«Asta storica» a Zurigo: sei giorni per accaparrarsi la targa «ZH 100»

Tutti pazzi per le targhe. I ticinesi e gli svizzeri tutti hanno un vero e proprio debole per le «basse cifre». Basta fare un breve giro sul sito delle aste della Sezione della circolazione così come sui portali di compravendita e su Facebook per scoprire che sono in molti quelli disposti a spendere anche cifre importanti. Una caratteristica di cui si era tornato a parlare lo scorso anno, quando era stata aperta un'inchiesta a carico di un funzionario di Camorino. Spese folli? Il record è a Zugo: la «ZG 10» è costata la bellezza di 233 mila franchi. Seguono, staccate di molto, la «VS 1» (160.100 franchi), la «ZH 987» (152.400 franchi), la «BE 5» (151 mila franchi), la «TI 10» e la «SG 1» (135 mila franchi).

Oggi le luci sono accese sul canton Zurigo. Che - come si legge su 20 Minuten - ha aperto l'asta per la «ZH 100». Un numero che fa gola, parecchia. Tanto che dalle 7 di questa mattina, quando è stato dato il via all'asta, sono già oltre 170 le offerte presentate. La base d'asta è 4.000 franchi e il rilancio è fissato a un minimo di 400 franchi. I primi 17 utenti che si sono collegati al sito auktion.stva.zh.ch ci sono andati piano, arrivando in nove minuti a 8.400 franchi. Poi ci hanno pensato «th1th3» e «laalicy» ad alzare il tiro, sparando alto a 50.000 franchi.

Alle 9.22 sono stati toccati i 100.000 franchi, in una battaglia tra «Lorel» e «chussennacho». A cui dalle 9.36 si sono aggiunti «akalin» e «Tony8920». Dalle 9.52 hanno fatto ingresso sulla scena anche altri utenti e alle 11.01 sono stati raggiunti i 108.000 franchi. Ma la strada è ancora lunga, considerato che l'asta verrà chiusa mercoledì 9 novembre alle 19.00. Che si superi il record zughese?

Nel canton Zurigo, le targhe a tre cifre sono presenti solo dal 2018 e vengono assegnate su asta. Il numero più basso fino a oggi è la «ZH 499», assegnata nel 2020 per 52.000 franchi. Il record cantonale è di 194.000 franchi per la «ZH 888». I proventi delle aste per l'assegnazione delle targhe entrano nelle casse dello Stato. «Un apporto importante in tempi difficili», ha dichiarato il consigliere di Stato Mario Fehr, a capo del Dipartimento di sicurezza (il nostro Dipartimento delle Istituzioni).

Undici anni fa, il 30 novembre 2011, sono state battute all'asta a Camorino 55 targhe. La «TI 10», la più ambita, è stata ceduta per 135.000 franchi, dopo 61 rilanci. Era stato il consigliere di Stato Norman Gobbi ad aprire le danze quel giorno, presso il padiglione dei collaudi per camion. Ingente l'incasso totale: 730.100 franchi. Tra cui la «TI 95» e la «TI 84» battute a 30.000 franchi, e la «TI 25» per motoveicoli aggiudicata per 10 mila franchi.

Il 3 maggio 2017 Gobbi aveva provato a superare il «suo» primato. La regina della serata era la «TI 9», assegnata per 80 mila franchi. In regalo l'acquirente aveva ricevuto il casco del pilota ticinese Joel Camathias, indossato l'anno precedente. I proventi dell'asta - oltre 300 mila franchi - erano stati destinati ai programmi di prevenzione «Strade sicure» e «Acque sicure». Quella è stata l'ultima asta «tradizionale» ticinese. La stessa sera, con un click, era stato attivato il nuovo sito internet di aste online.