Biasca

Bibliomedia, c’è speranza: le rassicurazioni del sindaco

Sul futuro del centro culturale è stata inoltrata una mozione al Municipio – Loris Galbusera: «Il polo verrebbe integrato al progetto del nuovo istituto scolastico alla Bosciorina» – Il direttore Orazio Dotta: «Opportunità e vantaggi per tutte le Tre Valli»
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
01.02.2024 21:00

«La volontà del Municipio è quella di mantenere Bibliomedia a Biasca». Il sindaco del Borgo Loris Galbusera ha le idee molto chiare in merito al futuro del polo culturale, presente a Biasca da 26 anni. Una questione che è finita sotto la lente di una mozione interpartitica rivolta al Municipio e firmata da Daniele Dell’Agnola e da quasi la metà dei Consiglieri comunali. Sì, perché nel Legislativo ci si interroga su quale sarà il futuro di Bibliomedia alla luce del progetto di edificazione del nuovo istituto scolastico comunale alla Bosciorina, per il quale è previsto un investimento di 31 milioni di franchi. Si riuscirà a trovare uno spazio anche per Bibliomedia? La risposta di Galbusera è, come detto, affermativa.

La sistemazione

Biasca non intende rinunciare a Bibliomedia, «un centro culturale di interesse non solo locale ma anche regionale e cantonale», rileva il sindaco, «poiché di fondazioni come questa ce ne sono solo tre in Svizzera, suddivise per regioni linguistiche: una a Losanna, una a Soletta e quella per la lingua italiana è Bibliomedia di Biasca». Un rinnovamento appare però necessario nei prossimi anni. Soprattutto se si considera che l’attuale sede di Bibliomedia si trova in strutture vecchie, «quelle delle scuole professionali di 40 anni fa». La volontà, ribadisce Galbusera, è in ogni caso quella di seguire il progetto proposto dal Municipio, ovvero l’integrazione di Bibliomedia nel rifacimento del nuovo comprensorio scolastico. «Non sarà qualcosa di realizzabile dall’oggi al domani, ma prima di demolire l’attuale Bibliomedia troveremo sicuramente un’altra sistemazione. O avremo già realizzato quella nuova, o si troverà una soluzione transitoria per tenerla a Biasca, oppure la si manterrà dov’è al momento fino a quando si troverà la soluzione definitiva. Quindi Bibliomedia, comunque sia, ci sarà».

I finanziamenti

«In questo senso ci siamo già mossi», spiega il sindaco, «facendo già la domanda di costruzione che comprende diverse cose: scuole elementari, palestra, scuole dell’infanzia, servizio extrascolastico, servizio educativo precoce speciale cantonale e anche Bibliomedia. Su questi punti abbiamo già la licenza di costruzione, è solo il finanziamento che ci manca». Finanziamento che potrebbe arrivare da diverse parti, essendo questo un polo culturale di interesse regionale e cantonale. «In questo senso ci potrebbe aiutare il Cantone, finanziando quella che è la parte dell’arredo interno tramite dei sussidi. Stiamo anche sentendo l’Ente regionale dello sviluppo per vedere se ci possa essere una loro partecipazione. E poi c’è da capire se si riescono a trovare delle fondazioni che possono aiutarci».

A favore della regione

Alla visione del sindaco fa eco anche dal direttore di Bibliomedia Orazio Dotta: «Quello che a noi fa piacere è che, sia il Municipio, sia tutti coloro che hanno firmato la mozione hanno a cuore il fatto che Bibliomedia resti a Biasca. Questo è già un punto di partenza importante, tutti stanno lavorando e andando in questa direzione». Il progetto scelto dall’Esecutivo piace al direttore di Bibliomedia: «È interessante, coraggioso, lungimirante e virtuoso perché vuole mettere al centro un polo ricreativo, culturale, intergenerazionale e di incontro». E anche secondo Dotta, la scelta più logica è che Bibliomedia resti a Biasca. «Un centro culturale forte può offrire delle opportunità e dei vantaggi non solo per il Borgo ma per tutta la regione delle Tre Valli, creando delle nuove sinergie».

Le tre ipotesi

La mozione - lo ricordiamo - illustrava le tre ipotesi messe sul tavolo. La prima è che Bibliomedia rimanga a Biasca, continuando a produrre eventi e offrendo uno spazio di incontro culturale. In questo caso si deve prevedere un investimento ulteriore di 7 milioni di franchi. La seconda possibilità è che Bibliomedia sia realizzata nello stesso comparto, ma in modo più ridimensionato. La terza ipotesi, infine, è che Bibliomedia si allontani dal Borgo rivierasco. In quest’ultimo caso i firmatari invitano il Municipio a prevedere una biblioteca scolastica da integrare nell’istituto, in sostituzione del polo culturale.

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