Il caso

Bambini e infortuni al parco giochi, a chi spettano i controlli?

L'incidente avvenuto domenica alla Gerretta di Bellinzona ha sollevato alcuni interrogativi – Il municipale Soldini: «La Città attenta da tempo alla sicurezza» – Agostinetti (UPI): «La tenuta strutturale deve essere accertata da un esperto»
© CdT/Chiara Zocchetti

Era stato controllato da uno specialista certificato nell’ambito di una verifica annuale a inizio marzo. Eppure, qualcosa è andato storto al parco giochi della Gerretta di Bellinzona, dove nel pomeriggio di domenica una bimba è rimasta ferita. La polizia ha constatato la rottura di una parte della struttura da gioco, un palo in legno secondo le immagini scattate sul posto. La bambina è caduta, riportando una ferita alla fronte, e stando a nostre informazioni sarebbe già stata dimessa dall’ospedale. Il Municipio «ha preso atto con dispiacere» dell’incidente e il capo dicastero dei Servizi urbani e ambiente Giorgio Soldini ha contattato la famiglia per accertarsi delle condizioni della piccola. Quello accaduto alla Gerretta è il secondo incidente avvenuto a distanza di poco tempo in Ticino. Il 30 maggio scorso, infatti, un bambino si è infortunato cadendo da una struttura da gioco nel parco giochi in via delle Scuole a Locarno. In base ai dati statistici a disposizione della Polizia cantonale, nel nostro cantone si contano in media quattro interventi l’anno. Tra questi, quelli di una certa gravità (che richiedono un rapporto di polizia) sono in media due. «Si tratta di un dato parziale, poiché non tutti gli infortuni, specificatamente quelli con lievi conseguenze, vengono segnalati», precisano da noi contattate le autorità. È in questi casi che gli agenti intervengono sul posto, garantendo, mediante i rilievi del caso e l’eventuale verbalizzazione delle parti, l’accertamento dei fatti ai fini d’inchiesta. Che in fase d’indagine punta in particolare a chiarire se l’infortunio sia dovuto a responsabilità individuali, all’intervento di terzi o allo stato usurato o danneggiato della struttura da gioco. Il Municipio di Bellinzona attende ora l’esito dell’inchiesta per conoscere le cause esatte dell’incidente avvenuto domenica alla Gerretta. Nel frattempo, sono stati predisposti i necessari accertamenti interni. L’eventuale coinvolgimento della Città dipenderà dall’esito di questi ultimi, rispettivamente da eventuali responsabilità che dovessero emergere dall’indagine.

In Svizzera, ogni anno, si verificano 8.700 incidenti

Perlopiù infortuni lievi

Ogni anno, secondo l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI), in Svizzera 8.700 bambini si fanno male in un parco giochi, il più delle volte a seguito di una caduta. Oltre al comportamento dei bambini - che saltano, si arrampicano, si nascondono, corrono, scivolano -, la causa d’infortunio è spesso una manutenzione lacunosa degli attrezzi del parco giochi: scivoli, altalene, strutture di arrampicata, dondoli a bilico. «Quasi novemila casi in dodici mesi possono sembrare molti, sì, ma non sono poi tanti se paragonati al numero complessivo di utenti. Se pensiamo a quanti bambini giocano quotidianamente nei parchi giochi, infatti, questa cifra non è preoccupante», rileva Pascal Agostinetti, capodelegato UPI per la Svizzera meridionale. Già, perché nonostante siano luoghi pensati appositamente per i più piccoli, per garantirne il divertimento in sicurezza, il rischio zero non esiste. «Nella maggior parte dei casi, si tratta per fortuna di infortuni molto lievi, come ad esempio il bambino che cade a terra e si sbuccia le ginocchia. Quando viene costruito un parco giochi, è importante che le infrastrutture calcolino questo rischio». Non a caso, spiega Agostinetti, viene posata una pavimentazione anti-trauma. O, ancora, non vengono posizionati oggetti nello spazio libero di caduta. «Il compito di chi progetta la struttura è proprio quello di assicurarsi che gli infortuni - inevitabili - siano di lieve entità».

Il compito di chi progetta il parco giochi è ridurre al massimo il rischio di infortunio grave

Tre livelli di controllo

Quando si parla di sicurezza negli spazi da gioco dedicati ai bambini, la normativa di riferimento è la SN EN 1176. «Quest’ultima - dice Agostinetti - determina tutte le caratteristiche di sicurezza delle attrezzature di gioco e delle superfici. Parla specificatamente dei singoli attrezzi, ma non del parco giochi in generale. Il nostro Paese, infatti, non dispone di norme giuridiche specifiche sulla sicurezza dei parchi gioco». All’interno della normativa, si trovano anche indicazioni sulla manutenzione necessaria. «Si tratta di tre diversi step di controllo e verifica. La prima, più semplice, è l’ispezione visiva: a dipendenza del grado di utilizzo del parco giochi, può essere fatta anche giornalmente». In questo caso, l’operaio comunale va sul posto e dà una controllata generale. «Verifica che non siano state lasciate bottiglie di vetro o cocci in giro, ma anche che non siano stati spostati sassi o panchine nelle zone di caduta. In città come Lugano, ad esempio, questo tipo di controllo viene fatto almeno una volta al giorno». Piuttosto semplice anche il secondo scalino di controllo, quello operativo, che normalmente viene svolto una o due volte al mese. «Anche in questo caso, chi si occupa di effettuare la verifica per conto del Comune non necessita di avere particolari nozioni tecniche. Si va però un po’ più nel dettaglio con l’ispezione, controllando ad esempio lo stato di usura della catena dell’altalena, se vi sono schegge o crepe sul legno, se viti e bulloni sono allentati o se vi sono pezzi mancanti». Spesso, inoltre, si riceve dall’azienda che ha fornito i giochi una scheda tecnica sulla quale viene indicato cosa controllare e ogni quanto.

Una volta all’anno, invece, occorre effettuare un controllo più specifico, «un’ispezione molto dettagliata di tutte le parti statiche e strutturali». Un compito che, evidenzia Agostinetti, spetta a una persona esperta: «La normativa dice che deve essere ‘‘una persona del campo’’, senza entrare nei dettagli. Potrebbe essere sia chi ha una ditta che vende attrezzi da gioco e quindi è ha l’esperienza necessaria, ma anche il forestale che ha costruito il parco giochi del piccolo Comune. L’importante è che, come detto, il controllo venga effettuato almeno una volta all’anno e che, in caso di incidente, possa essere fornita prova che non si è stati negligenti». Il controllo annuale, sottolinea il capodelegato di UPI, riveste un’importanza fondamentale, soprattutto per verificare la tenuta dei materiali. «Un palo di legno o la trave di un’altalena, per intenderci, non dovrebbero poter cedere. Poi possono sì intervenire alcuni fattori che rischiano di causare un’accelerazione del deperimento dei materiali - il caldo e il freddo, le abbondanti precipitazioni, ecc -, ma i controlli annuali dovrebbero permettere di scongiurare questo rischio». Nel caso della Gerretta, il parco era stato verificato «da uno specialista certificato» nell’ambito di un controllo annuale a inizio marzo scorso. Occorrerà quindi capire se e cosa sia andato storto. La Città, che nel frattempo intende sensibilizzare ulteriormente le squadre esterne, ribadisce il proprio impegno: «A partire dal 2019 - sottolinea il municipale Soldini - abbiamo intrapreso un piano di riqualifica e messa in sicurezza dei parchi giochi comunali, che si protrarrà anche nei prossimi anni». Per il loro rinnovo, «Bellinzona spende circa 1 milione all’anno mentre per la manutenzione ordinaria spesa si attesta a 200-250 mila franchi all’anno». Dopo quanto accaduto, il capo dicastero, dicendosi rammaricato, rivolge un invito alla popolazione: «Non esitate a segnalare eventuali danni ai giochi».

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