«Au revoir, auf Wiedersehen, arrivederci», Alain Berset saluta
«Poter andare in pensione ancora in vita è una cosa piuttosto piacevole». Alain Berset si era congedato ufficialmente così, con una battuta, nel suo discorso di commiato lo scorso 13 dicembre, davanti all'Assemblea federale. «Il mio augurio per la Svizzera è quello di affrontare sempre le questioni fondamentali, non importa se di politica interna o estera, nello spirito della nostra cultura politica, cioè insieme, con rispetto, e nella costante consapevolezza che anche i nostri avversari politici vogliono il meglio per la Svizzera».
Oggi è il 30 dicembre 2023 e, dopo ben 12 anni, il consigliere federale uscente ha condiviso il suo saluto, a Palazzo federale e al Governo svizzero, con lo stesso sorriso e con un post sui social: «Au revoir, Auf Wiedersehen, Arrivederci».
Un arrivederci con un salto in aria, con entrambe le gambe rivolte di lato, proprio come Charlie Chaplin. Cappotto, sciarpa e immancabile cappello, si è diretto verso l'uscita, in un suo personalissimo Singin' in the Rain, con Down the Mouse Hole di Ziggy & Roie Shpigler in sottofondo.
«Adoro il Ticino»
Lo scorso 6 ottobre il CdT ha intervistato Alain Berset in occasione di un incontro organizzato al Palazzo dei Congressi per parlare delle sfide del sistema sanitario. Il consigliere federale uscente, in quell'occasione, ha ribadito il suo rapporto speciale con il nostro territorio. «Non è un segreto: adoro il Ticino. Ci vengo in vacanza da molto tempo, se non da sempre».
Come ministro della Cultura, ha frequentato il Locarno Film Festival. Nel discorso in occasione dell'edizione 2023 ha salutato con un «arrivederci», perché – lo ha assicurato in seguito al direttore Paride Pelli – «questa era la sua ultima edizione come consigliere federale, ma non come amante del cinema e del Ticino».
A inizio ottobre Berset ha ripercorso alcuni dei momenti che lo legano al nostro territorio, oltre al Festival: «Ce ne sono molti. Partirei dalle vacanze in famiglia a Vigana, a sud di Bellinzona. Perché ho dei parenti lì. Un altro bel momento che ricordo volentieri è un pranzo con l’allora collega alla Camera alta Dick Marty (proprio oggi il consigliere federale ha partecipato al suo funerale al cimitero di Lugano, ndr.). Ho dei bei ricordi anche al Lido San Domenico. Ma anche durante la pandemia, sono venuto in famiglia in Ticino. La prima volta a Intragna, la seconda nei pressi di Gandria. Ma non è finita qui. Tornerò sicuramente in Ticino».