» sottolinea il direttore del DFE. Per poi specificare come «nel corso della legislazione corrente, il Dipartimento ha dimostrato di essere vigile e attivo sul fronte della sorveglianza del mercato del lavoro, ambito prioritario per il DFE». In questo senso, «ha contribuito altresì la concretizzazione del controprogetto «Basta dumping salariale in Ticino», soprattutto attraverso la valorizzazione delle risorse già esistenti e il potenziamento, tra il 2017 e il 2018, degli ispettori delle autorità di controllo cantonali e delle commissioni paritetiche (CP)». A questo proposito, il direttore delle Commissioni paritetiche cantonali dell’edilizia e rami affini Alessandro Capelli spiega: “la nuova applicazione è nata su iniziativa del DFE che ha creduto in noi e ci ha coinvolti come partner del progetto”. Ge.Co. verrà infatti utilizzata oltre che dalle Commissioni paritetiche, anche dall’Associazione interprofessionale di controllo, dalla Commissione di vigilanza LEPICOSC e dall’Ufficio dell’ispettorato del lavoro del DFE, con il coinvolgimento di Polizia e SUVA, per un totale di circa 40 utenti. Il segretariato delle otto CP è composto da 17 collaboratori, di cui 8 ispettori e ogni anno compiono circa 1.800 controlli d’assoggettamento, sui cantieri o aziendali. Le procedure aperte nel 2018 «hanno portato a circa 200 sanzioni» rileva Capelli, per poi precisare che la fase test di Ge.Co. avrà la durata di un mese dopodiché, apportate eventuali migliorie, sarà implementata nella sua versione definitiva.