Sotto la lente

Arriva una boccata d’aria fresca per le cifre del Bagno pubblico

Dopo lo scorso mese di giugno da dimenticare, la struttura balneare della capitale è stata presa d’assalto da chi fugge da caldo e afa – Stampanoni: «Le entrate in luglio sono state 35 mila ma non bastano per tamponare le perdite»
© CdT/Chiara Zocchetti
Prisca Dindo
31.07.2024 06:00

Più l’anticiclone proveniente dal nord dell’Africa permane nei nostri cieli, più il desiderio di tuffi aumenta. All’ombra dei castelli la colonnina di mercurio ha toccato punte che oltrepassano i 33 gradi; calore e afa cominciano a mettere a dura prova la resistenza di molti. Per fuggire dagli effetti nefasti della canicola, si cerca un po’ di fresco. E, siccome fiumi e laghi portano ancora i segni del recente maltempo, molti bellinzonesi stanno prendendo d’assalto il Bagno pubblico della capitale.

Anche da oltreconfine

«Non solo i bellinzonesi» spiega Jean Claude Rothenbühler, lo storico capo bagnino della struttura balneare, ora vicino alla pensione. «Durante questi ultimi week end sono giunte moltissime famiglie da Como, Luino, Varese; alcune addirittura da Torino» precisa Rothenbühler, secondo il quale i visitatori provenienti da oltreconfine scelgono il Bagno pubblico bellinzonese per i suoi alberi maestosi, che garantiscono l’ombra tutto il giorno. «Nei centri balneari delle loro città - prosegue - sarebbero costretti a noleggiare ombrelloni, perché lì non ci sono alberi come i nostri. Per loro è più economico fare il pieno e venire in Svizzera piuttosto che accollarsi un salasso per ripararsi dal sole cocente».

Le tracce del maltempo

All’ombra dei maestosi tigli, incontriamo diverse mamme, alcune delle quali si trovano per la prima volta al Bagno pubblico. Come Pamela, che in genere dice di preferire i fiumi alle piscine «tuttavia, con le piogge torrenziali delle scorse settimane i corsi d’acqua sono diventati troppo sporchi e pericolosi per i miei figli, che sono ancora piccoli». Anna viene invece da Campo Blenio dove «è vero che è un pochino più fresco, ma avevo voglia di una bella nuotata in queste meravigliose piscine». Giovanni, che è di Bellinzona, è venuto al Bagno pubblico «in cerca del bel venticello e poi ho voluto seguire la truppa», dice mostrandoci l’allegra famigliola seduta attorno al suo tavolo.

Inizio in salita

Dopo l’inizio di stagione sofferto dovuto alle piogge dello scorso mese, le casse della struttura balneare stanno così iniziando a registrare un numero di ingressi importante. La nuova stagione era iniziata lo scorso 9 maggio, in anticipo di una settimana rispetto agli anni passati e sotto i migliori auspici visto il bel sole che splendeva quel giorno. Poi, sono arrivati gli acquazzoni di fine maggio e giugno a cancellare l’ottimismo dei responsabili del Bagno pubblico. «Per noi sono stati due mesi da lacrime e sangue», commenta con amarezza Alessandro Stampanoni, responsabile gestionale del Bagno pubblico, Sicurezza e salute. «La pioggia che è caduta abbondantemente durante i fine di settimana ha inciso in modo pesante sulle nostre entrate. Gli incassi sono stati nettamente al di sotto delle nostre aspettative. Rispetto al 2023 abbiamo circa il 10% in meno e rispetto al 2022 siamo sotto del 20-25%».

Si torna a respirare

Malgrado le difficoltà iniziali, ora la situazione sta nettamente migliorando, anche se «naturalmente quello che i mesi di maggio e giugno ci hanno tolto in termini di ingressi, difficilmente li recupereremo ad agosto». Comprensibile dunque che il caldo afoso e le temperature in aumento di queste settimane rappresentino una boccata d’aria fresca per il Bagno pubblico della città. Se molti stanno facendo la danza della pioggia contro questa canicola, «noi siamo invece felici di vedere le nostre belle piscine piene di gente, in un mese come quello di luglio che in genere dovrebbe registrare il picco delle affluenze».

Solo un successo parziale

Infatti i dati statistici che ci fornisce Stampanoni parlano chiaro: l’aumento del caldo e dell’afa ha avuto ripercussioni molto positive sulle entrate della struttura balneare della capitale. In termini numerici, gli ingressi finora registrati durante questo mese che sta per concludersi ammontano a trentacinquemila. «Ciò significa che siamo in linea con il luglio del 2022, anno particolarmente positivo, e leggermente superiori ai trentamila registrati a luglio del 2023». I conti, si sa, si fanno sempre alla fine. Manca ancora tutto il mese di agosto alla chiusura della stagione, prevista domenica 8 settembre. Tuttavia Stampanoni non si fa grandi illusioni, perché «stanno per iniziare le vacanze dell’edilizia e molta gente partirà in vacanza per un periodo prolungato. Le nostre statistiche dicono che in agosto gli ingressi si stabilizzano anche in presenza di giorni di sole; noi ora siamo indietro del 15-20%: se il tempo rimane clemente chiuderemo dunque la stagione con un parziale successo».

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