Svizzera

Assemblea UDC: quattro «sì» il 24 novembre

In occasione della riunione odierna ad Aarau, i delegati hanno pure auspicato «il ritorno dell'ordine in Svizzera»
© KEYSTONE/Walter Bieri
Ats
12.10.2024 18:35

II delegati dell'UDC, riuniti oggi in assemblea ad Aarau, si sono espressi a favore del Finanziamento uniforme delle prestazioni: i «sì» per la modifica della legge federale sull'assicurazione malattia, sulla quale il popolo voterà il 24 novembre, sono stati 248 contro 90. Il comitato direttivo ieri, su tale tema, aveva proposto di lasciare libertà di voto. In occasione della riunione odierna i delegati, che hanno sostenuto anche gli altri tre oggetti sempre in votazione il 24 novembre, hanno pure auspicato «il ritorno dell'ordine in Svizzera».

La decisione all'assemblea dei delegati è stata preceduta da una lunga discussione con circa due dozzine di relatori. Il partito ha evidentemente avuto difficoltà a trovare una sua posizione. I delegati hanno respinto la proposta del comitato di lasciare libertà di voto con 241 voti a 93.

In Consiglio nazionale e in Consiglio degli Stati, i parlamentari UDC avevano approvato la proposta per un finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionari (Efas). La direzione del partito in vista dell'assemblea si era espressa per il «no» all'Efas. I direttori UDC della sanità nei cantoni di Zurigo, Berna e Argovia erano favorevoli, così come il «patriarca» del partito, l'ex consigliere federale Christoph Blocher.

Il dibattito sulla riforma è stato acceso nonostante fosse praticamente l'ultimo punto all'ordine del giorno dopo la pausa pranzo. Sono stati più i sostenitori che gli oppositori a prendere la parola. I falsi incentivi devono essere eliminati, ha affermato il consigliere agli Stati Hannes Germann (SH). Chiunque vota no corre dietro alla cassa malati unica, ha detto. Il consigliere nazionale Benjamin Fischer (ZH), favorevole, ha sottolineato che ora c'è un compromesso. Per la riforma si sono espressi tra gli altri anche le consigliere nazionali Martina Bircher (AG), e Verena Herzog (TG).

Contro il Finanziamento uniforme delle prestazioni è intervenuto il consigliere nazionale Andreas Glarner (AG): non sarà più economico, ha detto. I cantoni vogliono risparmiare. I premi aumenterebbero. Il consigliere di Stato di Obvaldo Daniel Wyler ha affermato di non credere che la riforma porterà a dei miglioramenti. Un delegato ha sottolineato che i costi complessivi non diminuiranno. Si tratta di un modello di ridistribuzione, ha detto un altro oratore.

«Sì» anche agli altri tre oggetti in votazione

Poca discussione hanno suscitato gli altri tre oggetti in votazione il 24 novembre: con 384 «sì», 1 no e 3 astensioni, i delegati si sono detti a favore della Fase di potenziamento delle strade nazionali. Hanno inoltre sostenuto le due proposte concernenti il diritto di locazione: per la modifica del Codice delle obbligazioni (Diritto di locazione: sublocazione) i «sì» sono stati 361 (nessun voto contrario e tre astensioni). Per l'altra proposta, Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale, i voti favorevoli sono stati 356 (nessun voto contrario e un'astensione).

«Dobbiamo fare ordine»

Nel suo discorso di apertura dell'assemblea dei delegati il presidente dell'UDC Marcel Dettling ha sostenuto la necessità di dover rimettere ordine in Svizzera. «La gente - ha detto il consigliere nazionale svittese - ne ha abbastanza dell'immigrazione eccessiva, del caos dell'asilo e dei miliardi di franchi sperperati all'estero». L'UDC ha le soluzioni, ha affermato citando l'Iniziativa per la protezione delle frontiere contro gli abusi in materia di asilo e l'Iniziativa «No a una Svizzera da 10 milioni! (Iniziativa per la sostenibilità)».

«Gli svizzeri sono stufi che gli immigrati clandestini siano soggetti a regole diverse dalle nostre», ha proseguito. I richiedenti asilo «possono salire sui treni senza pagare» e «commettere furti nei negozi senza essere esclusi dalla procedura di asilo».

«Possono entrare illegalmente in Svizzera senza alcuna conseguenza. Anzi, vengono addirittura ricompensati» con un'assistenza al 100% e «non devono nemmeno lavorare». «Ma quanto siamo stupidi?», si è chiesto Dettling.

C'è però «un barlume di speranza», secondo il presidente dell'UDC. Il Consiglio nazionale ha deciso che i richiedenti asilo la cui domanda è stata respinta non potranno più far venire le loro famiglie in Svizzera.

Il PS, i Verdi e i Verdi liberali «vogliono poter continuare con lo status quo», ha dichiarato Dettling. «Votare PS, Verdi o Verdi liberali significa votare per la continuazione degli abusi in materia di asilo». Il Centro «approva» anche su alcuni punti «il caos dell'asilo creato dalla sinistra rosso-verde», ha detto il presidente dell'UDC.

È «incoerente» che la Svizzera debba pagare miliardi per la ricostruzione dell'Ucraina «spendendo miliardi per gli ucraini che non vogliono tornare a casa», ritiene il consigliere nazionale svittese. Lo statuto S «è sinonimo di assistenza sociale in Svizzera ad aeternam».

Alla Confederazione mancano miliardi e le proposte di risparmio incontrano resistenza, osserva Dettling. Il Centro e la sinistra vogliono risolvere il problema finanziario con entrate aggiuntive, che «non sono niente altro che tasse e imposte più elevate». «I partiti di centro-sinistra vogliono spillare ancora più soldi dalle vostre tasche».

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