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«Biden ha perso la pazienza con Netanyahu»

Secondo fonti americane, il governo israeliano avrebbe rigettato gran parte delle richieste dell'amministrazione USA sulla guerra a Gaza: una situazione «frustrante» per il presidente statunitense – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Biden ha perso la pazienza con Netanyahu»
Red. Online
14.01.2024 07:00
22:23
22:23
Hamas pubblica il video di tre ostaggi

«Hamas ha pubblicato in serata un video di tre ostaggi». Lo riporta Haaretz precisando che i tre sono «Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky. Noa 26 anni, è stata rapita da una festa a Re'im ed è stata ripresa nei video mentre veniva trasportata su una moto verso la Striscia di Gaza. Itay Svirski, 38 anni, di Tel Aviv, è stato sequestrato mentre era in visita alla sua famiglia nel Kibbutz Be'eri. I suoi genitori, Orit e Rafi Svirski, sono stati assassinati. Yossi Sharabi, 53 anni, di Be'eri, è stato invece rapito da casa sua». Il video arriva esattamente 100 giorni dopo il 7 ottobre.

22:09
22:09
Houthi: «Proseguiremo le operazioni finché non cessa l'aggressione a Gaza»

Il capo del consiglio politico dei ribelli sciiti filoiraniani yemeniti Houthi, Mahdi Al-Mashat, ha confermato che le operazioni portate avanti dal gruppo continueranno fino a quando "non verrà fermata l'aggressione israeliana a Gaza". L'emittente qatariota Al Jazeera precisa che il capo degli Houthi ne ha parlato con il presidente iraniano, Ebrahim Raisi.

22:01
22:01
Cisgiordania: sale a 5 il bilancio dei palestinesi uccisi

È salito a cinque il bilancio dei palestinesi uccisi oggi in diversi incidenti in Cisgiordania.

Due sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco quando la loro auto ha sfondato un posto di blocco, hanno riferito entrambe le parti.

In serata il ministero della sanità ha detto che due adolescenti sono stati uccisi dalle truppe israeliane vicino a Ramallah.

Fonti mediche a Gerico hanno riferito a un corrispondente dell'Afp che un sedicenne è stato ucciso durante un raid dell'esercito.

21:42
21:42
«Uccisi oltre 9.000 agenti di Hamas dal 7 ottobre»

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno pubblicato un ampio set di dati con informazioni sulle loro operazioni nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano, relativi al numero di agenti terroristici uccisi, oltre al numero dei siti colpiti. Lo riporta «The Times of Israel».

Secondo i dati, più di 9'000 agenti di Hamas e combattenti di altri gruppi terroristici sono stati uccisi dall'Idf nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre scorso.

Secondo i dati dell'Idf l'esercito ha ucciso due comandanti di brigata di Hamas, 19 comandanti di battaglione e altri alti funzionari con grado equivalente. Si contano anche più di 50 comandanti e agenti di compagnia di Hamas con un grado simile uccisi.

In cento giorni di conflitto 9'000 razzi sono stati lanciati dalla Stiscia verso il territorio il territorio israeliano. Nello stesso lasso di tempo dal Libano sono stati sparati (in prevalenza dagli Hezbollah) 2'000 razzi. Altri 30 razzi sono giunti invece dalla Siria.

20:45
20:45
«Videoreporter palestinese di 28 anni ucciso dal fuoco israeliano»

Un palestinese di 28 anni, giornalista del canale televisivo arabo Al-Ghad con sede al Cairo, è stato ucciso oggi a Gaza. Lo ha annunciato la sua emittente, attribuendo la morte a un attacco dell'esercito israeliano.

«Con il cuore infranto annunciamo che Yazan al-Zwaidi, giornalista video di Al-Ghad, è stato assassinato dal fuoco israeliano» mentre si trovava «nel nord di Gaza», ha annunciato su «X» il canale televisivo arabo, senza fornire ulteriori dettagli.

Oltre a Zwaidi, secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj), almeno 82 giornalisti e professionisti dei media, in grande maggioranza palestinesi, sono stati uccisi dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lunedì l'Onu ha affermato di essere «molto preoccupato» per questo «alto bilancio».

19:52
19:52
Tre palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha ucciso due palestinesi in Cisgiordania che cercavano di forzare un posto di blocco, facendo salire il bilancio odierno a tre.

Secondo l'esercito, i soldati hanno inseguito un'auto che aveva sfondato un posto di blocco vicino alla città di Hebron, «hanno sparato ai terroristi e li hanno neutralizzati». La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato di aver recuperato i corpi.

In precedenza, in un altro incidente più a nord, secondo il Ministero della sanità palestinese, un giovane di 16 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dall'esercito israeliano in un campo profughi vicino a Gerico.

19:52
19:52
«Molti ostaggi sono stati probabilmente uccisi di recente»

Hamas ha affermato che molti ostaggi sono stati «probabilmente uccisi di recente» ed ha dato la colpa ad Israele.

Il destino di molti prigionieri israeliani è diventato «sconosciuto nelle ultime settimane», ha affermato il portavoce delle Brigate al-Qassam, Abu Obeida, citato da al-Jazeera online, aggiungendo che «molti di loro molto probabilmente sono stati uccisi a causa del bombardamento israeliano». «Gli altri sono in pericolo e il nemico è responsabile del loro destino», ha aggiunto.

19:14
19:14
Washington smentisce la TASS: «Nessun raid oggi contro gli Houthi nello Yemen»

Gli Stati Uniti non hanno effettuato nessun nuovo raid oggi contro gli Huthi in Yemen. Lo riferisce un alto funzionario del Pentagono.

«Nessun nuovo attacco da parte degli Usa o della coalizione», ha riferito.

18:59
18:59
Vasta ondata di raid aerei di Israele su Hezbollah

L'aviazione israeliana ha cominciato «una vasta ondata di attacchi contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano». Lo ha riferito Ynet. Secondo altri media i raid si stanno svolgendo a nord del fiume Litani in Libano.

Gli attacchi avvengono in risposta all'uccisione da parte degli Hezbollah con un razzo anticarro di due israeliani, madre e figlio. Quest'ultimo - ha fatto poi sapere l'esercito - era un membro della squadra di pronto intervento del villaggio di Kfar Yuval dove è stato colpito con la madre.

18:51
18:51
«Nuovi raid contro gli Houthi in Yemen»

Un nuovo raid di Stati Uniti e Regno Unito è stato segnalato contro una struttura degli Houthi in Yemen, nella provincia di Hodeida. Lo riporta la Tass.

17:11
17:11
«Biden ha perso la pazienza con Netanyahu»

Il presidente statunitense Joe Biden è «frustrato» con Benyamin Netanyahu e «sta perdendo la pazienza». Lo ha riferito, citando fonti americane, Axios secondo cui il premier israeliano «avrebbe rigettato gran parte delle richieste dell'amministrazione Usa» sulla guerra a Gaza.

Il sito israeliano Ynet, citando sempre Axios, ha aggiunto che Netanyahu «sta trascinando la guerra per motivi politici e personali» e che il rilascio dei rapiti «non sia la sua priorità».

Le accuse sono state respinte dall'ufficio del premier secondo cui, citato sempre da Ynet, Netanyahu «lavora in ogni modo al rilascio dei rapiti il più rapidamente possibile».

16:02
16:02
«Il conflitto durerà ancora molti mesi»

«Dobbiamo gestire questa guerra e ci vorranno ancora molti mesi». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella riunione del Gabinetto di governo per approvare il bilancio statale per il 2024.

«Per questo - ha spiegato - stiamo predisponendo un bilancio di guerra che ci obbliga a spese per la difesa molto più grandi di quanto avevamo previsto».

«Stiamo facendo di tutto - ha concluso - per riportare tutti a casa, questi sforzi continuano continuamente».

15:44
15:44
Nasrallah: «Non abbiamo paura di una guerra con Israele»

Non abbiamo paura di andare in guerra con Israele: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta. «Sono gli israeliani che hanno paura di farci la guerra. Noi siamo sempre pronti», ha aggiunto Nasrallah.

«Continuiamo a combattere sul nostro fronte per evitare che Israele lanci una guerra contro il Libano», ha detto Nasrallah aggiungendo che «le minacce del nemico non servono a nulla, non sono servite a nulla durante questi primi 100 giorni (di guerra) e non serviranno mai».

L'unico modo per riportare la calma nel Mar Rosso, in Iraq e sul fronte tra Libano e Israele è quello di mettere fine all'aggressione di Israele contro la Striscia di Gaza, ha ancora sostenuto il leader degli Hezbollah.

Rivolgendosi poi agli Stati Uniti, Nasrallah ha ribadito che fino a quando continueranno le operazioni militari israeliane sulla Striscia le forze filo-iraniane in Yemen, Libano, Siria e Iraq proseguiranno i loro attacchi.

A suo dire, inoltre, gli attacchi anglo-americani sulle postazioni degli Huthi in Yemen sono stati un'idiozia degli Stati Uniti e dei loro alleati, che si dimostrano ignoranti: «come si può pensare che con questi attacchi gli yemeniti cessino di colpire le navi cargo israeliane o legate a Israele?», ha domandato Nasrallah in maniera retorica.

15:42
15:42
Due morti e un ferito in attacco dal Libano

Una donna israeliana di circa 70 anni e suo figlio sono morti dopo essere stati feriti stamani da un attacco degli Hezbollah dal Libano con un razzo anticarro contro il villaggio di Kfar Yuval, nel nord del Paese. Lo hanno riferito i media. Nell'attacco è stato ferito anche il marito della donna.

13:25
13:25
Egitto e Cina chiedono il cessate il fuoco

L'Egitto e la Cina chiedono il cessate il fuoco e «un indipendente Stato della Palestina».

I ministri degli Esteri di Egitto e Cina hanno chiesto congiuntamente un cessate il fuoco nel 100. giorno di guerra a Gaza e la creazione di uno «Stato di Palestina» che sia membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

In una conferenza stampa congiunta all'inizio di un tour in Africa di Wang Yi, il ministro degli esteri cinese ha dichiarato che lui e il suo omologo egiziano Sameh Choukri sono a favore di «uno Stato di Palestina indipendente e sovrano entro i confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale». In un comunicato stampa congiunto, i due uomini hanno anche chiesto «la fine della violenza e degli scontri».

07:00
07:00
Il punto alle 7.00

Prima la discussione, poi l’abbandono della sala: tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant è nato un diverbio a seguito del quale il secondo ha lasciato una riunione del gabinetto di guerra in corso alla base militare di Kirya a Tel Aviv. A riferire dell’accaduto è il Times of Israel. All’origine dello screzio tra i due ci sarebbe il rifiuto, da parte di Netanyahu, di far partecipare all’incontro il capo dello staff di Gallant.

Negli Stati Uniti, intanto centinaia di manifestanti pro-Gaza si sono radunati fuori dalla Casa Bianca dopo la grande protesta che si è svolta nel pomeriggio di sabato a Washington. I manifestanti hanno chiesto un immediato cessate il fuoco.