News
La diretta

Biden sente gli alleati NATO: «Aiuti a Kiev finché serve»

Lo ha scritto su X il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Biden sente gli alleati NATO: «Aiuti a Kiev finché serve»
Red. Online
03.10.2023 06:00
20:46
20:46
«Stiamo esaurendo le munizioni per Kiev»

Le potenze militari occidentali stanno esaurendo le munizioni per consentire all'Ucraina di difendersi dall'invasione su vasta scala della Russia: «il fondo del barile ora è visibile», ha avvertito l'ammiraglio Rob Bauer, il più alto funzionario militare della NATO, nel corso di un Forum per la sicurezza a Varsavia, secondo quanto riporta la BBC.

Bauer ha aggiunto che i governi e i fornitori per la difesa devono «aumentare la produzione a un ritmo molto più elevato». L'ammiraglio, che presiede il comitato militare della NATO, ha affermato che decenni di investimenti insufficienti hanno fatto sì che i paesi della Nato abbiano iniziato a fornire armi all'Ucraina con il loro magazzino di munizioni mezzo pieno o addirittura vuoto.

Dello stesso parere il ministro della Difesa britannico James Heappey. Le scorte occidentali «sembrano un po' scarse», ha rilevato, invitando gli alleati a destinare effettivamente il 2% del Pil alla difesa: «Dobbiamo tenere l'Ucraina nella lotta. Se ci fermiamo, ciò non significa che Putin si fermerà automaticamente». Anche secondo il ministro della Difesa svedese Pol Jonson è fondamentale per l'Europa riorganizzare la propria base industriale della difesa per sostenere l'Ucraina a lungo termine.

La BBC rileva che i paesi della NATO e dell'UE hanno concordato vari piani per condividere competenze, stipulare contratti congiunti con i produttori della difesa e sovvenzionare la produzione quanto più possibile. Ma al momento l'Ucraina sta utilizzando le munizioni più velocemente di quanto le potenze occidentali riescano a sostituirle.

Al contrario, stimano analisti, la Russia sembra molto più in grado di attrezzare la propria economia in tempo di guerra per ricostituire le proprie scorte.

19:30
19:30
Putin potrebbe annunciare ricandidatura a novembre

Vladimir Putin potrebbe annunciare la sua ricandidatura alle presidenziali in Russia il mese prossimo. Lo ha riferito il quotidiano Kommersant citando fonti vicine al Cremlino.

La campagna presidenziale «informale» dovrebbe iniziare a novembre, con l'annuncio di Putin per il voto di marzo 2024, all'apertura dell'Expo «Russia», un forum internazionale che si svolgerà a Mosca. Un evento pensato tra l'altro per mostrare i risultati più importanti ottenuti dalla Russia in vari settori dell'economia, riferiscono le fonti al quotidiano, aggiungendo comunque che si stanno prendendo in considerazione anche altre opzioni.

La campagna di Putin, si spiega, ruoterà attorno al concetto di Russia come civiltà separata, una «famiglia di famiglie» per la quale i valori tradizionali sono importanti, che è attaccata dai nemici ma senza successo. Ci sarà anche spazio per la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina, ma non sarà l'unico tema dominante. Sarà affrontato «esattamente quanto necessario».

Con la riforma costituzionale del 2020, che ha tolto il limite di due mandati consecutivi al Cremlino, Putin potrà ricandidarsi alla guida del Paese sia nel 2024 che nel 2030, restando così potenzialmente al potere fino al 2036.

17:23
17:23
Biden sente gli alleati NATO : «Aiuti a Kiev finché serve»

«Buona conversazione telefonica con i leader della NATO ospitata dal presidente Joe Biden. Mentre la Russia continua la sua brutale guerra, siamo tutti impegnati a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario». Lo scrive, su X, il segretario generale della NATOJens Stolnteberg.

«Ottima telefonata con i leader di Ue, G7, NATO e Bucarest 9. Il sostegno dell'Europa all'Ucraina è incrollabile attraverso le seguenti misure: la proposta di nuovi 50 miliardi di euro per l'assistenza macrofinanziaria legata al nostro Piano Ucraina per le riforme e gli investimenti; un milione di munizioni per l'Ucraina consegnate entro marzo 2024; l'azione dell'Ue per garantire la piena responsabilità dei crimini russi contro gli ucraini», ha quindi spiegato, in un tweet, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, tra i partecipanti della riunione telefonica organizzata dal presidente degli Usa.

La Casa Bianca ha confermato la telefonata di Joe Biden a partner e alleati «per coordinare il nostro attuale sostegno per l'Ucraina». Nell'elenco figura anche la premier italiana Giorgia Meloni, insieme al premier canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier giapponese Fumio Kishida, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente romeno Klaus Iohannis, il premier britannico Rishi Sunak e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.

15:01
15:01
Zelensky visita il fronte orientale nella zona di Kupiansk

Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi di aver visitato il fronte orientale, nella zona delle località di Kupiansk e Lyman, bersaglio di un'offensiva delle truppe russe.

«Oggi visitiamo le nostre brigate che combattono in una delle zone più calde, Kupiansk e Lyman», ha scritto Zelensky su Telegram, pubblicando un video in cui si vede il presidente ucraino con i soldati in quello che sembra un rifugio fortificato.

09:35
09:35
Kiev, nella notte abbattuti un missile e 29 droni su 31

Le forze russe hanno attaccato nella notte il territorio dell'Ucraina con 31 droni e un missile da crociera. Lo ha riferito l'Aeronautica di Kiev su Telegram, sottolineando che il missile e 29 Uav sono stati abbattuti.

«Nella notte del 3 ottobre 2023, gli invasori russi hanno attaccato con 31 Uav d'attacco Shahed e un missile da crociera Iskander-K. I lanci sono stati effettuati dalla Crimea temporaneamente occupata», si legge nell'aggiornamento.

«In totale, le forze e i mezzi dell'Aeronautica Militare, in collaborazione con la difesa antiaerea delle Forze di Difesa dell'Ucraina, hanno distrutto trenta bersagli aerei: 29 Shahed-131/136; 1 missile da crociera Iskander-K».

06:00
06:00
Il punto alle 06.00

Brutte notizie riguardo al sostegno all’Ucraina sembrano arrivare da oltreoceano. In una lettera visionata dall’Associated Press e destinata ai leader del Congresso USA, infatti, il sottosegretario alla Difesa Michael J. McCord scrive che sono rimasti a disposizione solamente 1,6 miliardi di dollari dei 25,9 miliardi che il Congresso ha messo a disposizione del Pentagono per ripristinare le scorte di armamenti e materiali inviati all’Ucraina. Il Pentagono, da parte sua, ha ancora a disposizione 5,4 miliardi di dollari di armi ed equipaggiamento dai propri arsenali. McCord sottolinea quindi come la Difesa sia già stata costretta a rallentare le forniture di mezzi ad alcuni reparti. Riguardo alla situazione descritta da McCord, il presidente statunitense Joe Biden ha detto nel corso di una riunione del governo alla Casa Bianca che «Non possiamo in nessun caso permettere che venga interrotto il sostegno americano all’Ucraina. Sono in gioco troppe vite, troppi bambini e troppe persone Mi aspetto totalmente che lo speaker della Camera e la maggioranza dei repubblicani al Congresso mantengano il loro impegno per garantire il passaggio del sostegno necessario per aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione e dalla brutalità russa».

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere del think tank Center for Strategic and International Studies di Washington Mark Cancian il quale ha detto che senza l’aiuto degli Stati Uniti, «le truppe ucraine si indebolirebbero e potrebbero addirittura crollare». Se il sostegno americano dovesse venire meno, ad ogni modo, prima di vederne gli effetti sul campo bisognerebbe attendere diverse settimane secondo Cancian.

James Black del RAND Europe Defence and Security Research Center ritiene dal canto suo che sarebbe necessario «uno sforzo di diversi anni e decenni affinché l’Europa raggiunga un livello in cui possa sostituire completamente gli Stati Uniti come potenza militare o potenza di difesa industriale».