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Aspri scontri attorno a Bakhmut e Avdiivka

Visita a sorpresa del ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius – Il Cremlino ha vietato a 11 funzionari moldavi di entrare in Russia – Zelensky: La rivolta di Piazza Maidan di 10 anni fa fu «la prima vittoria della guerra di oggi» – Charles Michel in visita lampo a Kiev – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Aspri scontri attorno a Bakhmut e Avdiivka
Red. Online
21.11.2023 06:34
19:51
19:51
«Attacco russo su Odessa, strutture portuali danneggiate»

L'esercito russo ha lanciato un attacco missilistico sulla regione di Odessa. Le infrastrutture portuali sono state danneggiate. Lo riferiscono su Telegram le forze di difesa meridionale ucraine.

"L'aviazione tattica russa ha lanciato attacchi missilistici durante il giorno e la sera utilizzando missili X-31P", riportano le forze di difesa spiegando che i russi stanno inviando "missili anti-radar per cercare di individuare e distruggere i sistemi di difesa aerea". "Sono stati colpiti superfici aperte, edifici amministrativi e infrastrutture portuali" conclude il messaggio.

19:51
19:51
«Hamas rilascerà 30 bambini, 8 madri e 12 donne»

Trenta bambini, 8 madri e altre 12 donne: sarebbero i 50 ostaggi israeliani che Hamas dovrebbe rilasciare secondo l'accordo tra Israele e la fazione palestinese che il premier Benyamin Netanyahu ha sottoposto al governo per l'approvazione: lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz in uno degli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.

16:20
16:20
Ucraina nell'UE: «Lavoriamo per avviare i negoziati con Kiev a dicembre»

«L'ingresso dell'Ucraina e della Moldavia nell'Ue è un nostro interesse strategico e io farò tutto il possibile per far sì che a dicembre il Consiglio Europeo dia l'avvio ai negoziati». Lo ha detto Charles Michel al termine dell'incontro con Volodymyr Zelensky.

«L'apertura dei negoziati lancerebbe il messaggio che dell'Ue ci si può fidare e allo stesso tempo sarebbe un messaggio di unità al Cremlino», ha aggiunto.

«Dieci anni fa gli ucraini si sono ribellati per dire sì alla libertà e all'Europa, contro la corruzione e per lo Stato di diritto: è una data che entrerà nella storia del nostro continente».

15:46
15:46
La Germania promette nuove armi a Kiev per 1,3 miliardi

Durante la sua visita a Kiev il ministro tedesco della difesa tedesco Boris Pistorius ha promesso all'Ucraina nuovi armamenti dalla Germania, per un valore totale di oltre 1,3 miliardi di euro. Lo riporta la Bild.

La Germania consegnerà una terza tranche di sistemi di difesa Iris-T Slm, portando il numero totale da otto a dodici (tra la fine del 2024 e il 2025).

Pistorius ha anche promesso all'Ucraina 20'000 nuovi proiettili di artiglieria da 155 millilitri, 60 droni di sorveglianza ad alta tecnologia e decine di sistemi radar.

Nel pacchetto non sarebbero invece presenti i missili da crociera Taurus, chiesti più volte da Kiev.

15:29
15:29
Almeno 10.000 i civili uccisi in Ucraina

Sono almeno 10.000 i civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio 2022. Lo riferisce la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) citata da Ukrinform. Tra i civili morti, più di 560 sono bambini. In totale, i feriti sono oltre 18.500.

Secondo la missione, il 15 novembre quattro persone sono rimaste uccise quando un missile ha colpito un edificio di quattro piani nel villaggio di Selydove, nella regione di Donetsk, in un'area controllata dall'Ucraina, facendo salire il numero totale delle vittime a oltre 10.000.

«Diecimila morti civili sono una pietra miliare per l'Ucraina. La guerra della Federazione Russa contro l'Ucraina, che sta entrando nel suo 21/mo mese, rischia di evolvere in un conflitto prolungato, il cui costo umano è doloroso da comprendere», ha dichiarato Danielle Bell, a capo dell'Hrmmu spiegando che la cifra di 10.000 rappresenta i morti civili verificati, ma avvertendo che il totale reale potrebbe essere significativamente più alto.

14:58
14:58
Attacco ucraino nella regione di Kherson

I soldati ucraini avrebbero attaccato un gruppo di truppe russe della 810. Brigata di Marina nella regione di Kherson. Decine di loro sarebbero stati uccisi e altre centinaia sono stati feriti. Lo riferisce RBC Ucraina citando proprie fonti.

L'attacco sarebbe avvenuto come vendetta per l'uccisione, il 3 novembre, di quasi venti soldati della 128. brigata colpiti con un missile Iskander-M verso Zaporizhzhia mentre celebravano una ricorrenza.

«Le forze di difesa hanno colpito, non vorrei commentare ulteriormente. Il danno è stato fatto, le perdite tra il comando e il personale sono significative», ha detto la fonte a RBC Ucraina.

14:19
14:19
Le forze armate ucraine hanno «perso 13.700 soldati» nell'ultimo mese

Le forze armate ucraine hanno «perso 13.700 soldati» nell'ultimo mese secondo quanto affermato dal ministro della difesa russo Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Gli ucraini, ha aggiunto Shoigu, hanno fallito nel loro tentativo di portare a termine le operazioni di sbarco sulla riva orientale del Dnipro nella regione di Kherson, e in questa operazione hanno subito «perdite colossali».

Shoigu ha anche sostenuto che la Russia ha incrementato di cinque volte le forniture di pezzi di artiglieria e missili alle proprie forze armate e di 16 volte quello di droni rispetto all'anno scorso.

13:29
13:29
«Le forze armate ucraine hanno perso 13.700 soldati in un mese»

Le forze armate ucraine hanno «perso 13.700 soldati» nell'ultimo mese secondo quanto affermato dal ministro della difesa russo Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Gli ucraini, ha aggiunto Shoigu, hanno fallito nel loro tentativo di portare a termine le operazioni di sbarco sulla riva orientale del Dnipro nella regione di Kherson, e in questa operazione hanno subito «perdite colossali».

12:58
12:58
La Presidente moldava a Kiev per incontrare Zelensky e Michel

La presidente moldava Maia Sandu è arrivata a Kiev per discutere con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel i prossimi passi per l'accesso della Moldavia e dell'Ucraina all'Unione europea. Lo riferisce l'agenzia moldava Moldpres.

Fra i temi in discussione, aggiunge l'agenzia, il rafforzamento della sicurezza regionale e la continuazione del sostegno dell'Ue alle riforme e allo sviluppo nei due paesi.

11:43
11:43
Fino a 100 civili vengono colpiti ogni settimana in territorio russo dagli attacchi compiuti dalle forze ucraine

Fino a 100 civili vengono colpiti ogni settimana in territorio russo dagli attacchi compiuti dalle forze ucraine, che impiegano droni, artiglieria e missili forniti dai paesi occidentali. Lo ha affermato oggi Rodion Miroshnik, inviato speciale del ministero degli esteri di Mosca per i «crimini commessi dal regime di Kiev».

«Ogni settimana 60 o 70 civili, e a volte fino a 100, vengono colpiti», ha affermato in una conferenza stampa il diplomatico, citato dall'agenzia Tass. Miroshnik ha accusato anche le forze ucraine di prendere di mira deliberatamente i civili utilizzando «armi a lunga gittata che hanno una vasta zona di impatto, così come bombe a grappolo».

Inoltre, ha affermato Miroshnik, nelle ultime settimane i militari di Kiev impiegano droni per «dare la caccia alle persone e ai veicoli civili» e «compiono ripetuti bombardamenti, prendendo di mira gli operatori dei servizi di soccorso e sanitari che intervengono per prestare assistenza ai feriti».

11:23
11:23
Michel in visita lampo a Kiev vede Zelensky

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si trova a Kiev per una visita lampo nel corso della quale incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e parteciperà alla cerimonia per la commemorazione dei dieci anni dell'Euromaidan (o la rivoluzione della dignità, per gli ucraini). Michel inoltre vedrà la presidente moldava Maia Sandu, anche lei a Kiev.

È il quinto viaggio di Michel in Ucraina. Al centro dei colloqui, a quanto si apprende, il processo di adesione all'UE: i leader europei, infatti, a dicembre dovranno decidere se dare il via libera o meno all'apertura dei negoziati, così come raccomandato dalla Commissione.

«Sono qui per mostrare il grande sostegno dell'UE all'Ucraina, in un giorno importante: dieci anni fa gli ucraini hanno scelto l'Europa e alcuni sono morti», ha detto Michel in un briefing con un piccolo gruppo di media internazionali, tra cui l'ANSA.

«Ma il prossimo Consiglio europeo sarà difficile, il rapporto della Commissione sull'allargamento non è bianco o nero, ha delle sfumature, e io sono rimasto sorpreso per il rapporto ulteriore di marzo: lavoro per un Consiglio di successo ma a volte il fallimento è parte del processo dell'UE, non è un mistero che alcuni paesi sono cauti sull'allargamento».

«Gli incontri di persona - prosegue Michel - sono cruciali perché gli ucraini capiscano qual è lo stato dell'arte nell'UE, anche nel contesto della guerra in Medio Oriente. Non è segreto che alcuni paesi ci attaccano perché ci accusano di avere doppi standard. Ma l'UE deve sempre battersi per i principi globali, altrimenti rischiamo di perdere la fiducia del mondo».

«Io - ha aggiunto - sono molto attivo nel mantenere i rapporti con il Sud Globale e questo è un lavoro molto utile anche per l'Ucraina, dobbiamo confrontarci sulle sfide e le difficoltà del momento, per essere in sintonia. Ma naturalmente parleremo anche di sanzioni, della situazione militare sul campo, del nostro sostegno allo sforzo bellico, per esempio il piano munizioni, oppure del possibile uso degli asset russi per la ricostruzione dell'Ucraina».

«Rilevo sempre più sostegno al nostro orizzonte 2030, se siamo seri dobbiamo chiarire cosa vogliamo per noi e per i paesi candidati: sui tempi non c'è nulla nei trattati, si tratta di un impegno politico. Ma ora il dibattito sulle riforme è molto alto nelle priorità ed è grande differenza rispetto a due anni fa, prima non c'era appetito nel Consiglio», ha precisato.

11:20
11:20
La rivolta di Piazza Maidan di 10 anni fa fu «la prima vittoria della guerra di oggi»

La rivolta di Piazza Maidan di 10 anni fa fu «la prima vittoria della guerra di oggi»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato su X in occasione della Giornata della dignità e della libertà.

«Quella di allora, di fatti, fu la prima vittoria della guerra di oggi» contro l'invasore russo, ha detto Zelensky nel suo videomessaggio. «La vittoria contro l'indifferenza. La vittoria del coraggio. La vittoria della Rivoluzione della Dignità», ha proseguito il leader ucraino.

«Dieci anni fa abbiamo iniziato un nuovo capitolo nella nostra lotta. Dieci anni fa gli ucraini lanciarono la loro prima controffensiva. Contro l'illegalità e il tentativo di derubarci del nostro futuro europeo. Contro la non-libertà - ha poi scritto Zelensky sulle reti sociali -. Anno dopo anno, passo dopo passo, facciamo ogni sforzo per garantire che, tra le altre stelle sulla bandiera dell'UE, che rappresenta l'unità delle nazioni europee, brilli anche la nostra stella. La stella ucraina».

«Solo i forti possono essere uniti. Uniti, perché diventino liberi. Liberi, affinché abbiano dignità. Per amore dei tempi nuovi - conclude -. Buona Giornata della Dignità e della Libertà alle persone forti del paese forte. Gloria all'Ucraina!».

06:34
06:34
Il punto alle 06.00

Lunedì le forze ucraine sono state impegnate nel contenere i crescenti attacchi russi intorno alla città orientale di Bakhmut, hanno detto funzionari militari, secondo cui le truppe ucraine hanno ottenuto qualche successo anche dopo aver attraversato la sponda orientale del fiume Dnipro, nella regione meridionale di Kherson.

Mosca afferma di aver abbattuto stanotte un drone ucraino sulla regione russa di Kursk e un altro su quella di Oryol. Lo riportano i media locali.

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius è arrivato oggi in treno a Kiev, per una visita a sorpresa volta a riaffermare il sostegno di Berlino all'Ucraina nella sua guerra contro la Russia. Pistorius dovrebbe intrattenere colloqui con il suo omologo ucraino Rustem Umierov e con il presidente Volodymyr Zelensky. Berlino, il secondo più grande fornitore di assistenza militare a Kiev dopo gli Stati Uniti, sta cercando di offrire rassicurazioni dopo che lo spostamento dell'attenzione sulla guerra in Medio Oriente ha suscitato preoccupazioni per il calo del sostegno all'Ucraina. La visita arriva dopo l'aumento degli attacchi aerei russi e mentre Kiev si prepara a un previsto aumento dei raid sugli impianti energetici del paese nei prossimi mesi invernali. Si tratta della seconda visita di Pistorius in Ucraina da quando è diventato ministro della Difesa all'inizio di quest'anno, e arriva il giorno dopo che il segretario americano Lloyd Austin ha fatto anch'egli un viaggio a sorpresa in Ucraina. Oltre ai colloqui politici, Pistorius prenderà parte a una cerimonia di deposizione di corone in piazza Maidan a Kiev e visiterà un centro di addestramento militare. Dopo qualche esitazione iniziale, la Germania ha aumentato drasticamente il suo sostegno all'Ucraina in seguito all'invasione russa e ha consegnato a Kiev una vasta gamma di armamenti, che vanno dai carri armati pesanti ai sistemi di difesa aerea e alle munizioni. Il conflitto ha anche spinto il governo tedesco a intraprendere una revisione dell'apparato militare del Paese, con il cancelliere Olaf Scholz che ha svelato un fondo da 100 miliardi di euro per potenziare le forze armate. Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, la Germania ha offerto un forte sostegno allo Stato ebraico nella sua lotta contro i militanti palestinesi. Ma Scholz ha promesso il mese scorso che Berlino avrebbe comunque mantenuto i suoi aiuti a Kiev, insistendo sul fatto di «sostenere l'Ucraina finché sarà necessario».

Il Cremlino ha vietato a 11 funzionari moldavi di entrare in Russia come rappresaglia per le recenti restrizioni di Chisinau ai media filorussi, ha affermato il Ministero degli Affari esteri di Mosca in un comunicato citato dai media locali. Il dicastero russo ha convocato l'ambasciatrice moldava Lilian Darie per informarla della decisione. Secondo la nota del Cremlino, la mossa rappresenta «una decisa protesta in relazione alla continua persecuzione politica dei media russi in Moldavia, compreso il blocco dell'accesso ai loro siti internet». Chisinau ha bloccato l'accesso a 22 siti di media russi il 24 ottobre, affermando che i mezzi di informazione erano impegnati in una «guerra d'informazione» contro il Paese. Il presidente moldavo Maia Sandu ha accusato la Russia di pianificare un colpo di stato a Chisinau e di interferire nelle elezioni locali. Secondo le autorità moldave, Mosca ha condotto una campagna di destabilizzazione multimilionaria nel Paese, sperando di allontanare Chisinau dall'Occidente.