News
La diretta

Biden a Netanyahu: «Tregua il prima possibile»

Lo fa sapere la Casa Bianca riferendo dell'incontro fra i due leader a Washington – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Biden a Netanyahu: «Tregua il prima possibile»
Red. Online
26.07.2024 06:32
21:36
21:36
Negoziati per il cessate il fuoco a Roma

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, incontrando Donald Trump a Mar-a-Lago, ha detto che Israele invierà una squadra negoziale ai colloqui per il cessate il fuoco a Roma «probabilmente all'inizio della settimana». Lo scrivono i media internazionali, tra cui il Guardian.

In precedenza, il reporter Barak Ravid aveva riferito sul portale Walla - citando fonti israeliane e Usa - che il capo del Mossad David Barnea incontrerà domenica nella Capitale il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal per discutere dell'accordo sugli ostaggi.

15:02
15:02
Israele: «In 9 mesi uccisi più di 500 terroristi in Libano»

Il capo del Comando settentrionale delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha dichiarato che l'esercito ha ucciso più di 500 terroristi in Libano negli ultimi nove mesi di scontri.

«Abbiamo già eliminato più di 500 terroristi in Libano, la maggior parte dei quali appartenenti a Hezbollah, e abbiamo distrutto migliaia di infrastrutture», ha affermato il generale Ori Gordin parlando alle truppe della Brigata Golani nel nord di Israele.

«Le nostre spalle sono i residenti, le nostre spalle sono i cittadini e le nostre facce e le nostre canne sono puntate sul nemico. Quando arriverà il momento di sferrare un attacco, sarà un attacco decisivo», ha detto.

15:01
15:01
Erdogan attacca gli USA per avere accolto Netanyahu

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha criticato gli Stati Uniti per avere accolto il premier israeliano, Benjamin Netantahu, il quale ha tenuto un discorso al Congresso di Washington.

«Il mondo intero ha visto come un assassino genocida è stato applaudito dal Congresso americano», ha detto il leader turco durante una conferenza a Istanbul. «Pensate a quelli che hanno ucciso quasi 40mila tra donne, anziani e bambini. Il Congresso li applaude», ha detto Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.

«Coloro che danno lezioni al mondo su democrazia e diritti umani non si fanno scrupoli a dare grande stima all'Hitler dei nostri tempi», ha aggiunto il presidente turco.

14:20
14:20
Londra non pone obiezioni al mandato d'arresto della CPI contro Netanyahu

Il governo laburista britannico di Keir Starmer non intende porre obiezioni formali di fronte alla Corte Penale Internazionale contro i mandati di arresto spiccati mesi fa nei confronti del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, e del ministro della Difesa, Yoav Gallant, oltre che dei leader di Hamas, accusati di crimini di guerra nella Striscia di Gaza.

Lo ha detto oggi un portavoce di Downing Street, confermando indiscrezioni del New York Times. L'ipotesi di porre obiezioni era stata evocata - ma non ufficializzata - dal precedente governo conservatore di Rishi Sunak.

L'intenzione attribuita al gabinetto Starmer era stata accolta ancor prima della sua ufficializzazione dalla reazione stizzita del governo d'Israele, che per bocca d'un funzionario s'era detto «profondamente deluso da una decisione fondamentalmente sbagliata» già sulla base delle anticipazioni del Nyt.

Una portavoce di Downing Street, interpellata dai giornalisti durante il briefing di giornata a number 10, ha peraltro sottolineato come la mancata presentazione di obiezioni non significhi un avallo delle motivazione dei mandati d'arresto in questione. Ma solo il rispetto di «decisioni indipendenti» della Corte Internazionale (Cpi), massimo organismo giudiziario internazionale nato da un trattato a cui il Regno Unito ha a suo tempo aderito. «Noi crediamo fermamente nello stato di diritto e nella separazione dei poteri», ha rimarcato.

I mandati recano del resto la firma del procuratore capo della Cpi, Karim Khan, avvocato ed esperto di diritto internazionale britannico di chiara fama, il quale in passato ha già ricoperto incarichi di giudice nel tribunale sui crimini nella ex Jugoslavia e che ha un fratello ex deputato conservatore alla Camera dei Comuni di Westminster.

10:37
10:37
«Israele vuole modificare il piano di tregua, ma Hamas rifiuta»

Fonti egiziane, palestinesi e occidentali hanno riferito che Israele sta cercando di modificare il piano di tregua a Gaza e per la liberazione degli ostaggi, un cambiamento che Hamas non avrebbe accettato. Lo rende noto Haaretz citando media internazionali.

Secondo Israele, quando inizierà il cessate il fuoco i palestinesi sfollati dovranno essere sottoposti a controlli al loro ritorno nel nord di Gaza, modificando così l'accordo che avrebbe dovuto consentire ai civili fuggiti a sud di tornare liberamente a casa.

I negoziatori israeliani «vogliono un meccanismo di controllo» per la popolazione civile che ritorna nel nord della Striscia, poiché temono che gli abitanti di Gaza «potrebbero sostenere» i terroristi di Hamas che rimangono trincerati lì, ha affermato un funzionario occidentale. Secondo fonti palestinesi ed egiziane, Hamas ha respinto la nuova richiesta israeliana.

Un altro punto dolente, hanno riferito fonti egiziane, riguarda la richiesta di Israele di mantenere il controllo del confine di Gaza con l'Egitto, che il Cairo ha liquidato come estranea al quadro di un accordo.

07:59
07:59
Israele: «Le parole di Harris danneggiano i negoziati sugli ostaggi»

Le dichiarazioni della vice presidente Kamala Harris sulla «grave crisi umanitaria» a Gaza e la necessità di «porre fine alla guerra» danneggiano le trattative per il rilascio degli ostaggi e sono «da respingere entrambe». Lo ha detto, citato dai media, un funzionario israeliano secondo cui nell'incontro il premier Benyamin Netanyahu ha offerto ad Harris un resoconto «dettagliato e fattuale» della situazione sul campo a Gaza che ha contraddetto le affermazioni della vice presidente «sulla crisi alimentare, la sofferenza dei civili e l'elevato numero di innocenti uccisi».

«Il danno ai civili palestinesi è davvero il problema in questo momento?», ha osservato il funzionario. Poi, sempre citato dai media, ha aggiunto: «Cosa dovrebbe pensare Hamas quando sente questo?». E ha sottolineato che le affermazioni di Harris condurranno il gruppo terroristico a inasprire le sue richieste: «Spero che non portino a una regressione nei colloqui, perché abbiamo fatto molti progressi».

07:15
07:15
Netanyahu incontra anche Elon Musk

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha incontrato Elon Musk a Washington dopo il suo discorso al Congresso. Lo ha reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano, scrive Haaretz.

I due hanno discusso di opportunità e sfide nel campo dell'intelligenza artificiale e del suo impatto sull'economia e sulla società, ma anche della possibilità di cooperazione tecnologica tra Musk, presente al discorso di Netanyahu al Congresso, e Israele.

06:32
06:32
Il punto alle 06.00

Il presidente americano Joe Biden ha espresso al premier israeliano Benjamin Netanyahu la necessità di «finalizzare l'accorso il prima possibile e portare a casa gli ostaggi». Lo afferma la Casa Bianca riferendo dell'incontro fra i due leader.

«Il presidente Biden ha espresso la necessità di colmare le lacune rimanenti, finalizzare l'accordo il prima possibile, riportare a casa gli ostaggi e giungere a una fine duratura della guerra a Gaza», ha riferito la Casa Bianca. Il presidente Usa «ha anche sollevato il tema della crisi umanitaria a Gaza, la necessità di rimuovere qualsiasi ostacolo al flusso di aiuti e ripristinare i servizi di base per i bisognosi», insieme «all'importanza cruciale di proteggere le vite dei civili durante le operazioni militari». Biden ha anche «ribadito l'impegno ferreo degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati, tra cui Hamas, Hezbollah e gli Houthi».