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Biden firma la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia – Segui il live

La presidente della commissione UE ha consegnato a Zelensky il questionario per l'adesione all'UE, durante la sua visita a Bucha– Intanto, la gente ritorna a Kiev e si stanno formando lunghe file nelle stazioni – Le truppe russe si sono totalmente ritirate dal nord dell'Ucraina – Putin avrebbe rinunciato a conquistare Kiev – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Biden firma la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia – Segui il live
Red. Online
08.04.2022 06:46
00:03
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Allarme ONU: «1.000 marinai bloccati nelle acque dell'Ucraina»

Due agenzie dell'ONU hanno chiesto «un'azione urgente» per aiutare circa 1.000 marinai rmasti bloccati su diverse navi mercantili nei porti e nelle acque ucraine dopo l'invasione della Russia. In particolare nel porto di Mariupol e nel Mar d'Azov.

L'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) hanno denunciato che più di 100 navi mercantili non possono lasciare i porti e le acque ucraine e hanno inviato una lettera all'Unhcr, al Comitato Internazionale della Croce Rossa e a Medici senza frontiere chiedendo loro di «prendere provvedimenti urgenti» per soccorrere i marinai che hanno bisogno di rifornimenti. «Oltre ai pericoli derivanti dai bombardamenti, molte delle navi ora non hanno più cibo, carburante, acqua potabile e altri generi di prima necessità».

23:49
23:49
Biden firma il divieto di import di petrolio dalla Russia

Il presidente americano Joe Biden ha firmato la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia e quella che interrompe le normali relazioni commerciali con Mosca. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. I due provvedimenti, con i quali gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione sulla Russia in risposta all'invasione dell'Ucraina, erano stati approvati ieri da Camera e Senato.

22:54
22:54
La Finlandia restituisce le opere di musei russi prestate in Italia

Il ministero degli Esteri finlandese ha confermato che rimanderà a Mosca le opere d'arte russe dopo che i funzionari alla dogana le avevano sequestrate. Lo riferisce il Guardian online.

Tre spedizioni contenenti dipinti, statue e oggetti d'antiquariato russi sono state bloccate dalla dogana finlandese mercoledì scorso. Le opere d'arte erano state prestate da musei russi per alcune mostre che si sono tenute in Italia e in Giappone e stavano tornando in Russia attraverso la Finlandia quando è avvenuto il sequestro.

La dogana stava cercando di stabilire se gli articoli - del valore di circa 42 milioni di euro - potevano essere classificati come beni di lusso. In tal caso, le spedizioni sarebbero state soggette a sanzioni economiche imposte alla Russia a causa della guerra. Le spedizioni avranno il via libera una volta che le eccezioni per le opere nell'ambito delle sanzioni Ue entreranno in vigore domani, ha affermato il ministero sul suo sito web. Il ministro della cultura russo, Olga Lyubimova, ha poi confermato che i dipinti verranno restituiti nel fine settimana.

22:52
22:52
I direttori dei media filo Cremlino nella black list dell'UE

Tra le 217 le personalità russe che entrano nella black list in base alle nuove sanzioni europee ci sono anche i direttori dei media filo Cremlino.

Tra gli altri il direttore dell'agenzia di stampa Tass, Sergei Mikhailov, quello della Komsomolskaya Pravda, Vladimir Sungorkin e il direttore della Vgtrk, la radiotelevisione statale russa, Oleg Dodrodeev.

22:14
22:14
«I comandanti militari ucraini sono notevoli»

«Abbiamo molta fiducia nei comandanti militari ucraini, sono notevoli». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa a proposito del generale Valeriy Zaluzhnyi, il comandante in capo delle forze armate di Kiev.

«Vogliamo vedere l'Ucraina vincere questa guerra. È il loro Paese. Vogliamo vedere un'Ucraina unica e sovrana. Putin e le forze russe devono perdere», ha detto ancora il portavoce.

22:11
22:11
La Banca Centrale russa autorizza la vendita di valute estere

La Banca centrale russa ha annunciato che tornerà ad autorizzare nuovamente dal 18 aprile la vendita di valute estere, sospesa all'inizio di marzo nel paese colpito da sanzioni occidentali senza precedenti a causa della guerra in Ucraina.

Le banche russe «potranno nuovamente vendere valuta estera in contanti ai cittadini a partire dal 18 aprile 2022», ha affermato l'istituto in un comunicato, precisando che può essere venduta solo la valuta estera ricevuta dalle banche a partire dal 9 aprile.

22:03
22:03
Anche le figlie di Putin nel mirino delle sanzioni

Sono state pubblicate nella gazzetta ufficiale le nuove sanzioni UE. Il quinto pacchetto entra così in vigore. Confermate le misure su cui i paesi membri hanno raggiunto l'intesa politica, incluso lo stop al carbone da agosto. Sono 217 le personalità russe che entrano nella lista nera. Tra queste le due figlie di Vladimir Putin, Ekaterina Tikhonova e Maria Vorontsova, nonché l'imprenditore russo Oleg Deripaska.

21:13
21:13
La Russia sta cercando di reclutare 60.000 soldati

La Russia ha iniziato a mobilitare i riservisti e sta cercando di reclutare 60.000 soldati per far fronte alle gravi perdite subite in Ucraina e lanciare l'offensiva a est. Lo riferiscono fonti della Difesa americana, secondo quanto riportato dalla CNN.

21:12
21:12
La Germania potrebbe essere libera dal gas russo entro l'inverno

Il DIW, Istituto tedesco per la ricerca economica di Berlino, ha presentato oggi uno studio secondo cui la Germania potrebbe essere indipendente dal gas russo già entro l'inverno di quest'anno. Le stime fino a oggi prevedevano l'indipendenza dal gas russo nel 2024 se non più tardi. Secondo il DIW la Germania potrebbe invece affrontare il prossimo inverno senza il gas russo grazie a un triplice approccio di diversificazione delle forniture, aumento dello stoccaggio e dell'efficienza dei gasdotti, diminuzione del consumo industriale e domestico.

L'alta dipendenza tedesca dal gas russo è uno dei principali motivi della cautela di Berlino nell'imporre sanzioni energetiche contro Mosca in risposta all'invasione dell'Ucraina.

Secondo il DIW, la necessità di gas russo potrebbe essere ridotta del 18-26% attraverso il risparmio di elettricità da parte di famiglie e imprese. La diversificazione potrebbe essere aumentata tramite l'espansione dell'import di GNL da Norvegia e Paesi Bassi. Il rapporto del DIW suggerisce anche di riempire le riserve strategiche all'80-90% della capacità prima dell'inverno e che un uso più efficiente della rete di gasdotti europei e dei collegamenti con il sud dell'UE potrebbe far aumentare l'import di gas da nazioni nordafricane come l'Algeria e la Libia.

21:10
21:10
ONU: «1.626 civili uccisi da inizio conflitto, 132 i bimbi»

Sono almeno 1.626 le vittime civili dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, tra cui 132 bambini. Lo rende noto l'ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Onchr), aggiungendo che i feriti sono almeno 2.267, di cui 197 minori, e sottolineando che le cifre restano sottostimate, viste le difficoltà negli accertamenti sul terreno.

19:32
19:32
Mosca chiude gli uffici di Amnesty e Human Rights Watch

Il ministero della giustizia russo ha revocato la registrazione di 15 organizzazioni straniere, comprese quelle di Amnesty International e Human Rights Watch. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

In un comunicato, il ministero ha affermato che le sedi russe delle organizzazioni, che includano anche il Carnegie Endowment for International Peace, «sono state escluse a causa di evidenti violazioni della legislazione attuale».

19:27
19:27
121 mila bimbi deportati con la forza in Russia

Le truppe russe hanno «deportato con la forza» più di 600.000 ucraini, inclusi circa 121.000 bambini, in Russia. È quanto afferma la responsabile dei diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova.

In un post su Facebook, Denysova ha affermato che i residenti della città temporaneamente occupata di Izyum, nella regione di Kharkiv, sono stati trasferiti con la forza in Russia.

«Questa non è la prima volta che le truppe russe usano tali tattiche», ha sostenuto Denysova. «Dopo aver portato la città in una situazione critica, il nemico offre un corridoio alternativo verso la Russia, apparentemente per salvare le persone, ma senza lasciare loro alcuna scelta».

«Attualmente - ha concluso - i media russi riferiscono di aver deportato 615.000 persone dall'Ucraina, inclusi 121.000 bambini».

19:17
19:17
Von der Leyen a Zelensky: «Ecco il questionario per l'adesione all'UE»

«L'Ucraina fa parte della famiglia europea. Abbiamo sentito molto chiaramente la vostra richiesta e siamo qui per darvi una prima risposta positiva: in questa busta c'è l'inizio del vostro percorso verso l'UE. In questa busta c'è il questionario per l'adesione all'Unione, che andrà compilato, poi si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio UE. Se lavoriamo assieme potrebbe essere anche una questione di settimane». Lo ha detto la presidente della Commissione UE in un punto stampa a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Io sono profondamente convinta che l'Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia», ha detto l'ex ministra tedesca. «Noi lavoreremo assieme all'Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. E tutto questo formerà il percorso dell'Ucraina verso l'UE».

19:00
19:00
Mosca: «Kiev dovrà rispondere del bombardamento di Kramatorsk»

Ci sono «prove evidenti» che «l'Ucraina è responsabile per il bombardamento di Kramatorsk» e ciò conferma che l'azione militare russa in Ucraina è «giustificata». Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca, aggiungendo che «Kiev non potrà sottrarsi alle sue responsabilità» per questo episodio. La Russia invita inoltre la comunità internazionale a «fermare i rifornimenti di armi all'Ucraina e a indurla al rifiuto di metodi di combattimento inammissibili».

18:56
18:56
«Non lesineremo gli sforzi per fornire armi all'Ucraina»

«Con le forze russe che si riposizionano per la prossima fase della guerra, ho diretto la mia amministrazione a non risparmiare alcuno sforzo per identificare e fornire alle forze ucraine le armi di cui hanno bisogno per difendere il loro paese». Lo afferma il presidente USA Joe Biden.

«Dall'inizio della mia amministrazione gli Stati Uniti hanno fatto della consegna di apparecchiature militari all'Ucraina per difendersi dalla Russia una priorità», ha detto. «Voglio ringraziare la Slovacchia per la fornitura del sistema S-300" a Kiev... Per consentire questo trasferimento e assicurare la sicurezza, gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema di missili Patriot in Slovacchia».

18:42
18:42
A Makarov trovati 132 corpi, molti nelle fosse comuni

A Makarov, nella zona di Kiev, sono stati trovati 132 corpi di persone in molti casi uccise da colpi di arma da fuoco e sepolte in fosse comuni. Lo ha detto il sindaco Vadym Tokar sottolineando che quasi la metà della città è completamente distrutta.

«Abbiamo trovato 132 civili che sono stati uccisi dagli orchi russi. Il 40% della città è distrutta e molte case non potranno essere ricostruite», ha spiegato, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

18:34
18:34
Salta l'embargo al petrolio russo

I tempi non sono maturi. Dunque l'embargo al petrolio russo dovrà aspettare. La questione non sarà trattata dai ministri degli esteri dell'Unione Europea, chiamati a riunirsi al Consiglio di lunedì in Lussemburgo.

«Non c'è l'unanimità», taglia corto un alto funzionario. Le capitali, insomma, frenano. La Commissione - viste le dichiarazioni sia della presidente del Commissione UE Ursula von der Leyen che dell'Alto rappresentante Josep Borrell - evidentemente si aspettava un ritmo più serrato da parte degli Stati. Che invece preferiscono andare per gradi e lasciare prima sedimentare gli affetti del quinto pacchetto sanzioni.

L'ultimo giro di misure contro Mosca è stato in effetti licenziato proprio oggi. Il contenuto si sa: stop al carbone (tra quattro mesi), agli import via terra, blocco per le navi battenti bandiera russa nei porti dell'UE, blocco delle transazioni con quattro grandi banche, sanzioni individuali a oligarchi e funzionari e altre restrizioni. Ma sul petrolio - e men che meno sul gas - è scattato il freno a mano.

«Ci sono paesi che sono dipendenti dalla Russia al 100%, si tratta di una questione complicata dal punto di vista tecnico e politico», spiega una fonte UE. «I diplomatici e funzionari lavorano 24 ore su 24 perché le sanzioni siano sul tavolo ma le decisioni le prendono i politici».

17:38
17:38
«Londra manderà a Kiev armi anticarro e antiaeree»

Il governo britannico di Boris Johnson invierà a Kiev nuove armi - anticarro e antiaeree - per un valore 100 milioni di sterline in risposta all'attacco attribuito oggi alle forze russe contro la stazione di Kramatorsk, in Ucraina orientale. Lo ha detto lo stesso Johnson, dopo un vertice a Londra con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definendo l'attacco una testimonianza «del precipizio» in cui Vladimir Putin è caduto.

17:34
17:34
Croce Rossa Svizzera: altri 10 milioni per l'Ucraina

La Croce Rossa svizzera (CRS) ha annunciato un ulteriore contributo di 10 milioni di franchi per aiutare le persone colpite dalla guerra in Ucraina. Dall'inizio del conflitto l'ammontare degli aiuti ha così raggiunto i 25 milioni.

Secondo la CRS, sta diventando evidente che la crisi ucraina richiederà molti sforzi a lungo termine alla società e alle organizzazioni umanitarie in Svizzera.

Finora, la sezione elvetica della Croce Rossa ha messo a disposizione 16.000 letti e coperte per gli sfollati interni all'Ucraina e fornito materiale medico agli ospedali delle regioni più toccate dal conflitto.

16:58
16:58
Von der Leyen a Bucha: «Qui l'umanità è andata in frantumi»

«Qui è successo l'impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell'esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la città. Qui a Bucha abbiamo visto l'umanità andare in frantumi. Tutto il mondo è con Bucha oggi». Lo ha detto la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen in un incontro con la stampa nel corso della sua visita a Bucha assieme all'alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Josep Borrell.

16:29
16:29
Ursula Von der Leyen è a Bucha

La presidente della commissione UE Ursula von der Leyen si è recata a Bucha, in Ucraina.

16:27
16:27
«Civili bruciati vivi a Izium, anche un bimbo»

Nel villaggio di Husarivka, nella regione di Kharkiv, i russi avevano allestito una camera di tortura nella quale le persone - tra le quali un bambino - sono state bruciate vive dopo essere state torturate. Lo ha riferito su Facebook la polizia ucraina, come riporta Unian.

Dopo la liberazione di Husarivka, il 4 aprile, la polizia sta ora documentando i crimini dell'esercito russo in questo villaggio nel distretto di Izium nella regione di Kharkiv. Secondo l'indagine, l'esame dei corpi ha rivelato tracce di abusi e torture prolungati. «Le persone sono state bruciate vive. Un bambino è stato torturato».

16:24
16:24
«A Kramatorsk almeno 50 morti, tra cui 10 bambini»

Si aggrava il bilancio dell'attacco alla stazione di Kramatorsk: i morti sono almeno 50, tra cui 10 bambini. Lo riportano i media ucraini citando il governatore di Donetsk Pavlo Kyrylenko, e la BBC che riporta i dati del sindaco della città.

16:06
16:06
La Russia espelle 45 diplomatici polacchi

Il governo russo ha deciso di espellere 45 diplomatici polacchi come ritorsione ad un'analoga decisione presa nei giorni scorsi da Varsavia. Ne danno notizia media polacchi citati dalla Tass.

15:01
15:01
«Contro la Russia serve un cocktail di sanzioni»

«Vi chiedo di mostrare ancora più leadership, sia a livello di Unione Europea che nelle relazioni bilaterali con i Paesi europei, per sostenere la nostra lotta per la libertà. Per la nostra comune libertà. Quando la tirannia perderà la guerra contro l'Ucraina, sarà uno dei maggiori contributi alla sicurezza dell'Europa degli ultimi decenni. Ecco perché abbiamo bisogno delle armi di cui dispongono i vostri partner dell'Ue. Ecco perché abbiamo bisogno di sanzioni davvero efficaci e potenti contro la Russia. Un tale cocktail di sanzioni che sarà ricordato come un cocktail molotov». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento al parlamento finlandese.

14:57
14:57
Non c'è l'unanimità sull'embargo del petrolio

Lunedì prossimo al Consiglio dei ministri degli esteri UE «non si discuterà» di un possibile embargo al petrolio russo. È quanto si apprende da fonti europee.

«Abbiamo appena completato il quinto pacchetto di sanzioni, che ha aggiunto misure economiche e individuali alla Russia. Ma il petrolio richiede l'unanimità tra gli Stati membri e l'Europa è dipendente dall'energia russa, dunque si tratta di una questione complicata dal punto di vista tecnico e politico», fa sapere un funzionario Ue.

14:53
14:53
Turchia, Kiev e Mosca ancora disponibili a colloqui

«Sia la Russia che l'Ucraina sono disponibili a tenere nuovi colloqui in Turchia», nonostante gli orrori di Bucha, «ma restano lontani da un accordo su un testo comune». Lo ha riferito un alto funzionario del governo di Ankara.

14:44
14:44
Lindner: «La priorità della Germania è la solidarietà»

«Sono spaventose le immagini della guerra. E la solidarietà e il sostegno all'Ucraina hanno assoluta priorità per il governo». Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco, Christian Lindner, a Berlino, incontrando la stampa per presentare un pacchetto di aiuti economici insieme al ministro dell'Economia, Robert Habeck. Lindner ha sottolineato come la guerra abbia effetti anche sulla società tedesca e l'obiettivo delle misure sia moderarne l'effetto.

14:34
14:34
Von der Leyen sconvolta dallo spregevole attacco a Kramatorsk

«L'attacco missilistico di questa mattina alla stazione usata per evacuare civili in Ucraina è spregevole. Sono sconvolta e offrirò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in queste ore in Ucraina.

14:31
14:31
ONU, oltre 4,38 milioni di rifugiati

Più di 4,38 milioni di rifugiati ucraini sono fuggiti dal loro Paese dall'invasione ordinata dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio. Lo riferiscono i dati dell'Alto Commissario per i Rifugiati (Unhcr), che ha contato esattamente 4.382.316 profughi.

Si tratta di 62.822 unità in più rispetto al conteggio di ieri. La Polonia ospita di gran lunga il maggior numero di rifugiati. Dal 24 febbraio, 2'537'769 di loro sono entrati in questo paese Ue, secondo l'Unhcr.

Circa il 90% di coloro che sono fuggiti dall'Ucraina sono donne e bambini. Le autorità ucraine non consentono la partenza di uomini in età militare.

14:23
14:23
Kiev: «A Chernihiv circa 700 morti dall'inizio della guerra»

A Chernihiv, nel nord dell'Ucraina, sono morte circa 700 persone, sia militari che civili, dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il sindaco di Chernihiv Vladislav Atroshenko, secondo quanto riporta Ukrinform.

Il sindaco ha spiegato che ci sono 70 corpi non ancora identificati e che sono scomparse circa 40 persone. Artoshenko stima che in città rimangano tra le 80.000 e le 95.000 persone. Prima dell'inizio delle ostilità, il 24 febbraio, a Chernihiv c'erano tra 285.000 e 290.000 persone.

14:21
14:21
I missili che hanno colpito la stazione di Kramatorsk provenivano da Dobropolye

Il ministero della difesa russo afferma che l'attacco sulla stazione di Kramatorsk è stato compiuto da un battaglione missilistico ucraino dalla località di Dobropolye. Lo scopo, aggiunge il ministero, era «impedire ai civili di partire» per usarli come «scudi umani» da parte dell'esercito ucraino. Lo riferisce la Tass.

14:18
14:18
Zelensky: «300 i civili feriti alla stazione di Kramatorsk»

«I civili rimasti feriti nel bombardamento della stazione di Kramatorsk sono 300» per quello che si sa finora. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso rivolto al Parlamento finlandese citato dalla Cnn. «Ci sono testimoni, ci sono video, ci sono resti di missili e persone morte», ha aggiunto.

14:00
14:00
La Slovacchia fornisce a Kiev il sistema di difesa anti-aerea S-300

La Slovacchia fornisce all'Ucraina il sistema di difesa aerea S-300. Lo ha annunciato il primo ministro slovacco Eduard Heger.

«Vorrei confermare che la Slovacchia ha fornito all'Ucraina un sistema di difesa aerea S-300», ha scritto Heger su Twitter. La «nazione ucraina sta difendendo coraggiosamente il suo Paese e anche noi. È nostro dovere aiutare, non rimanere fermi e ignorare la perdita di vite umane» causate dall'«aggressione della Russia», ha aggiunto il leader slovacco.

13:58
13:58
Zelensky alla Finlandia: «La minaccia russa esiste anche per voi»

«La Russia si comporterebbe nel vostro Paese nello stesso modo che sta usando in Ucraina. Nella vostra storia avete visto l'invasione russa nel vostro stesso stesso Paese. La minaccia esiste ancora». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi in un messaggio video al Parlamento finlandese.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha descritto la Finlandia come uno dei «leader morali» della coalizione contro la guerra ucraina perché ha fornito all'Ucraina aiuto e armi in una fase iniziale.

13:54
13:54
Giunto ad Odessa il carico di alimentari forniti dalla Svizzera

La Svizzera ha dato il via a una serie di spedizioni di generi alimentari per aiutare la popolazione in Ucraina, in grave difficoltà. Ieri la Svizzera, in collaborazione con il suo partner ucraino Astarta-Kyiv, ha consegnato un primo carico di olio, zucchero, farina, mais e latte in polvere acquistati sul mercato ucraino. La decisione di organizzare spedizioni di generi alimentari è stata presa su richiesta delle autorità della città di Odesa, che stanno lavorando per costituire riserve strategiche per garantire la distribuzione di cibo alla popolazione vulnerabile in caso di un potenziale blocco della città.

La fornitura di cibo è stata presa in consegna dal sindaco di Odesa, in presenza di una squadra del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). Dalla settimana scorsa, infatti, una squadra del CSA di stanza in Moldova si è recata più volte in Ucraina per coordinare, in collaborazione con le autorità ucraine, una serie di forniture per un totale di 1.400 tonnellate di prodotti alimentari destinati a Odesa.

Queste azioni dell’Aiuto umanitario della DSC, che fa parte del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), arrivano in un momento in cui la situazione in Ucraina si sta deteriorando. Le Nazioni Unite stimano che, in tutto il Paese, vi siano dodici milioni di persone che hanno bisogno di assistenza. I combattimenti hanno costretto oltre 7,2 milioni di persone ad abbandonare le proprie case e a cercare rifugio in altre parti dell’Ucraina. Numerose regioni sono a rischio di insicurezza alimentare. Milioni di persone soffrono di carenze di acqua, cibo, cure mediche ed elettricità a causa degli attacchi alle infrastrutture civili.

13:40
13:40
In Svizzera si sono annunciati oltre 26.700 rifugiati

I rifugiati provenienti dall'Ucraina finora registratisi in Svizzera sono 26.717. A 22.119 di essi è stato concesso lo statuto di protezione S, fa sapere oggi su Twitter la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Il numero dei profughi in fuga dalla guerra arrivati nella Confederazione è dunque aumentato di 235 unità rispetto a ieri. Stando ai numeri comunicati dalla SEM, ulteriori 1.011 persone hanno ottenuto lo statuto S.

13:37
13:37
Almeno 39 le persone morte nell'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk

Almeno 39 persone, fra le quali anche quattro bambini, sono rimaste uccise e altre 100 ferite nel bombardamento della stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, nell'est del Paese, dove migliaia di profughi (4.000, secondo il sindaco) aspettavano di essere evacuati dalle città sotto assedio e le zone in cui si sta concentrando l'offensiva militare russa. La stazione è stata chiusa e la popolazione in fuga sarà evacuata nelle prossime ore da Slovyansk, con convogli che dovrebbero dirigersi verso Leopoli, Chernivtsi, Ternopil e Odessa.

La tv Ukraine 24 denuncia su Telegram che su uno dei missili che hanno colpito la zona della stazione si legge la scritta in russo «per i bambini». La tv ucraina pubblica un video in cui si vede il missile, parzialmente distrutto, con la scritta bianca in cirillico. È stato impossibile finora stabilire chi abbia scritto la frase sul razzo.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia che i russi, «non avendo la forza e il coraggio di opporsi a noi sul campo di battaglia, stanno cinicamente distruggendo la popolazione civile. Questo è un male che non ha limiti. E se non viene punito, non si fermerà mai». Gli fa eco l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell - che oggi è a Kiev con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen - che condanna l'attacco, definendolo «un altro tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che fuggono da questa guerra ingiustificata e causano sofferenze umane». La ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, si dice «sconvolta» dal nuovo massacro e sottolinea che «prendere di mira i civili è un crimine di guerra e noi chiameremo la Russia e Putin a risponderne». Mosca nega ogni responsabilità e parla di una ennesima «provocazione» da parte delle forze ucraine.

13:31
13:31
Intesa Sanpaolo: nessun nuovo finanziamento alle controparti russe

Fin dall'inizio della guerra in Ucraina, il Gruppo italiano Intesa Sanpaolo ha «attivato una unità di crisi dedicata al presidio delle attività in Russia». Lo rende noto un portavoce del gruppo bancario.

«Basandosi - aggiunge - su principi di massima prudenza, tutte le attività di business con controparti russe e bielorusse, comprese quelle della controllata del Gruppo in Russia - Banca Intesa Russia -, sono state sottoposte ad un processo rafforzato di monitoraggio e analisi. Sin dall'inizio della crisi ed indipendentemente dai regimi sanzionatori applicabili, Intesa Sanpaolo non ha perfezionato alcun nuovo finanziamento con controparti russe e bielorusse e ha interrotto le attività di investimento in strumenti finanziari russi o bielorussi. La presenza locale del Gruppo Intesa Sanpaolo in Russia è in fase di revisione strategica, come già in precedenza comunicato».

Le azioni adottate si aggiungono ai «processi ordinari - conclude - volti a garantire il rigoroso rispetto da parte del Gruppo Intesa Sanpaolo di tutti i regimi sanzionatori applicabili disposti dalle autorità competenti».

13:28
13:28
Muratov, arrestato il presunto colpevole dell'attacco sul treno

La polizia russa ha arrestato un uomo sospettato di essere l'autore dell'attacco compiuto ieri su un treno contro Dmitry Muratov, Premio Nobel per la pace e direttore del quotidiano indipendente Novaya Gazeta (che ha sospeso le pubblicazioni pochi giorni fa). Lo scrive l'agenzia Interfax citando una «fonte informata».

Un'altra persona sospettata di avere partecipato all'azione è ancora ricercata. Il detenuto ha detto alla polizia di aver attaccato Muratov perché non è d'accordo con l'atteggiamento di quest'ultimo sulla guerra russa in Ucraina.

Come riporta Interfax, «il secondo sospetto assalitore viene ricercato», ha detto una fonte.

Il Premio Nobel per la pace era stato assalito a bordo del treno Mosca-Samara.

13:26
13:26
Putin incontrerà presto Lukashenko

Si svolgerà presto l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Lo ha affermato il portavoce del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov, come riporta Ria Novosti.

Ieri Lukashenko aveva detto che avrebbe incontrato a breve Putin. «In effetti, un tale incontro è pianificato, ci sarà presto», ha detto Peskov ai giornalisti in risposta a una richiesta di chiarire se tale incontro sia pianificato.

12:36
12:36
«Non abbiamo colpito la stazione, provocazione Kiev»

Il ministero della Difesa di Mosca ha smentito che l'esercito russo abbia bombardato la stazione di Kramatorsk parlando di «provocazione» degli ucraini. Lo riferisce la Tass.

I frammenti del missile che appaiono in un video vicino alla stazione di Kramatorsk appartengono ad un vettore Tochka-U, «utilizzato solo dalle forze ucraine». Lo afferma il ministero della Difesa russo, respingendo le accuse delle autorità di Kiev di avere bombardato oggi la stazione della cittadina nel nord-est del Paese. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

12:26
12:26
La Bielorussia stila elenco Paesi ostili: l'Ucraina non c'è, la Svizzera sì

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, e il suo governo hanno approvato un elenco di Stati «ostili alla repubblica». La lista nera è stata pubblicata sul Portale Internet nazionale. Comprende 12 Paesi, tra cui la Svizzera, e l'intera Unione Europea, ma l'Ucraina non è stata definita «ostile». Lo riporta l'Ukrainska Pravda.

La lista, contenuta nel decreto del 6 aprile 2022, comprende attualmente 13 voci: Australia, i paesi dell'UE, Canada, Liechtenstein, Norvegia, Nuova Zelanda, Albania, Islanda, Macedonia del Nord, Regno Unito, USA, Montenegro e Svizzera.

Il provvedimento è stato adottato, precisa il portale, per proteggere gli interessi nazionali della Bielorussia e si basa «sulle misure aggiuntive per garantire il funzionamento stabile dell'economia» previste da un decreto dello scorso 14 marzo.

12:01
12:01
Kramatorsk, sono almeno 35 le vittime alla stazione

Sono almeno 35 le persone rimaste uccise nell'attacco missilistico russo all'hub ferroviario di Kramatorsk. Lo riferisce un soccorritore. Tra di essi vi sarebbero anche almeno due bambini, secondo Tetiana Ihnatchenko, portavoce dell'amministrazione regionale di Donetsk alla tv ucraina.

«Questa informazione è confermata dai soccorritori e dalla polizia per ora. I numeri saranno molto più alti. (Le evacuazioni) sono in corso dal 26 febbraio, e i russi sapevano che migliaia di persone sono lì ogni giorno», ha detto Ihnatchenko. «Credo che questo sia quello su cui contavano».

11:57
11:57
Gazprom, regolare transito attraverso l'Ucraina per l'Europa

Gazprom ha reso noto che il transito di gas verso l'Europa attraverso l'Ucraina procede normalmente. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Il colosso dell'energia russo ha evidenziato che il transito attraverso il territorio ucraino prosegue regolarmente a 91,3 milioni di metri cubi al giorno.

11:56
11:56
Borrell: «La delegazione UE torna a Kiev»

«Oggi posso annunciare che l'Ue sta tornando, letteralmente: il capo della nostra delegazione è sulla strada per Kiev, ora potremo lavorare in maniera ancora più diretta e più stretta assieme». Lo ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell durante un punto stampa nel corso della missione in Ucraina assieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Borrel ha aggiunto che «la missione civile di consulenza dell'Ue (EU Advisory Mission, ndr) sosterrà il procuratore generale ucraino, fornendo formazione e donando attrezzature, per garantire indagini sicure (su Bucha) e la raccolta di prove sul campo».

«Stiamo anche lanciando un progetto dedicato da 7,5 milioni di euro per sostenere le indagini assicurando un'ampia raccolta di dati sulle persone scomparse e scomparse. L'Ue fornirà tutto il sostegno tecnico e finanziario necessario per rendere giustizia alle vittime e garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Non ci può essere impunità».

11:41
11:41
Anche la Gran Bretagna sanziona le figlie di Putin

Il governo britannico di Boris Johnson si allinea agli Usa estendendo le sanzioni anti russe in risposta all'invasione dell'Ucraina alle due figlie maggiori del presidente Vladimir Putin: Iekaterina Tikhonova e Maria Vorontsova.

Lo annuncia il Foreign Office, precisando che le nuove misure - con congelamento di tutti i beni rintracciabili nel Regno Unito e divieto di viaggio - colpiscono anche Iekaterina Vinokurova, figlia del ministro degli Esteri, Serghei Lavrov.

Londra aveva già sanzionato il 25 marzo Polina Kovaleva, titolare dì una lussuosa casa a Kensington e indicata come figlia di primo letto della attuale partner di Lavrov.

11:39
11:39
Unione Europea: stop totale a carbone da agosto, vietati nuovi contratti

L'embargo totale al carbone scatterà ad agosto, ovvero 120 giorni dopo la pubblicazione del quinto pacchetto di sanzioni. È quanto spiega il Consiglio Ue nella nota in cui annuncia l'ok formale alle nuove misure europee contro la Russia.

Il divieto alla stipulazione di nuovi contratti scatta da subito ma, per i contratti esistenti, la fase di «phasing out» durerà quattro mesi e si concluderà, quindi, nella prima metà di agosto. Il divieto di accesso per le navi di Mosca riguarda esclusivamente le imbarcazioni battenti bandiera russa registrate presso i porti europei.

Per quanto concerne il divieto di accesso in Ue ai tir, questo riguarda gli autotrasportatori russi e bielorussi, e include anche il transito in territorio comunitario. Ci sono comunque delle eccezioni in merito al trasporto di prodotti medici e farmaceutici, di aiuti umanitari e di prodotti alimentari, incluso il grano.

11:27
11:27
Johnson riceve Scholz

Approfondire i piani per accelerare i tempi di uno sganciamento dei Paesi europei - Germania in testa - dalla dipendenza dal gas o altre fonti energetiche russe. È l'obiettivo del vertice previsto in giornata a Londra fra il primo ministro britannico Boris Johnson e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Lo sottolinea Downing Street, rimarcando la posizione del Regno Unito in favore di un embargo totale dalle importazioni degli idrocarburi da Mosca (da cui l'isola dipende molto meno rispetto alle nazioni dell'Europa continentale) nei tempi più rapidi possibili, oltre che di un ulteriore rafforzamento delle sanzioni in risposta all'invasione dell'Ucraina e dell'invio di armi più offensive a Kiev.

Tutti temi su cui Scholz si è mostrato finora più prudente, pur avendo ricevuto ripetutamente elogi da Johnson per i «coraggiosi» passi in avanti nelle ultime settimane sul fronte dei rapporti con la Russia. Passi in avanti che del resto non hanno impedito alla leadership di Kiev o a quello della Polonia di criticare apertamente il governo di Berlino, in netto contrasto con l'esplicito giudizio positivo dato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla 'linea dura' di Johnson e della Gran Bretagna.

11:24
11:24
Il Giappone punta all'azzeramento del carbone proveniente dalla Russia

Il Giappone si prepara a una progressiva riduzione dell'approvvigionamento di carbone dalla Russia, fino alla completa eliminazione delle forniture, seguendo le direttive dei Paesi del G7, come segno di protesta al conflitto in Ucraina. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Koichi Hagiuda, in una conferenza stampa, spiegando che in alternativa verranno individuate altre nazioni fornitrici.

«Ci impegneremo a ridurre la nostra dipendenza dalla Russia attraverso la diversificazione di risorse energetiche, incluse le rinnovabili e il nucleare», ha detto. Il carbone importato dalla Russia rappresenta il 13% del totale utilizzato per la produzione di energia in Giappone, e Hagiuda ha ricordato che ad ogni modo ciascun Paese ha diversi livelli di dipendenza dalle risorse energetiche di Mosca. Per quel che riguarda i progetti di gas naturale, denominati Sakhalin 1 e 2, in cui hanno investito diverse società nipponiche di intermediazione, il ministro ha escluso una uscita dagli accordi perché considerati «vitali» per la sicurezza energetica dell'arcipelago. Dal progetto Sakhalin-2 la britannica Shell aveva comunicato l'abbandono a fine febbraio, pochi giorni dopo l'invasione delle truppe russe in Ucraina, mentre a inizio marzo la statunitense Exxon Mobil si è ritirata da Sakhalin-1. Entrambi i progetti riguardano l'estrazione offshore di petrolio e gas naturale nella Russia orientale.

11:11
11:11
Bambini in Medio Oriente e Nord Africa malnutriti a causa della guerra in Ucraina

A sei settimane dall'inizio della guerra in Ucraina, il fragile stato nutrizionale dei bambini in Medio Oriente e Nord Africa è destinato a peggiorare: l'interruzione delle importazioni causata dal conflitto sta creando carenze di cibo per i prezzi elevati delle materie prime essenziali, tra cui grano, oli alimentari e carburante. A lanciare l'allarme è l'Unicef, secondo cui se questo continuerà, avrà un grave impatto sui bambini, soprattutto in Egitto, Libano, Libia, Sudan, Siria e Yemen.

In Medio Oriente e Nord Africa più del 90% del cibo viene importato. Secondo il Programma alimentare dell'Onu, i prezzi dell'olio da cucina sono aumentati del 36% nello Yemen e del 39% in Siria, mentre i prezzi della farina di grano sono schizzati del 47% in Libano, del 15% in Libia e del 14% nello Stato della Palestina.

In Siria, Libano, Sudan e Yemen, oltre 9,1 milioni di bambini sotto i cinque anni e un totale di quasi 13,8 milioni di bambini e donne hanno bisogno di assistenza alimentare, riferisce ancora l'Unicef. Nello Yemen il 45% dei bambini è colpito da malnutrizione cronica e oltre l'86% ha l'anemia; In Sudan il 13,6% dei bambini soffre di malnutrizione acuta, il 36,4% di malnutrizione cronica e quasi la metà ha l'anemia. In Libano il 94% dei bambini piccoli non riceve gli alimenti di cui ha bisogno, mentre oltre il 40% delle donne e dei bambini sotto i cinque anni ha l'anemia. In Siria solo un bambino su quattro riceve gli alimenti di cui ha bisogno per crescere sano.

11:01
11:01
Prezzi degli alimentari alle stelle

Volano i prezzi mondiali dei prodotti alimentari a marzo segnando un aumento del 12,6% rispetto a febbraio, i livelli più alti di sempre. Emerge dalla Fao, l'indice è influenzato dal diffondersi della guerra.

I prezzi mondiali del grano sono aumentati del 19,7%, aggravati dalle preoccupazioni per le coltivazioni negli Usa, mentre quelli del mais hanno fatto registrare un aumento del 19,1% un livello record, insieme a quelli dell'orzo e del sorgo. L'Indice dei listini degli oli vegetali segna +23,2%, per le quotazioni dell'olio di semi di girasole, di cui l'Ucraina è il principale esportatore mondiale.

Secondo le rilevazioni della Fao, lo zucchero segna +6,7% rispetto a febbraio, con oltre un +20% rispetto a marzo 2021. La carne è aumentato del 4,8%, raggiungendo il suo massimo storico, spinto dai prezzi in rialzo della carne suina dovuti a una carenza in Europa occidentale. Anche i prezzi internazionali del pollame si consolidano al rialzo, di pari passo con le minori forniture da parte dei principali Paesi esportatori a seguito di focolai di influenza aviaria.

L'Indice Fao dei prezzi dei prodotti lattiero caseari è aumentato, invece, del 2,6%, attestandosi a +23,6% rispetto a marzo 2021, con le quotazioni di burro e latte in polvere aumentate vertiginosamente a causa dell'impennata delle importazioni per consegne a breve e lungo termine, soprattutto dai mercati asiatici.

10:59
10:59
Oltre 30 morti in un attacco alla stazione di Kramatorsk

Un attacco russo contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk nella regione di Donetsk, ha provocato oltre 30 morti e 100 feriti. Lo riferisce l'agenzia ucraina Unian, citando il presidente della rete ferroviaria ucraina Alexander Kamyshin.

10:49
10:49
La gente ritorna a Kiev, file nelle stazioni

La popolazione civile comincia a fare ritorno a Kiev. Lo testimoniano alcune immagini pubblicate dal Guardian che immortalano la gente in coda in una stazione polacca in attesa del treno diretto nellacapitale ucraina.

Le foto, scattate nella stazione di Przemysl, nel sud est della Polonia, sono di ieri sera e mostrano le persone in fila in attesa del treno diretto a Kiev. Mentre infatti nell'est dell'Ucraina la gente cerca di scappare, la situazione è diversa nella capitale - evidenzia il Guardian -, da dove le forze russe si sono ritirate.

10:36
10:36
Hacker compromettono profili Facebook di militari ucraini

Un gruppo di hacker di probabile matrice bielorussa ha tentato di compromettere account Facebook del personale militare ucraino, e dai profili hackerati ha pubblicato video che chiedevano all'esercito di Kiev di arrendersi. Lo riporta Meta, società madre di Facebook.

La campagna di hacking chiamata Ghostwriter, già individuata dalla piattaforma, ha tentato di compromettere «decine» di account di militari, ma ha avuto successo in pochi casi. I video sono stati bloccati. Meta ha anche individuato una rinnovata attività di disinformazione della Internet Research Agency russa, nota come fabbrica di «troll» nelle elezioni Usa del 2016.

Le notizie sono contenute nel report trimestrale sulla sicurezza di Meta, società madre di Facebook e Instagram, piattaforme bandite dalla Russia da diverse settimane poichè considerate organizzazioni estremiste.

Oltre alla campagna «Ghostwriter», la società ha individuato una serie di altre azioni condotte da attori filo-russi, comprese attività «recidive» collegate al Kgb bielorusso di disinformazione in inglese e polacco: parlavano di truppe ucraine che si arrendono senza combattere o leader della nazione in fuga dall'Ucraina il 24 febbraio, giorno dell'invasione russa. A metà marzo hanno anche creato un evento di protesta contro il governo polacco che doveva svolgersi a Varsavia. L'evento e l'account creati ad hoc sono stati messi offline.

Meta ha inoltre scoperto e rimosso tentativi di tornare sulla piattaforma di un gruppo già bloccato nel 2020 e collegato alla Internet Research Agency russa (Ira), nota come fabbrica di «troll» e disinformazione, già sotto accusa nelle presidenziali americane del 2016 che portarono all'elezione di Trump. Hanno prima creato profili tra la fine del 2021 e gennaio 2022 pubblicando notizie sulla violenza della polizia in Occidente, dal momento dell'invasione i loro post hanno iniziato a incolpare la Nato della guerra con accuse alle forze ucraine di prendere di mira i civili.

Meta avverte infine gli utenti riguardo campagne di truffatori che sfruttano la guerra per monetizzare, attraverso spam o esche acchiappa-click, che portano a siti fuori dalla piattaforma che vendono prodotti.

Meta «incoraggia vivamente le persone in Ucraina e Russia a rafforzare la sicurezza del loro siti, e-mail e profili di social media scaricando un'app Vpn per avere accesso alle piattaforme bloccate, di abilitare l'autenticazione a due fattori, non riutilizzare le password».

10:27
10:27
Bruxelles incontra Zelenskiy per fare il punto

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è in viaggio verso Kiev con l'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell per riunirsi con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e fare il punto sulle prossime iniziative da parte di Bruxelles.

Zelensky, intanto, ha detto che la situazione a Borodyanka, un'altra località vicino a Kiev da dove si sono ritirati i russi, è «molto più orribile» che a Bucha. E dopo le immagini satellitari pubblicate dal New York Times, il media indipendente russo Meduza ha diffuso un video ripreso da un drone che dimostra che i civili a Bucha sono stati uccisi durante l'occupazione russa della città ucraina. Le immagini, messe a confronto con il video girato sul terreno dopo il ritiro dell'esercito russo, mostrano che la posizione dei corpi coincide. Mosca ha sempre negato essere responsabile dell'eccidio, denunciandolo come una «provocazione» fabbricata ad arte dalle autorità di Kiev.

Sul terreno militare, d'altra parte, gli analisti della Difesa americana e britannica coincidono nel valutare che le forze russe si sono ritirate dalla regione di Kiev perché hanno rinunciato a conquistare la capitale ucraina. Secondo il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, «Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l'Ucraina e catturare molto rapidamente questa capitale. Si era sbagliato», D'altra parte, il bollettino quotidiano dell'intelligence britannico informa che nel Nord del Paese «le forze russe si sono ora completamente ritirate dall'Ucraina verso Bielorussia e Russia» e «almeno alcune di queste forze verranno trasferite nell'Est dell'Ucraina per combattere nel Donbass». Per un dispiegamento militare massiccio dal Nord, aggiunge il bollettino, ci vorrà «come minimo una settimana». A conferma di queste analisi, il capo dell'amministrazione del distretto di Sumy, nel Nord-est del Paese, Dmytro Zhyvytskyi, ha detto che il territorio è completamente libero dalle truppe russe, ma comunque non è sicuro poiché ci sono molte zone minate ed inesplorate.

Nell'Est dell'Ucraina, invece, pesanti bombardamenti e lanci di razzi hanno martellato per tutta la notte il Donbass, come informa dalla città di Slavyansk l'inviato della Bbc Joe Inwood Il governatore di Lugansk, temendo un imminente attacco russo nella regione, ha chiesto a tutti i civili di evacuare verso regioni più sicure, ma gli spostamenti risultano difficili a causa dei bombardamenti che hanno distrutto ieri un tratto di ferrovia provocando enormi code alla stazione di Kramtorsk. Oggi il trasporto ferroviario sarebbe stato ristabilito. La vice premier Iryna Vereshchuk annuncia che anche per oggi sono stati concordati 10 corridoi umanitari per evacuare la popolazione civile dalle città assediate. In particolare per Mariupol -isolata dall'inizio dell'invasione e dove le condizioni umanitarie sono state definite «apocalittiche» dalla Croce Rossa- è previsto un corridoio fino a Zaporizhzhia, sempre con mezzi propri.

Sempre in vista di una offensiva di Mosca nel Sud-est, il Pentagono si prepara inviare a Kiev - tra l'altro - più di 1.400 missili Stinger, più di 5.000 Javelin anticarro e centinaia di droni. E il presidente del Consiglio Ue Charles Michel anticipa che l'Ue proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare all'Ucraina con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l'Australia annuncia che invierà a Kiev i 20 veicoli corazzati richiesti dallo stesso presidente Zelensky. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, invece, starebbe prendendo tempo sulla decisione finale di fornire all'Ucraina carri armati di fascia alta. Secondo fonti qualificate citate da Politico, una decisione era inizialmente prevista per questa settimana, ma ora è in stand by «perché il cancelliere socialdemocratico - con grande frustrazione dei suoi partner della coalizione di governo - sostiene che la Germania dovrebbe prima raggiungere una posizione comune con gli alleati occidentali sull'argomento prima di consegnare tali attrezzature militari pesanti».

09:34
09:34
La regione di Sumy libera dalle truppe russe

Il territorio della regione di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, è completamente libero dalle truppe russe. Lo riferisce il capo dell'amministrazione del distretto Dmytro Zhyvytskyi, citato da Ukrainska Pravda, segnalando che le esplosioni che vengono sentite sono provocate dai soccorritori che smaltiscono le munizioni lasciate dai militari russi. Zhyvytskyi precisa che il territorio della regione non è sicuro poiché ci sono molte zone minate ed inesplorate.

09:19
09:19
Pesanti bombardamenti nel Donbass nella notte

Pesanti bombardamenti e lanci di razzi hanno martellato per tutta la notte il Donbass, nell'est dell'Ucraina. Le sirene hanno risuonato di continuo facendo correre nei rifugi la popolazione della città di Slavyansk. Lo riferisce l'inviato della Bbc Joe Inwood che si trova sul posto con le truppe ucraine.

La consapevolezza che le truppe russe stanno per lanciare attacchi su larga scala ha portato il governatore di Lugansk a chiedere a tutti i civili di evacuare verso regioni più sicure, ma gli spostamenti risultano difficili a causa dei bombardamenti che hanno distrutto ieri un tratto di ferrovia provocando enormi code alla stazione di Kramtorsk. Il tratto adesso è stato riparato e i treni hanno ripreso a partire.

09:15
09:15
Colpite da missili russi infrastrutture a Odessa

Attacchi missilistici russi hanno colpito infrastrutture a Odessa, città portuale sul Mar Nero. Lo hanno scritto funzionari amministrativi su Telegram citati dalla Bbc. Nel corso della notte erano state avvertite almeno due esplosioni nella città.

09:04
09:04
Ritiro totale delle forze russe dal nord dell'Ucraina

«Nel nord, le forze russe si sono ora completamente ritirate dall'Ucraina verso Bielorussia e Russia». Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nell'ultimo bollettino dell'intelligence, aggiungendo che «almeno alcune di queste forze verranno trasferite nell'est dell'Ucraina per combattere nel Donbass».

«Molte di queste forze avranno bisogno di un rifornimento significativo prima di essere pronte a dislocarsi ulteriormente ad est», aggiunge l'intelligence, precisando che per un qualunque dispiegamento massiccio dal nord ci vorrà «come minimo almeno una settimana».

«I bombardamenti russi delle città nell'est e nel sud continuano e le forze russe sono avanzate ulteriormente a sud dalla città strategicamente importante di Izium, che resta sotto il loro controllo», aggiunge l'intelligence britannica.

08:38
08:38
Kiev, anche oggi 10 corridoi umanitari

Anche per oggi sono stati concordati 10 corridoi umanitari per evacuare la popolazione civile dalle città ucraine. Lo annuncia la vice premier Iryna Vereshchuk su Telegram. In particolare per la città assediata di Mariupol è previsto un corridoio fino a Zaporizhzhia sempre con mezzi propri.

08:22
08:22
Von der Leyen e Borrell verso Kiev

La presidente della commissione UE Ursula von der Leyen e l'alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell sono in questo momento diretti a Kiev.

Von der Leyen ha pubblicato pochi minuti fa su Twitter un post in cui annuncia: «Looking forward to Kyv» (verso Kiev), pubblicando una foto che la ritrae all'uscita da un treno con i colori giallo e azzurro dell'Ucraina, accanto al primo ministro slovacco Eduard Heger, seguita da Borrell.

Anche Borrell sul suo profilo scrive «sulla strada per Kiev» in inglese e in ucraino, con una foto che lo ritrae insieme a von der Leyen mentre camminano seguiti dalle scorte.

08:08
08:08
La Svizzera ha votato per la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite

La Svizzera ha votato giovedì a New York in favore della sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (ONU), allineandosi così agli altri 92 Stati membri che hanno sostenuto il provvedimento, che richiedeva la maggioranza dei due terzi.

Lo si apprende dalla tabella pubblicata dall'ONU su Twitter. Sono 24 gli Stati che hanno votato contro, tra cui Russia, Algeria, Bolivia, Cina, Cuba, Corea del Nord, Eritrea, Etiopia, Iran e Siria. 58 Paesi si sono astenuti, come l'Egitto, lo Yemen e gli Emirati Arabi.

07:49
07:49
Gli Usa impongono sanzioni contro due società statali russe

Gli Stati Uniti hanno imposto ieri sanzioni contro due società statali russe coinvolte nella guerra in Ucraina: lo ha reso noto il segretario di Stato Antony Blinken in un comunicato, secondo quanto riporta la Cnn.

Le sanzioni includono anche filiali e membri del consiglio di amministrazione di una di queste società, ha precisato Blinken. La misura prende di mira quella che secondo Washington è la più grande compagnia di costruzioni navali russa, la United Shipbuilding Corporation (Usc), 28 sue filiali e otto membri del suo consiglio di amministrazione, nonché la società russa di estrazione di diamanti, Alrosa.

«La Usc è una delle più grandi imprese statali russe e ha sviluppato e costruito le navi da guerra che hanno bombardato le città ucraine», ha affermato Blinken nella nota. «Alrosa è una società di estrazione di diamanti, controllata dal governo russo, i cui proventi aiutano a finanziare la guerra del governo russo e le atrocità contro l'Ucraina», ha aggiunto.

07:48
07:48
Vucic denuncia: «Un caccia della NATO ha seguito un volo di Air Serbia»

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto che un aereo caccia della Nato ha seguito ieri, nello spazio aereo russo non lontano dal confine con la Lettonia, un aereo passeggeri di Air Serbia in volo da Mosca a Belgrado. Parlando in serata alla tv pubblica Rts, Vucic ha condannato l'episodio che ha costituito una «minaccia all'aviazione civile». A informare i responsabili serbi della presenza del velivolo Nato - ha aggiunto Vucic - è stato il servizio di controllo aereo russo.

«Domani la parte serba richiederà ulteriori informazioni ai russi ma anche alla Nato», ha detto Vucic. Il caccia della Nato, ha precisato, volava nello spazio aereo russo solo un km al di sotto dell'aereo Air Serbia, e sono disponibili le coordinate esatte relative a tale velivolo militare. Il presidente si è quindi riferito alle forti pressioni alle quali viene sottoposta la Serbia, «poiché è l'unico Paese che ha mantenuto invariati i voli su Mosca e San Pietroburgo». «Hanno detto che sui nostri aerei vi è il sangue ucraino. Non ricordo che furono sospesi i voli Kiev-Londra, Kiev-Budapest e Kiev-Vienna quando la Nato bombardò la Serbia», ha osservato Vucic.

07:45
07:45
Microsoft ferma attacchi all'Ucraina da parte di hacker legati alla Russia

Microsoft ha interrotto alcuni cyberattacchi di un gruppo hacker legato all'intelligence russa che voleva infiltrarsi nei media ucraini. Lo riferisce Microsoft che, dopo aver ottenuto un ordine della giustizia, ha assunto il controllo di sette domini internet che il gruppo Strontium stava usando per i cyberattacchi.

Il gruppo di hacker, conosciuto per aver tentato di infiltrarsi nel Democratic National Committee nel 2016, stava anche puntando a «istituzioni e think tank di politica estera negli Stati Uniti e in Europa», mette in evidenza Microsoft.

07:43
07:43
Il colosso russo Rusal chiede un'indagine sui crimini di guerra a Bucha

Il colosso dell'alluminio Rusal è la prima società russa a chiedere pubblicamente un'indagine imparziale sui presunti crimini di guerra a Bucha e la fine del conflitto in Ucraina.

«Le informazioni su Bucha ci hanno scioccato. Riteniamo che questo crimine vada indagato in modo approfondito», afferma il presidente olandese di Rusal, Bernanrd Zonneveld, chiedendo una «severa» punizione per chi ha commesso i crimini.

Nel chiedere l'inchiesta, Rusal comunque non punta il dito contro la Russia per le atrocità.

07:42
07:42
L'UE proporrà lo sblocco di 500 milioni per degli aiuti militari a Kiev

L'Ue proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare all'Ucraina con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Lo ha annunciato in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel scrivendo di «sostenere» la proposta dell'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, sull'aumento del fondo European Peace Facility. L'ok spetta ai Paesi membri dell'Unione.

07:31
07:31
Il Pentagono invia migliaia di missili a Kiev

Mentre il G7 annuncia nuove sanzioni economiche e finanziarie contro Mosca, l'Ue chiede un embargo totale sul gas e sul petrolio russi ed i 27 ambasciatori dei Paesi membri danno il via libera al quinto pacchetto di sanzioni Ue, che include tra l'altro il graduale embargo all'import di carbone russo (oggi è attesa la ratifica formale delle capitali). Intanto, la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, esorta a «fare di tutto per isolare Putin e i suoi alleati».

Secondo il vicesegretario della Nato, Mircea Geoana, nelle prossime settimane nel sud-est dell'Ucraina ci «sarà un altro tipo di guerra, più convenzionale e su scala più vasta». Parlando a Piazzapulita, Geoana ha aggiunto: «Il sostegno degli alleati cambierà a seconda di questo. E posso prevedere che gli alleati forniranno più armi all'Ucraina...».

In vista dell'offensiva di Mosca a sud-est, il Pentagono si prepara inviare a Kiev - tra l'altro - più di 1.400 missili Stinger, più di 5.000 Javelin anticarro e centinaia di droni. E il presidente del Consiglio Ue Charles Michel anticipa che l'Ue proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare all'Ucraina con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l'Australia annuncia che invierà a Kiev i 20 veicoli corazzati richiesti dallo stesso presidente Zelensky.

I leader del G7 hanno concordato di vietare «nuovi investimenti in settori chiave dell'economia russa, compreso il settore energetico», oltre ad ampliare i divieti all'esportazione di determinati beni e ad imporre un ulteriore giro di vite su banche e società statali russe.

Continua intanto l'offensiva di Mosca, anche se il Cremlino ammette che le forze russe hanno subito «perdite significative» in Ucraina: almeno due esplosioni hanno scosso Odessa nelle ultime ore, mentre il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova ha annunciato che 26 corpi sono stati estratti dalle macerie di due condomini bombardati a Borodyanka, cittadina a nord-ovest di Kiev dove circa 200 residenti risultano dispersi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha invece reso noto che almeno 103 attacchi contro i servizi sanitari del Paese sono stati registrati dall'inizio dell'invasione, per un totale di 73 vittime e 51 feriti.

Ma Zelensky non si perde d'animo e invita le ambasciate di tutto il mondo a tornare nella capitale: «Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici - ha detto il presidente ucraino -. Per favore, tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro». L'ambasciatore della Lituania in Ucraina, Valdemaras Sarapinas, è tornato a Kiev ieri dopo aver lavorato per oltre un mese da Leopoli (ovest). La Lettonia ha annunciato che la sua ambasciata a Kiev ha ripreso le sue attività e che l'ambasciatore vi farà rientro presto dopo consultazioni a Riga.

06:48
06:48
Il punto alle 6.30

«Putin ha rinunciato a conquistare Kiev». A sostenerlo è il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin secondo il quale a pesare sulla decisione è stata la respinta delle forze armate russe da parte di quelle ucraine. A questo punto gli obiettivi di Mosca dovrebbero essere il sud e l’est dell’ucraina. Nella notte, intanto, si sono registrate almeno due esplosioni ad Odessa; a riportarlo è la CNN. Sempre nella notte, il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov ha denunciato che sono più di cento le persone che sarebbero state rapite dalle forze russe; a darne notizia è l’Independent. Il vice premier dell’Ucraina Iryna Vereshchuk, infine, ha dichiarato che, nella giornata di ieri, sono state evacuate 4.676 persone grazie ai corridoi umanitari; a riportarlo è il Kyiv Independent.