Germania

Auto sulla folla a Berlino, «indagini aperte in tutte le direzioni»

Una persona è deceduta, una ventina i feriti, anche gravi — L'uomo al volante è un tedesco armeno di 29 anni «con problemi psichici» – Ritrovati in auto «dei cartelli di quelli che si usano alle manifestazioni, con riferimento alla Turchia»
© KEYSTONE (EPA/FILIP SINGER)
Red. Online
08.06.2022 11:22

(Aggiornato alle 21.30)
Un'auto ha investito la folla nel cuore di Berlino, a Charlottenburg, questa mattina attorno alle 10.30, a pochi metri dalla Breitscheidplatz. Una persona è deceduta, si tratta di un'insegnante di 51 anni.

Il bilancio dei feriti è cambiato più volte nel corso della giornata. Adrian Ventzie, dei pompieri della capitale tedesca, ha chiarito in serata all'ANSA che sono state soccorse sul posto «17 persone, sei sono tuttora in pericolo di vita e tre in gravi condizioni. Gran parte dei coinvolti sono ragazzi di 15-16 anni», ha aggiunto, probabilmente scolari in gita.

Per la Bild, tra i feriti vi sarebbero 11 alunni di una decima classe di Bad Arlosen, località dell'Assia, mentre un altro docente che guidava il gruppo insieme all'insegnante rimasta uccisa sarebbe in prognosi riservata.

Ha investito un gruppo, poi lo schianto contro una vetrina

Secondo quanto riportato dal tabloid tedesco Bild, che cita la polizia, alla guida del veicolo v'era un tedesco armeno di 29 anni. Dopo aver investito il gruppo di persone, l'uomo è tornato sulla corsia e si è schiantato contro la vetrina di un negozio 200 metri dopo, ha fatto sapere la polizia nella prima conferenza stampa.

Secondo alcuni testimoni che hanno parlato con il tabloid tedesco Bild, l'uomo avrebbe provato a fuggire a piedi ma sarebbe stato bloccato dai passanti che lo avrebbero consegnato alle forze dell'ordine.

In auto cartelli riferiti alla Turchia

La Bild ha inizialmente parlato del ritrovamento nel veicolo di una lettera di rivendicazione e confessione. Non è però ancora chiaro il movente dell'uomo: Gor H., tedesco-armeno di 29 anni che vive a Berlino con la sorella. Secondo la Bild TV, l'uomo avrebbe precedenti penali per reati contro la proprietà e l'auto in questione apparterrebbe alla sorella. La polizia non si è ancora espressa sulla natura del caso. Durante un'intervista ai media sul luogo della tragedia, la ministra dell'Interno della città di Berlino, Iris Spranger, ha dichiarato che nell'auto non sarebbe stata trovata una vera e propria lettera di rivendicazione ma dei cartelli riferiti alla Turchia. «Nell'auto, che appartiene alla sorella del giovane alla guida sono stati trovati dei cartelli di quelli che si usano alle manifestazioni, con riferimento alla Turchia», ha dichiarato una portavoce della polizia.

Indagini «aperte in tutte le direzioni»

Vanno avanti le indagini e sono ancora aperte in tutte le direzioni: lo ha affermato all'ANSA una portavoce della polizia di Berlino, Anja Dierschke. «Non possiamo ancora escludere nulla, siamo concentrati in particolare sulla ipotesi di un gesto volontario o di un incidente avvenuto sotto l'influsso di farmaci», ha ribadito. «Gli inquirenti non possono escludere la motivazione politica», ha anche affermato.

Secondo la Dierschke, i feriti sarebbero una ventina: «Il bilancio è cambiato più volte nel corso della giornata, è complicato perché sono stati portati in posti diversi». Secondo la Bild, fra i feriti ci sarebbero ben 11 scolari dell'Assia.

«Un malato psichico»

In serata, la senatrice dell'Interno di Berlino, Iris Spranger, ha scritto su Twitter: «Secondo le ultime informazioni quello che è accaduto oggi a Berlino è stato dovuto al gesto commesso da una persona con problemi psichici». L'amministratrice della capitale ha definito il fatto un «Amoktat», che in tedesco configura i reati compiuti ad esempio da chi entra nelle scuole e commette dei massacri.