"Attacchi orchestrati dalla mia ex moglie"

Paolo Clemente Wicht si difende attraverso i suoi legali dichiarandosi innocente: "Il cliente a cui si fa riferimento non ha subito perdite finanziarie"
Red. Online
05.09.2018 13:42

LUGANO - Attraverso i suoi legali, Paolo Clemente Wicht risponde dal carcere della Farera alle accuse di malversazioni (vedi Suggeriti) che, afferma, "sono state orchestrate dalla mia ex moglie e che tendono a minare la mia dignità e reputazione". Nel merito delle notizie diffuse recentemente, Wicht informa che - citiamo - "il cliente a cui si fa riferimento non ha subito nessuna perdita finanziaria e la questione è già stata chiarita ad inizio inchiesta con prove e documenti. Per il resto delle accuse si tratta di un castello costruito ad arte dalla ex moglie per poter ricavare il più possibile dalla vertenza di divorzio in corso da due anni". Nella nota diffusa alle redazioni dallo studio dell'avvocato Enrico Germano, "tutti i flussi finanziari oggetto di indagini (in particolare i menzionati prelievi a contanti) sono riconducibili a spese familiari sull'arco di numerosi anni e a importanti investimenti della coppia che hanno portato il patrimonio immobiliare e mobiliare comune a oltre 20 milioni di franchi. Paolo Clemente Wicht è presunto innocente e si dichiara tale, restando fiducioso che tutta la verità su questa vicenda privata (che avrebbe dovuto restare semmai solo nelle competenti sedi giudiziarie civili), verrà presto a galla".