Stati Uniti

Biden: «È il momento di passare il testimone a una nuova generazione»

L'attuale presidente americano ha tenuto il tanto atteso discorso alla nazione nel quale ha spiegato nel dettaglio le ragioni che lo hanno spinto a rinunciare a un secondo mandato – Dietro alla decisione dell'81.enne non ci sarebbero ragioni di salute, bensì la consapevolezza che per unire il partito e la nazione sia necessario fare spazio a nuove figure
© AP Photo/Evan Vucci, Pool
Red. Online
25.07.2024 08:05

Joe Biden lo aveva promesso al momento in cui aveva annunciato tramite il suo profilo X che si ritirava dalla corsa alla Casa Bianca: «Durante la settimana parlerò alla nazione per precisare i dettagli della mia decisione». Detto, fatto: l'attuale presidente statunitense ha mantenuto la parola e nella notte ha tenuto dallo studio Ovale il tanto atteso discorso, durato una quindicina di minuti. «Credo che il mio primato come presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione per il futuro dell'America meritassero tutti un secondo mandato. Ma niente può ostacolare il salvataggio della nostra democrazia, e questo include l'ambizione personale. La soluzione migliore è passare il testimone a una nuova generazione. Questo è il modo migliore per unire la nostra nazione e il partito».

La rinuncia ad un secondo mandato non sarebbe insomma da imputare a questioni di salute, bensì alla necessità di fare spazio a una nuova generazione di politici che possano unire il partito Democratico e la nazione. Aspetto, questo, sottolineato anche dalla sua portavoce che ha a sua volta precisato come il ritiro di Biden «non abbia nulla a che fare con la sua salute».

Biden ha quindi evidenziato come il bene degli Stati Uniti venga prima delle ambizioni personali. «Venero la mia carica, che è stato l'onore della mia vita, ma amo di più il Paese. La difesa della democrazia è più importante di qualsiasi titolo». Egli ha poi lanciato un monito: «compito sacro di perfezionare la nostra Unione non riguarda me ma voi, le vostre famiglie, il vostro futuro. Si tratta di 'we the People' (noi il popolo, citazione dal preambolo della costituzione americana, ndr)». Sottolineando la forza della democrazia, ha poi detto: «L'America è più forte di qualsiasi dittatore o tiranno: la storia, il potere e l'idea dell'America è nelle vostre mani. Ora dovete scegliere tra la speranza e l'odio, tra l'unità e le divisioni».

L'attuale presidente americano ha quindi rinnovato il proprio appoggio alla sua attuale vice Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca. «È esperta, tosta e capace».

Nonostante la volontà di lasciare a breve termine spazio a figure più giovani, Biden ha comunque ribadito una volta ancora che non ha intenzione di rinunciare all'attuale mandato presidenziale, che intende portare a termine. «Finirò il lavoro. Nei prossimi sei mesi mi concentrerò sulle responsabilità che m'impone la carica che ricopro. Ciò significa che continuerò a ridurre i costi per le famiglie che lavorano duramente e a far crescere la nostra economia. Continuerò a difendere le nostre libertà personali e i nostri diritti civili, dal diritto di voto al diritto di scelta». Allo stesso modo Biden ha quindi garantito che continuerà ad impegnarsi affinché si stabilisca la pace nella Striscia di Gaza. In questo senso, ricordiamo, oggi il presidente statunitense e la vice Kamala Harris incontreranno alla Casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Rinnovato infine anche il sostegno all'Ucraina.

In chiusura di messaggio, Biden ha espresso gratitudine in quanto da «ragazzino balbuziente» di Scranton è riuscito a diventare presidente degli Stati Uniti. «È stato l'onore della mia vita» ha sottolineato.

Subito dopo il discorso alla nazione del marito, sui social si è espressa anche Jill Biden che ha scritto: «Per coloro che non hanno mai vacillato, per coloro che hanno rifiutato di dubitare, per coloro che hanno sempre creduto, il mio cuore è colmo di gratitudine. Grazie per la fiducia che avete riposto in Jo. Ora è tempo di riporre quella fiducia in Kamala».