News
La diretta

Attacco contro una scuola dell'UNRWA: «Era una base di Hamas»

Sono almeno 35 i morti – L'IDF: «Accoglieva terroristi che hanno preso parte all'attacco del 7 ottobre» – Hamas: «Un massacro orribile» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Attacco contro una scuola dell'UNRWA: «Era una base di Hamas»
Red. Online
06.06.2024 06:26
21:50
21:50
La Spagna si unisce al processo dell'Aia contro Israele

«Il governo di Spagna si unisce al processo aperto davanti al Tribunale internazionale di Giustizia avviato dal Sudafrica contro Israele» per gli indizi di genocidio a Gaza. Lo ha annunciato il ministro spagnolo degli esteri, José Manuel Albares in dichiarazioni ai media.

«Lo stavamo meditando da settimane», ha detto il ministro degli Esteri Albares in relazione all'adesione alla denuncia presentata dal Sudafrica da cui muove il processo avviato dal tribunale Internazionale di Giustizia dell'Onu, per presunto genocidio e violazione del diritto umanitario internazionale a Gaza. «Il nostro unico obiettivo è porre fine alla guerra. Osserviamo con enorme preoccupazione l''estensione del conflitto nella regione», ha detto Albares, che non ha chiarito se Spagna considera un «genocidio» quello in corso sulla Striscia di Gaza. «Ci uniamo al processo per l'impegno con il diritto internazionale, per rafforzare le Nazioni Unite e per appoggiare il ruolo della Cpi. Spagna non si pronuncia sul reato», ha detto Albares, «partecipiamo alla denuncia appoggiando il tribunale». ha aggiunto.

Il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di Madrid, formalizzato lo scorso 29 maggio assieme all'Irlanda e alla Norvegia, passo successivamente compiuto anche dalla Slovenia, ha aggravato la crisi diplomatica con Israele. Il governo di Netanyahu ha limitato l'attività del consolato generale spagnolo a Gerusalemme, con il divieto di assistenza ai palestinesi . Lunedì Albares ha insistito che Israele deve rispettare le missioni diplomatiche della Spagna e ha ripetuto che questa, assieme alla Norvegia e all'Irlanda, avrebbe dato una «risposta coordinata» alle pressioni di Israele.

21:24
21:24
Hezbollah per la prima volta respinge l'attacco di un jet israeliano

Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato poco fa di esser riusciti, per la prima volta, a respingere l'attacco di un jet israeliano nel sud del Libano sparando dei missili terra-aria in direzione del velivolo militare nemico che aveva violato lo spazio aereo libanese.

Secondo i media libanesi, in contatto con l'ufficio stampa di Hezbollah, si tratta della prima volta che i combattenti del partito lanciano missili contro jet da guerra israeliani.

Finora quattro volte nelle ultime settimane Hezbollah aveva annunciato di aver abbattuto altrettanti droni israeliani: due Hermes 900 e due Hermes 450.

«La distanza (per raggiungere da terra) i jet militari, le loro dimensioni e la loro rapidità sono differenti da quelle dei droni», hanno affermato i portavoce di Hezbollah citati dai media libanesi. «I missili lanciati oggi sono evidentemente diversi da quelli sparati contro i droni.»

20:26
20:26
Sinwar: «Non daremo armi né firmeremo accordo che lo chieda»

Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, ha informato i paesi mediatori che «Hamas non consegnerà le armi né firmerà una proposta che lo richieda». Lo ha riferito il «Wall Stret Journal», ripreso dai media israeliani.

Secondo il giornale, Sinwar ha inoltre affermato che accetterà un accordo con gli ostaggi solo se Israele si impegnerà ad un cessate il fuoco permanente.

20:01
20:01
Gli USA rivedono la bozza su accordo Gaza, nominano anche Israele

Gli Usa hanno modificato la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu a sostegno del piano per il cessate il fuoco a Gaza. Nel testo, visionato dall'ANSA, ora si menziona anche Israele, come richiesto da numerosi diplomatici del Consiglio di sicurezza.

In particolare, si afferma che l'accordo è accettabile per Israele, si invita Hamas ad accettarlo e si esortano entrambe le parti ad attuarne pienamente i termini senza indugio e senza condizioni.

Inoltre, il documento ribadisce il «fermo impegno a realizzare la visione di una soluzione negoziata a due Stati in cui Israele e Palestina vivano fianco a fianco in pace all'interno di confini sicuri e riconosciuti, in linea con il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite, e in questo riguardo sottolinea l'importanza di unificare la Striscia di Gaza con la Cisgiordania sotto l'Autorità Palestinese».

18:55
18:55
Gli USA avvertono Israele circa il rischio di un intervento dell'Iran

L'amministrazione Biden ha messo in guardia nelle ultime settimane Israele sulla possibilità che una «guerra limitata» in Libano avrebbe potuto spingere l'Iran a intervenire. Lo riporta Axios citando fonti israeliane e americane.

Gli Stati Uniti e la Francia hanno cercato di trovare una soluzione diplomatica per ridurre le tensioni al confine fra Israele e Libano ma finora non hanno avuto successo.

L'amministrazione Biden è convinta che sarà impossibile riportare la calma al confine fra Israele e Libano senza un cessate il fuoco a Gaza.

18:12
18:12
CNN: nell'attacco alla scuola dell'UNRWA utilizzate bombe USA

Israele avrebbe usato bombe americane nell'attacco alla scuola dell'Unrwa di Gaza. È quanto emerge da un'analisi della CNN che ha identificato i frammenti di almeno due bombe di piccolo diametro GBU-39. È la seconda volta in due settimane che l'emittente tv è in grado di verificare l'uso di munizioni americane in attacchi israeliani nella Striscia.

16:33
16:33
Israele smentisce le operazioni militari degli Houthi su Haifa

«Non è vero». Lo ha detto, citato da «Times of Israel», il portavoce militare israeliano Peter Lerner riferendosi alla notizia diffusa dagli Huthi di aver lanciato due operazioni militari congiunte con la resistenza islamica irachena contro le navi nel porto di Haifa. Lo stesso sito ha aggiunto che non ci sono rapporti su quanto annunciato dagli Huthi.

15:49
15:49
Houthi, operazioni contro navi nel porto di Haifa

Il gruppo yemenita Houthi, sostenuto dall'Iran, ha dichiarato di aver lanciato due operazioni militari congiunte con la resistenza islamica irachena contro navi nel porto israeliano di Haifa (nord).

«La prima ha preso di mira due navi che trasportavano equipaggiamenti militari nel porto di Haifa, mentre la seconda ha preso di mira una nave che violava il divieto di ingresso nel porto», ha detto in tv il portavoce militare Yahya Saree, come riferiscono l'emittente di proprietà degli Houthi, Al-Masirah, e i siti israeliani.

15:18
15:18
Hamas: almeno 40 le persone uccise nel raid

Almeno 40 persone sono state uccise nell'attacco aereo israeliano contro una scuola delle Nazioni Unite in un campo profughi nel centro della Striscia di Gaza, hanno detto funzionari del governo di Gaza, controllato da Hamas.

Più di 500 palestinesi sfollati si erano rifugiati nel campo profughi di Nuseirat, hanno aggiunto, citati dall'agenzia spagnola Efe.

«L'esercito di occupazione ha ucciso 40 sfollati nel massacro di Nuseirat, tra cui 14 bambini e nove donne, e ne ha feriti altri 74, tra cui 23 bambini e 18 donne», ha precisato il governo della Striscia.

14:55
14:55
«Segnali positivi da Hamas sulla proposta di accordo»

«I leader di Hamas ci hanno informato che stanno studiando seriamente e positivamente la proposta di tregua e che forniranno la loro risposta nei prossimi giorni». Lo ha detto una fonte egiziana di alto livello all'emittente statale egiziana Al-Qahera.

L'Egitto ha invitato i leader di Hamas a tornare presto al Cairo per discutere tutti i dettagli.

14:28
14:28
Capo dell'Unrwa: «La scuola-rifugio attaccata senza preavviso»

«Un altro giorno orribile a Gaza. Un'altra scuola dell'Unrwa trasformata in rifugio attaccata. Questa volta a Nuseirat,colpita nella notte dalle forze israeliane senza preavviso agli sfollati o all'Unrwa», scrive su X Philippe Lazzarini, capo dell'agenzia Onu .

«Almeno 35 persone sono state uccise e molte altre ferite. La scuola ospitava 6.000 sfollati quando è stata colpita. Le affermazioni secondo cui gruppi armati potrebbero essere stati all'interno del rifugio sono scioccanti. Non siamo tuttavia in grado di verificare queste affermazioni», afferma.

«Attaccare, prendere di mira o utilizzare gli edifici delle Nazioni Unite per scopi militari costituisce una palese violazione del diritto internazionale umanitario - prosegue Lazzarini - Il personale, i locali e le operazioni dell'Onu devono essere sempre protetti. Da quando è iniziata la guerra a Gaza, oltre 180 edifici dell'Unrwa sono stati colpiti e più di 450 sfollati sono stati uccisi».

«L'Unrwa condivide le coordinate di tutte le sue strutture (compresa questa scuola) con l'esercito israeliano e altre parti in conflitto. Colpire i locali Onu o usarli per scopi militari non può diventare la nuova norma. Tutto questo deve finire e tutti i responsabili devono risponderne», conclude.

13:37
13:37
Appello 17 Paesi ai leader di Israele e Hamas: «Trovate l'accordo»

17 Paesi chiedono ai leader di Israele e Hamas di fare tutti i compromessi finali necessari per concludere l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi, sulla base del piano del presidente Usa Joe Biden.

All'appello diffuso dalla Casa Bianca aderiscono Stati Uniti, Spagna, Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Thailandia e GB. Quali «leader di paesi profondamente preoccupati per gli ostaggi, tra cui molti dei nostri cittadini, sosteniamo pienamente il movimento» per la tregua e un accordo sul rilascio degli ostaggi.

«Non c'è tempo da perdere. Chiediamo ad Hamas di concludere questo accordo, che Israele è pronto a portare avanti, e di avviare il processo di rilascio dei nostri cittadini», si legge nel comunicato. «Questo accordo porterebbe a un cessate il fuoco immediato e alla riabilitazione di Gaza insieme a garanzie di sicurezza per israeliani e palestinesi e opportunità per una pace più duratura a lungo termine e una soluzione a due Stati. In questo momento decisivo, chiediamo ai leader di Israele e di Hamas di fare tutti i compromessi finali necessari per concludere questo accordo e portare sollievo alle famiglie dei nostri ostaggi, così come a quelle di entrambe le parti di questo terribile conflitto, comprese le popolazioni civili. È tempo che la guerra finisca e questo accordo è il punto di partenza necessario».

13:36
13:36
Sale a 36.654 morti il bilancio delle vittime a Gaza

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestito da Hamas ha aggiornato ad almeno 36.654 morti a Gaza nei quasi otto mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio include almeno 68 morti nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero, aggiungendo che 83.309 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre.

11:42
11:42
L'esercito israeliano «non ha informazioni su vittime civili» nel raid a Nuseirat

L'esercito israeliano «non ha informazioni su vittime civili» nel raid a Nuseirat come sostenuto a Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il portavoce militare ribadendo che nella scuola dell'Unrwa c'erano «tra 20 e 30 terroristi che usavano la struttura per attacchi all'Idf nel Corridoio Netzarim.

Il raid - ha aggiunto - è stato »mirato, basato su intelligence« anche perchè l'Idf sapeva della presenza di civili nella zona. L'attacco è stato »rinviato 2 volte negli ultimi 2 giorni per ridurre al minimo le vittime civili«. Ad essere colpite sono state le stanze della scuola dove erano »state rilevate attività terroristiche«.

Il portavoce dell'esercito ha poi sostenuto che quello della scuola dell'Unrwa »è stato il quinto caso« rilevato nell'ultimo mese in cui i terroristi hanno utilizzato gli edifici dell'organizzazione umanitaria e che stanno »operando effettivamente sotto la bandiera delle Nazioni Unite nella consapevolezza che l'Idf è attento quando si avvicina a questi edifici«.

10:44
10:44
Madrid si unisce al processo della CPI contro Israele

«Il governo di Spagna si unisce al processo aperto dal Tribunale internazionale di Giustizia avviato dal Sudafrica contro Israele» per gli indizi di genocidio a Gaza. Lo ha annunciato il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares in dichiarazioni ai media.

«Lo stavamo meditando da settimane», ha detto il ministro degli Esteri Albares in relazione all'adesione alla denuncia presentata dal Sudafrica da cui muove il processo avviato dal tribunale Internazionale di Giustizia dell'Onu, per presunto genocidio e violazione del diritto umanitario internazionale a Gaza. «Il nostro unico obiettivo è porre fine alla guerra. Osserviamo con enorme preoccupazione l''estensione del conflitto nella regione», ha detto Albares, che non ha chiarito se Spagna considera un «genocidio» quello in corso sulla Striscia di Gaza. «Ci uniamo al processo per l'impegno con il diritto internazionale, per rafforzare le Nazioni Unite e per appoggiare il ruolo della Cpi. Spagna non si pronuncia sul reato», ha detto Albares, «partecipiamo alla denuncia appoggiando il tribunale». ha aggiunto.

Il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di Madrid, formalizzato lo scorso 29 maggio assieme all'Irlanda e alla Norvegia, passo successivamente compiuto anche dalla Slovenia, ha aggravato la crisi diplomatica con Israele. Il governo di Netanyahu ha limitato l'attività del consolato generale spagnolo a Gerusalemme, con il divieto di assistenza ai palestinesi . Lunedì Albares ha insistito che Israele deve rispettare le missioni diplomatiche della Spagna e ha ripetuto che questa, assieme alla Norvegia e all'Irlanda, avrebbe dato una «risposta coordinata» alle pressioni di Israele.

09:28
09:28
37 morti nell'attacco alla scuola UNRWA

Sale a 37 morti, secondo fonti di un ospedale a Gaza, il bilancio dell'attacco israeliano della notte scorsa contro una scuola dell'Unrwa che ospitava sfollati a Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale, e che secondo i militari israeliani era usata come rifugio da Hamas.

L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al Balah ha fatto sapere di aver ricevuto «37 martiri» dall'attacco alla scuola, aggiornando così un precedente bilancio diffuso dall'ufficio stampa di Hamas che indicava 27 morti.

08:23
08:23
Hamas: «La proposta di Israele non è la roadmap rilanciata dal presidente Joe Biden»

Fonti di Hamas hanno espresso pessimismo riguardo alla possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi con Israele. Lo ha riferito Haaretz secondo cui Hamas in una nota inviata alle fazioni palestinesi sostiene che la proposta di Israele non è la roadmap rilanciata dal presidente Joe Biden.

Secondo la stessa fonte - che cita anche il canale sudita Asharq News- Israele sarebbe disposto ad attuare solo la prima fase della proposta mantenendo la possibilità di riprendere i combattimenti con il suo esercito ancora a Gaza. Hamas avrebbe quindi chiesto ai mediatori di Qatar e Egitto - alla presenza del capo della Cia William Burns - chiarimenti sulla corrispondenza tra la proposta di Biden e quella di Israele.

06:26
06:26
Il punto alle 06.00

«Siamo pronti ad un'azione molto forte nel Nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese», ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha visitato Kiryat Shmona, dove ieri sono divampati gli incendi dopo il lancio di droni di Hezbollah dal Libano. Il capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, in visita al fronte Nord, aveva dichiarato: «Ci stiamo avvicinando al punto in cui devono essere prese decisioni. L'esercito è pronto per una guerra in Libano. Attacchiamo qui da otto mesi e Hezbollah - ha aggiunto - sta pagando un prezzo molto, molto alto». Durante la notte, l'esercito israeliano ha colpito due lanciarazzi di Hezbollah nell'aree di Zibqin e Ayta Ash Shab nel Libano del Sud. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui al tempo stesso sono state centrate «3 strutture militari di Hezbollah nelle aree di Odaisseh, Blida, e Markaba».

Le forze israeliane hanno utilizzato «in modo diffuso» munizioni al fosforo bianco nei suoi attacchi oltre la frontiera nel sud del Libano. Lo afferma Human Rights Watch (Hrw) denunciando che questi attacchi stanno mettendo i «civili in una situazione di grave rischio» e stanno aggravando lo sfollamento della popolazione locale.

L'esercito israeliano rivendica l'attacco aereo contro una scuola dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), che ha provocato almeno 27 morti e diversi feriti. Secondo Israele il centro ospitava «una base» di Hamas. «Aerei da combattimento dell'esercito hanno effettuato un attacco mirato su una base di Hamas situata all'interno di una scuola dell'UNRWA nella regione di Nuseirat», si legge nel comunicato dell'esercito che parla di «diversi terroristi uccisi».