Bersani tenta l'apertura a Grillo

ROMA - 23.45 - A sorpresa, da Grillo non arriva una chiusura totale a Bersani. Anzi, le reazioni del leader delle Cinque stelle fanno sperare il Pd. Quando si capisce che i democratici cercano l'intesa si premura di lasciare aperto uno spiraglio. Premesso che il movimento cinque stelle non stringerà alleanze con nessuno , Grillo fa capire che non intende chiudersi in una torre d'avorio: «Noi non siamo contro il mondo, decideremo riforma per riforma», spiega. Affaire à suivre...
23.30 - L'Italia «non ha vere alternative che continuare il consolidamento di bilancio e le riforme». È uno dei quattro tweet lanciati in serata dal presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, oggi in visita in Lituania. Dicendosi «fiducioso che l'Italia resterà un membro stabile dell'Eurozona», Van Rompuy ha aggiunto che «si deve rispettare» il risultato, ma che «ora sta ai leader politici assumersi la responsabilità, trovare un compromesso e formare un governo stabile».
21.20 - Il giorno dopo lo choc elettorale tutto è in movimento in Italia. Il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani ammette la delusione per la vittoria mancata ("Abbiamo perso pur essendo arrivati primi") ma prende ugualmente in mano il gioco e tenta la carta dell'apertura a Beppe Grillo. Dopo aver gelato le aperture di Silvio Berlusconi per un governissimo Pd-Pdl annuncia che si presenterà in Parlamento con un programma basato su temi che richiamano le parole d'ordine del Movimento cinque stelle: legalità, moralità, sobrietà della politica, questione sociale. E su quello chiederà la fiducia.
19.30 - Antonio Di Pietro ha presentato «irrevocabili dimissioni» da presidente di Italia dei Valori (IDV). Lo rende noto il partito con un comunicato.
18.10 - La cancelliera tedesca Angela Merkel: "Voto italiano non contro austerity Monti". Il voto italiano non è stato una reazione negativa alle politiche di austerity portate avanti dal governo Monti. E' quello che ha detto Angela Merkel oggi - riporta la Dpa citando fonti di partito - in una riunione del suo gruppo parlamentare al Bundestag. "Una politica di risparmio ragionevole è il presupposto della crescita".
18.02 - Lo spread - cioè il differenziale di rendimento - fra i titoli di stato italiani (Btp) e i corrispondenti Bund tedeschi chiude sui massimi da inizio dicembre a 344 punti base. Pesano le incertezze create dal voto nella Penisola. Il tasso sul decennale del Tesoro sale al 4,90%.
17.05 - Pier Luigi Bersani - dopo 28 ore di silenzio dalla chiusura dei seggi - è comparso davanti ai giornalisti e con tono drammatico ha tracciato il "suo" quadro della situazione caotica uscita dalle urne, e dal punto di vista del Pd: "È chiaro che chi non riesce a garantire governabilità non può dire di aver vinto. Non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi, e non sarebbe accaduto in altri Paesi. In queste elezioni c'è una enorme novità che ha investito tutto il sistema politico e anche il Pd. Faremo delle analisi. Per noi del Pd si tratta di prendere ora atto di quello che viene fuori da questo appuntamento elettorale, ribadendo la volontà di essere utili al nostro Paese". Alla domanda specifica di un giornalista, Bersani ha poi risposto: "A chi mi rivolgo? Al Parlamento, con un'agenda incentrata sui costi della politica, la moralità, i temi sociali. Mi rivolgo a chi li condivida. E a questi dico: o vanno a casa anche loro o dicono quello che vogliono fare". E poi, sul suo destino personale: "Non abbandono la nave, posso starci da capitano o da mozzo". Sulla campagna elettorale ha poi risposto: "Ho letto anch'io tonnellate di senno di poi, camionate di senno di poi. È evidente a tutti che là dove il disagio è più forte un messaggio di semplificazione è arrivato. Io non me la sono sentita di coltivare degli inganni. Qui ci vuole un governo di combattimento".
16.40 - Van Rompuy - presidente del Consiglio europeo - ha commentato il voto italiano da Tallinn, in Estonia: "Non c'è alternativa alle riforme. L'Italia non ha altre alternative che proseguire con le riforme e con il consolidamento dei conti pubblici e per fare questo ha bisogno di un governo stabile".
15.20 - Sarà lo stesso Beppe Grillo a recarsi al Quirinale dal presidente Giorgio Napolitano per le consultazioni del dopo-elezioni. L'ha confermato lui stesso, aggiungendo: "Noi non siamo contro il mondo. Vedremo riforma per riforma, legge su legge. Se ci sono proposte che rientrano nel nostro programma, le valuteremo. La Costituzione? Non è perfettissima". Alla domanda su cosa dirà a Napolitano ha risposto: "Beh, devo vedere. Sono personaggi che fanno parte della storia". E alla domanda "aspetta che crolli tutto?" ha risposto: "No, è già crollato tutto. Qui si tratta di percepire che il cambiamento è epocale. Non è solo italiano. Perchè abbiamo votato on-line, perchè i cittadini non hanno più intermediazioni". Il leader di M5S ha anche espresso la sua preferenza per Dario Fo come presidente della Repubblica: "È un premio Nobel con grande lucidità. È un ragazzo, ha capito subito cosa stava succedendo. È una mente aperta e noi abbiamo bisogno di menti aperte". Grillo ha anche ipotizzato una scelta del candidato con votazioni on line.
13.42 - Beppe Grillo si è affacciato sul suo blog la notte di martedì, alle 2.03: "Faranno un governissimo Pd-Pdl. Noi siamo l?ostacolo. Contro di noi non ce la possono più fare, che si mettano il cuore in pace. Potranno andare avanti ancora 7 o 8 mesi a fare un disastro, ma cercheremo di tenerlo sotto controllo. Cominceremo a fare quello che abbiamo sempre detto, le nostre stelle: l?acqua pubblica, la scuola pubblica, la sanità pubblica. Se ci seguono ci seguono. Se no la battaglia sarà molto dura per loro".
12.01 - Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle a Berlino ha commentato l'esito delle urne: "È decisivo che in Italia, nell'interesse dell'Italia e dell'Europa, vi sia al più presto un governo stabile in grado di agire per il Paese. L'Italia svolge un ruolo centrale nel contrasto alla crisi del debito europeo. Per questo noi contiamo sul fatto che venga portata avanti in modo coerente la politica di consolidamento fiscale e delle riforme dal nuovo governo. Rispetto alla crisi del debito siamo tutti sulla stessa barca".
11.42 - Lo tsunami Grillo si sposta dalle piazze in Parlamento, con 150 grillini, e già produce qualche "effetto collaterale": per esempio alla Camera, dove nel giro di poche ore sono sparite le storiche targhe sopra gli ascensori del corridoio dei ministri e di quello della posta, adiacenti il Transatlantico. Quelli dove c'era scritto a caratteri d'oro "Riservato agli onorevoli parlamentari". Grillo e i suoi hanno detto chiaramente che non vorranno essere definiti "onorevoli", bensì "cittadini", come i seguaci di Robespierre nella rivoluzione che trasformò i "sudditi" in "cittadini", facendo rotolare le teste coronate. Anche l'ufficio postale di Montecitorio è orfano della sua targa, quella che almeno in teoria evitava ai rappresentanti del popolo la fila per pagare una bolletta e che recitava: "Gli onorevoli deputati hanno la precedenza".
11.15 - La Lega Nord, per la prima volta nella sua storia, non raggiunge il numero minimo di deputati necessari per avere un proprio gruppo parlamentare alla Camera. Secondo i dati definitivi del ministero dell'interno, al Carroccio andranno 18 seggi a Montecitorio, due in meno di quelli necessari per formare un gruppo. La Lega non è l'unica forza politica in queste condizioni. Niente gruppo, in particolare, per l'Udc, crollato da 36 a 8 deputati. Non potranno essere autonomi nel centrosinistra né il Centro democratico di Bruno Tabacci né la Svp, mentre nel centrodestra non raggiungono quota 20 i Fratelli d'Italia: il neopartito di La Russa, Meloni e Crosetto si ferma a quota 9.
11 - Il primo dei leader politici a uscire allo scoperto e ad affrontare il nodo dell'ingovernabilità è stato Silvio Berlusconi, che ha rimarcato come "non si deve tornare alle urne ma riflettere con il PD". Alle 11.30 è in agenda la conferenza stampa di Pier Luigi Bersani, successivamente è stata aggiornata alle 17.
9.40 - La situazione di ingovernabilità dell'Italia ha fatto aprire questa mattina Piazza Affari in rosso, con punte fino a -5%. Lo spread Btp/Bund è tornato a volare a 347 punti. In questo momento Mps segna un calo del 8,71%, Ubi Banca del 6,44% e Banco Popolare del 7,59%. Continua poi la raffica di sospensioni: sono al momento bloccate le contrattazioni di Intesa, Telecom, Mediaset, Bpm e Luxottica.
9.11 - Il voto degli italiani all'estero potrà "aggiustare" - anche solo parzialmente - i risultati di queste elezioni? Forse per la sinistra sì. Dai primi dati, infatti, risulta che il Partito Democratico di Pier Luigi Bersani vince, e alla Camera avrebbe il 27,5% dei consensi, al Senato il 29,48. Il Movimento 5 Stelle, invece, raccoglie 8,78% al Senato, 8,37 alla Camera. Solo in Spagna il M5S ha un provvisorio 23,02%. Ma il vero fenomeno - rispetto ai dati nazionali - è Mario Monti. Il premier uscente capitalizza la sua notorietà internazionale raccogliendo, in questi dati provvisori, il 18,75% a Montecitorio e il 18,49 a Palazzo Madama. Lo spoglio, per ora, è parziale. Il Vicinale ha calcolato i risultati di circa un settimo delle 1.467 sezioni da scrutinare.
7.56 - Con il senatore del Pdl-Lega Nord eletto in Trentino la coalizione di centrodestra sale a 117 seggi al Senato, mentre lo schieramento di centrosinistra si assesta a quota 119, con i sei senatori che hanno corso in coalizione con il Pd o che gravitano in quell'area. Il senatore eletto in valle d'Aosta, invece, è un autonomista che si propone di essere equidistante dai poli. Per completare lo schieramento del Senato mancano i sei parlamentari eletti all'estero.
7.30 - "Bisognerà fare due calcoli perché ci sono una ventina di milioni di italiani che non hanno voluto osare perché forse, sotto sotto, gli sta bene così: riconsegnare a Berlusconi il Paese per sei mesi o un anno credo che sia un crimine contro la galassia". Questa la prima reazione di Beppe Grillo, che ha aggiuntonel suo breve intervento in streaming sul proprio blog: "Aspettateci in Parlamento. Sarà un grandissimo piacere. Dicono ?dove vi siederete??. Spero dietro ognuno di voi, per controllarvi".
7.15 - Al netto delle coalizioni, il primo partito alla Camera è il Movimento 5 Stelle con il 25,5% dei voti. Seguono Pd 25,4% e Pdl 21,5%. Alle precedenti politiche del 2008 il Movimento 5 Stelle non corse. In 5 anni il Pdl ha perso per strada il 16% dei voti, il Pd l'8%, la Lega ha dimezzato i propri elettori (-4%), la coalizione di Monti supera il 10% alla Camera.
6.45 - La coalizione di centrosinistra, guidata da Pier Luigi Bersani, ha la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera e la maggioranza relativa al Senato. Alla Camera il centrosinistra ha vinto sul filo di lana con 124.mila voti in più del centrodestra. Al Senato Bersani può contare su 119 seggi. Restano da attribuire 6 senatori all'estero e la maggioranza assoluta è a quota 160 senatori. Per governare sono indispensabili intese: il centrodestra ha 116 senatori, Grillo 54, Monti 18, i senatori a vita sono 4 (Andreotti, Ciampi, Colombo e lo stesso Monti). Oltre alla fiducia al nuovo Governo, questo Parlamento dovrà eleggere nell'ordine il Presidente del Senato, il Presidente della Camera, il Presidente della Repubblica. Il centrosinistra ha per ora 459 grandi elettori. Per eleggere il Capo dello Stato che sostituirà Giorgio Napolitano servono almeno 504 voti. Tra i grandi elettori ci saranno anche 58 delegati regionali. Monti per ora può contare su 64 grandi elettori.
00.15 - Mentre lo scrutinio dei voti prosegue il suo corso, il distacco tra PD e PdL, al Senato come alla Camera, si fa sempre più risicato; con il terzo incomodo, il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, che si attesta come elemento di "disturbo" tra le due coalizioni, forte di risultati eclatanti e assolutamente inattesi. Intanto, spaventa fino d'ora lo spettro dell'ingovernabilità. C'è chi teme che l'Italia debba presto tornare alle urne (nell'allegato gli ultimi risultati pervenuti).
23.58 - Roberto Maroni 38%, Umberto Ambrosoli 35%. Sono i risultati del voto per la Regione Lombardia (scrutinio da domani alle 14) secondo linstant poll dell'Istituto Tecnè per Sky. Terzo posto per Silvana Carcano del Movimento 5 Stelle con il 17%, quarto Gabriele Albertini (Scelta Civica per Monti) 9%
23.29 - Spetta al Pd e a Sel «l'onere di costruire una maggioranza anche al Senato»: lo dice il leader di Sel Nichi Vendola, commentando i dati elettorali in sala stampa. «Se i dati venissero confermati il centrosinistra ha la maggioranza sia al Senato sia lla Camera e tocca a noi la resonsabilità di avanzare una proposta».
23.10 - «Credo che considerando il quadro attuale, abbiamo acquisito se possibile anche più rilievo». È un passaggio della conferenza stampa in cui Mario Monti, leader di Scelta Civica, commenta i risultati del voto.
22.16 - Boom di Grillo con il M5 Stelle primo partito, rimonta di Berlusconi, centrosinistra avanti nelle percentuali e probabile candidato a vincere il premio di maggioranza a Montecitorio: molti sono i vincitori di queste elezioni. Nessuna coalizione ha al Senato i numeri per governare da sola. Il centrosinistra, quando è stato scrutinato l'80% delle schede per il Senato e il 60% della Camera, è avanti a Montecitorio, dove seppure con un piccolo margine di distacco percentuale dal Pdl-Lega, avrebbe la maggioranza netta dei deputati per effetto del premio; ma al Senato la coalizione di Bersani non ce la fa, per effetto della sconfitta nelle regioni chiave. Nessuno (nè Berlusconi, nè Bersani, nè Grillo) arriva alla soglia dei 158 seggi di Palazzo Madama.
22.05 - Sinistra Ecologia e Libertà tira un sospiro di sollievo: stando agli ultimi dati, la forza politica guidata da Nichi Vendola rientra in Parlamento dopo la quarantena dell'ultima legislatura, potendo contare su una pattuglia di una quarantina di deputati. L'esito del voto non è certo di quelli che fanno brindare e per tutto il pomeriggio i dirigenti, chiusi nella sede del partito di via Goito a Roma, sono rimasti con il fiato sospeso.
21.48 - In base alla ottava proiezione dell'Istituto Piepoli per Rai al Senato il centrosinistra è al 31,6% mentre il centrodestra al 30,7. Movimento 5 Stelle si attesta al 23,8%, la Lista Monti al 9,2% e Rivoluzione Civile all'1,9%.
21.42 - Il primo a mettere la faccia sulla cocente sconfitta di un progetto - quello di fare della Lista Monti lago della bilancia per la futura governabilità del Paese, meglio se con un governo delle larghe intese - è Pier Ferdinando Casini. Il leader dellUdc si materializza nella sede del partito a via dei Due Macelli a metà pomeriggio, quando i dati non sono ancora definitivi, ad oltre tre ore dalle prime dichiarazioni di Mario Monti (che Casini ammette di non aver neppure sentito oggi), come avesse fretta di dire le cose come stanno: «Nella vita si vince e si perde. Noi abbiamo avuto un risultato sotto le aspettative. Onore a chi ha vinto».
21.23 - Rivoluzione civile non ce la fa e resta fuori dal Parlamento. E se per la maggior parte dei partiti che si sono riuniti sotto la guida dell'ex pm Antonio Ingroia questo è un bis (la sinistra, dal Prc di Paolo Ferrero ai Comunisti italiani di Diliberto e ai Verdi di Angelo Bonelli, infatti non è stata rappresentata alle Camera nell'ultima Legislatura) il grande sconfitto è Antonio Di Pietro e l'Italia dei Valori che passa da 25 a 0 parlamentari.
21.12 - Deluso dai numeri, Mario Monti, che in serata, analizza con i più stretti collaboratori numeri e proiezioni che arrivano minuto dopo minuto da tutto il Paese. Dati parziali e da prendere con cautela, ovviamente. Ma chi gli ha parlato, ammette che il leader di Scelta Civica è «deluso»: alle 20.00 la sua lista civica si colloca intorno al 10%, anche se in Senato non è neanche detto che arrivi a questo risultato. «I dati potevano certamente essere migliori - ammette uno dei suoi più stretti collaboratori - , ma bisogna guardare il contesto in cui sono maturati».
20.32 - Dopo 49.389 sezioni scrutinate (dati del Ministero) su 60.431, il centro-inistra guida al Senato con il 32,02%. centrodestra al 30,17%, Movimento 5 Stelle al 23,88%. Alla Camera scrutinate 34.385 sezioni su 61.446: centrosinistra al 30,87%, centrodestra al 27,72, Grillo al 25,59%.
20.11 - In base alla seconda proiezione dell'Istituto Piepoli per la Rai, alla Camera il centrosinistra è al 29,2%, mentre il centrodestra segue a 28,7%. Il Movimento 5 stelle è al 26,1%, le Liste Monti al 10,8%, Rivoluzione civile al 2,4% e le altre liste al 2,8%. Il campione su cui è stata effettuata la proiezione è pari al 62%.
19.54 - La coalizione di centrosinistra di Pd e Sel conquista, secondo la prima proiezione dei seggi alla Camera dell'Istituto Piepoli per la Rai, 340 seggi, mentre il centrodestra 121 e il Movimento 5 stelle 111. Alle liste Monti vanno 45 seggi, mentre Rivoluzione Civile rimane fuori da Montecitorio.
19.42 - Le proiezioni rincorrono le cifre reali con gli ultimi dati dell'Istituto Piepoli per la Rai che fotografano un centrosinistra, al Senato, prima coalizione, in recupero sopra al 31% contro i precedenti dati che lo piazzavano al secondo posto, superato dal centrodestra, lasciando il risultato di Palazzo Madama in bilico. Un'indicazione che trova parziale conferma nei dati del ministero dell'interno che a metà scrutinio (30.333 sezioni su un totale di 60.431) mostrano la coalizione di Pier Luigi Bersani al 32,8% mentre il centrodestra è al 29,2%.
19.12 - Il movimento 5 Stelle di Beppe Grillo risulterebbe il primo partito alla Camera dei deputati, secondo la prima previsione di Rai/Piepoli. Il Movimento otterrebbe il 26,3% seguito dal Pd con il 24,6% e dal Pdl con il 21,2%. A Monti andrebbe l'8,5%, alla Lega il 3,6%, a Sel il 3,6%, a Rivoluzione Civile il 2,4%.
19.00 - Il Partito democratico intende aspettare la fine dello spoglio delle urne prima di fare commenti ufficiali sui dati elettorali. Lo ha detto il responsabile Enti locali del partito Davide Zoggia parlando al comitato elettorale del partito. Ci sono «dati differenti» tra le proiezioni, gli instant poll e i dati che stanno affluendo dal Viminale, «è dunque consigliabile aspettare la fine dello spoglio ufficiale per fare qualsiasi commento vista la discordanza dei dati», ha detto.
18.48 - Stando alle proiezioni per conto della RAI, questa la suddivisione dei 315 seggi al Senato: Pdl-Lega 121, PD-Sel 96, M5s 65, Lista Monti 19, Rivoluzione civile nessun seggio.
18.35 - Secondo la quinta proiezione relativa al Senato italiano fatta per conto della RAI, centrodestra (Pdl-Lega) e centrosinistra (Pd-Sel) risulterebbero in perfetta parità: 30,7%. Il Movimento 5 stelle di Grillo otterrebbe il 24,5% dei consensi, la Lista Monti il 9,5%, Rivoluzione civile di Ingroia l'1,8%, altri il 2,8%.
18.28 - Il testa a testa tra centrodestra e centrosinistra, visto lo scarto ridotto che divide le due coalizioni, potrebbe proseguire fino alla conclusione dello spoglio. Oltre al successo della rimonta di Berlusconi, che vede avvicinarsi la possibilità di una vittoria inimmaginabile fino a qualche giorno fa, i primi dati vedono l'ottimo risultato di Beppe Grillo, che contende al Pd la palma di partito più votato, e il deludente risultato di Mario Monti, fermo all'8,5 per cento al Senato. Risultato impietoso, a leggere le prime proiezioni, per la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che, se l'ultimo dato (1,8%) fosse confermato, non entrerebbe in Parlamento.
18.23 - È caos nelle proiezioni elettorali. Se i dati di Sky e della Rai danno avanti il centrodestra al Senato, quelle trasmesse da Mediaset vedono vittorioso Bersani. Secondo i dati della società Ipr per le TV del biscione il centrosinistra si attesta al 35,95%, il Movimento 5 Stelle al 25,59%, il centrodestra al 24,98%, la lista Monti al 9,18%, Rivoluzione Civile all'1,76% . La proiezione si basa su 1.869 sezioni su un totale di 61.446. Dati agli antipodi di quelli forniti dalla Rai e da Sky.
18.10 - Si conferma in leggero vantaggio la coalizione del centro-destra con il 31,3%, il centro-sinistra la tallona con il 30,3%. Segue il Movimento 5 stelle con il 24,3%. Molto distaccati la Lista Monti con il 9,5% e Rivoluzione civile con l'1,8%. Sono attesi i dati della Camera dei Deputati.
17.55 - I dati nazionali relativi a 20.973 sezioni scrutinate su 60.431 riguardo al Senato danno il centro-sinistra al 33,3%, il centro-destra al 28,4%. Segue il Movimento 5 Stelle con il 24.4%. A ruota, la Lista Monti a 9,2%, Rivoluzione Civile all'1,8%, Fare per Fermare il Declino allo 0,9%.
17.27 Il centrodestra si avvia a vincere ancora una volta le elezioni legislative, stando alle proiezioni dei vari istituti di sondaggio. La coalizione Pdl-Lega, per quanto riguarda il Senato - e il voto alla Camera dovrebbe confermarlo - si attesta al 31,7%, quella di centrosinistra (PD-Sel-altri) al 30,2%. La Lista Monti si ferma al 9,1%. Il Movimento 5 stelle di Beppe grillo compie un vero boom, ottenendo il 24,4% dei consensi. La copertura del campione è pari al 21%. 17.25 Intanto il ministero dell'interno ha fornito il dato definitivo sull'affluenza: è stata del 75,2%, con un calo di 5 punti rispetto alle precedenti legislative.
17.07 - La terza proiezione di Sky relativa al Senato italiano conferma il primo posto al centrodestra (PDL-Lega) con il 31,9% dei suffragi. Segue il centrosinistra (PD-Sel) con il 28,7%. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo si attesta al 26%, la Lista Monti all'8,2%, Rivoluzione civile di Ingroia all'1,9%, altri al 2,6%.
16.44 - Sulla base delle proiezioni elaborate per Sky dall'istituto Tecnè la coalizione di centrodestra (Pdl-Lega-altri) si attesta al primo posto al Senato con il 31%. Segue la coalizione di centrosinistra (Pd-Sel-altri) con il 29,7%. Terzo si attesta il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo con il 26%. Seguono a distanza la Lista Monti (8,2%), Rivoluzione civile (1,9%) e Fare per fermare il declino (0,7%).
16.27 - Stando alla prima proiezione della RAI relativa al Senato, il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo risulterebbe il primo partito a livello nazionale, con il 25,1% dei voti. Al secondo posto il Pd con il 25%, poi il Pdl con il 22,7%, la Lista Monti con il 9,6%, la Lega Nord con il 3,9%, Sel con il 3%, Fratelli d'Italia con il 2%, Rivoluzione civile di Ingroia con l'1,6%. La copertura del campione è del 13,8%.
16.11 - "È una chiara indicazione di governo. L?era della destra è finita". Dopo gli ultimi instant poll, che danno Pd-Sel in vantaggio con circa il 37%, il Partito democratico grida alla vittoria per voce di Enrico Letta: "Ci sono le condizioni per iniziare la Terza repubblica".
15.57 - In base ai questi primi dati il centrosinistra alla Camera si aggiudicherebbe 340 seggi mentre il Pdl-Lega 140. Seguono il Movimento 5 Stelle con 91 seggi e le liste Monti con 46. Percentuali praticamente identiche per il Senato.
15.55 - L'astensionismo c'è stato. L'affluenza alle urne per le elezioni della Camera è del 74,35% a fronte del 77,24% registrato nel 2008 (-2,89 punti percentuali). Lo rende noto il ministero dell'Interno anche se il dato è suscettibile di ulteriore modifiche. Al Senato, con 1.720 comuni su 8.092 rilevati, l'affluenza risulta pari al 71,55% in calo dal 77,35% di cinque anni fa.
15.16 - Sono usciti a ruota, dopo quelli relativi alla Camera, anche gli instant pool per il Senato: il centro-sinistra è al 36-38%, il centro-destra al 30-32%. Il Movimento 5 Stelle raccoglie il 17-19%, la Lista Monti il 7-9%. Più indietro Rivoluzione Civile (2-3%) e Fare per Fermare il Declino (2,5%). (Fonte Piepoli per Rai)
15.00 - Sono usciti i primi instant poll riguardanti il voto alla Camera: il centro-sinistra si assesta al 34,5% e il centro-destra al 29,1%. A seguire, l'exploit del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: 19,1%. Lista Monti raggiunge il 9% (sotto le previsioni) e Rivoluzione Civile il 3,5% che non gli basterebbe per entrare in Parlamento. (fonte Techno per Sky).
14.15 - Anche i candidati alle regionali stanno vivendo le loro ore di ansia: in Lombardia, Umberto Ambrosoli (Pd e liste civiche) trascorrerà il pomeriggio con un occhio ai risultati, ma a casa, con la famiglia. Al contrario Gabriele Albertini, l'altro candidato alla presidenza della Regione e al Senato con la Lista Monti, seguirà nel suo ufficio, fino alle ore 17.15 circa, lo spoglio elettorale. Poi sarà impegnato in una serie di interviste.
14.09 - "Ci ho pensato un po' a chi votare, ero indeciso tra Casini che mi dava fiducia e... poi ho votato d'istinto". Lo ha detto Beppe Grillo all'uscita dal seggio elettorale ai microfoni di Sky Tg24.
12.52 - Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani seguirà lo spoglio delle schede da Roma: lunedì mattina, infatti, ha lasciato la sua abitazione di Piacenza da solo, senza moglie e figlie, per raggiungere la capitale.
12.15 - Gli studenti italiani all'estero con il progetto Erasmus non possono votare a queste elezioni politiche (la polemica ha tenuto banco negli ultimi giorni, specie sui social network). Tuttavia, lunedì mattina, hanno dato il "voto simulato" 1247 di loro. Ci sono già i risultati: vince il centro-sinistra e Beppe Grillo.
12.10 - I militanti del Movimento Cinque Stelle erano un po' preoccupati, domenica e lunedì mattina, perché il loro leader Beppe Grillo non si era ancora recato al seggio. Ma alla fine - ore 11.15 - si è presentato al seggio di Sant'Ilario alta, sezione 617, accompagnato dalla moglie. Prima di votare, non si sa se umettando o meno la matita (per evitare brogli, vedi Suggeriti) ha dichiarato: "Aspetto i risultati nell'orto". Lasciando il seggio, si è portato via la matita, poi è dovuto tornare a restituirla: "Volevo vedere se era veramente copiativa", ha detto.
10.54 - Continuano le infrazioni riguardanti il divieto di non fotografare con i cellulari le proprie schede elettorali: lunedì mattina la Digos ha denunciato a Caltanissetta un 60.enne che aveva ripreso con il telefonino la sua scheda elettorale. A chiedere l'intervento della polizia presente alla scuola "Leonardo da Vinci" di via Turati è stato il presidente di seggio, dopo aver sentito il suono emesso dal telefonino quando è stata scattata la foto. Anche a Torino un 39.enne è stato denunciato dai carabinieri dopo essere stato colto a fotografare la scheda elettorale. Mentre a Vinovo, un rappresentante di lista di 53 anni è stato denunciato perché sorpreso a dare un volantino elettorale all'interno di un seggio.