Predatori

Avvistato un branco di lupi di 5 esemplari sull’alpe Rompiago

Lo riferisce l'Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP), che lancia l'allarme in favore degli allevatori della zona
© KEYSTONE/Maxime Schmid (archivio)
Red. Online
27.02.2023 11:24

Questa mattina, verso le 8.00, sull’alpe Rompiago è stato avvistato un branco di lupi composto da 5 esemplari. Lo riferisce l'Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP). «È stato avvertito il guardacaccia che non ha saputo dire se si tratta del branco, già accertato, che si sposta tra la Val Colla e le limitrofe valli italiane oppure se si tratta di un nuovo branco».

L'associazione ribadisce che per gli allevatori della zona la situazione «sta diventando insostenibile: fra un mese gli animali dovrebbero uscire al pascolo, ma la presenza di un branco (oltre ad altri lupi stanziali o di passaggio già visti nelle scorse settimane) non lo permetterà». Per questo, solleva la questione «maltrattamenti» nei confronti degli animali «rinchiusi in stalle e recinti a prova di lupo».

Una ventina di segnalazioni in due mesi

Per APTdaiGP anche il futuro è tutt'altro che roseo: gli avvistamenti in Ticino durante questi primi due mesi dell’anno «lasciano intendere una presenza molto maggiore di lupi rispetto allo scorso anno che a livello di attacchi e capi predati era già stato terribile». Se lo scorso anno, nei primi due mesi, vi erano state tre o quattro segnalazioni, quest’anno le segnalazioni ufficiali di avvistamenti o resti di predazione di selvatici sono già una ventina, dalla Val di Blenio, alla Leventina, all’Alta Vallemaggia, al Bellinzonese, al Luganese. «Tutti segni di una presenza intensa e capillare anche vicino agli abitati».

Quindi, la conclusione: «Si è voluto che il lupo fosse un animale strettamente protetto; lo si è lasciato espandere senza porre nessun limite e i risultati sono catastrofici per tutti».

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