Baume-Schneider in Ticino il 6 novembre
La data – ad onor del vero particolarmente attesa – è stata fissata. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider arriverà nel sud della Svizzera il 6 novembre prossimo. Una visita che dà così seguito all’invito, formulato a gran voce dal Mendrisiotto (e non solo), di prendere coscienza della situazione relativa alla gestione dei migranti alla frontiera meridionale della Confederazione. Una frontiera che si appresta a vivere il momento più caldo – per lo meno in termini numerici – di affluenza da parte dei profughi. Come noto, da mesi si esorta la direttrice del Dipartimento federale di giustizia e polizia a vedere con i propri occhi le difficoltà che sta registrando il Distretto nell’accogliere un numero così elevato di persone.
Poco trapela, al momento, sui dettagli dell’incontro messo in agenda. Stando a quanto abbiamo potuto appurare, sarebbe prevista una tavola rotonda piuttosto «chiusa»: una riunione che vedrebbe la partecipazione unicamente delle autorità cantonali e comunali (Balerna, Novazzano e Chiasso). Una decisione che, stando a nostre informazioni, non farebbe l’unanimità: c’è infatti chi vorrebbe che l’incontro fosse «allargato» e coinvolgesse più attori in campo. Questo anche in virtù del fatto che la pressione attorno alla gestione dei flussi migratori si avverte anche da parte della cittadinanza e di parte della politica. Sullo sfondo vi è infatti la percezione della sicurezza della popolazione, soprattutto quella di Chiasso. Casus belli, negli ultimi giorni, è stato il presunto abuso sessuale avvenuto su un treno che ha portato all’arresto di due cittadini algerini richiedenti l’asilo. Nella cittadina, recentemente, v’è stata anche la presa di posizione delle Commissioni di quartiere, le quali denunciano una situazione «che sta degenerando in modo assai preoccupante».