Bill Gates, Greta Thunberg e la bufala del cambiamento climatico
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La disinformazione sa essere molto fantasiosa. Nella rubrica CdT Check curata da Facta News, abbiamo analizzato nelle ultime settimane false notizie che avevano a che fare con la scienza e le «scie chimiche»; con i politici, le modalità di voto in vista delle elezioni italiane o, ancora, con le indicazioni dei governi per il contenimento delle spese energetiche; con lo spazio e la presenza di UFO; e abbiamo anche parlato di guerra e di profughi ucraini.
Non è poi mancato il clima: sono state analizzate una serie di false narrazioni che avevano a che fare con il cambiamento climatico, teorie cospirazioniste alimentate dai complottisti che ne negano l’esistenza.
Partendo proprio dalla disinformazione sul clima, scopriamo come una stessa falsa notizia sia stata attribuita sia al miliardario statunitense Bill Gates che all’attivista Greta Thunberg. Stando a quanto riportato sui social network, entrambi avrebbero ammesso che il cambiamento climatico non esiste, che si tratterebbe di una «truffa» o di una «bufala». Ma come stanno davvero le cose?
Il cambiamento climatico esiste
Cominciamo con le basi: il cambiamento climatico esiste e non è una falsa notizia, secondo il consenso unanime della comunità scientifica internazionale. Come spiegato ad esempio dalla Nasa, studi su fonti naturali (quali, ad esempio, i ghiacci, le rocce e gli alberi) e quelli realizzati grazie alle moderne tecnologie (come i satelliti) mostrano segnali inequivocabili di un cambiamento climatico in corso. D’altra parte, l’aumento delle temperature registrate sulla Terra negli ultimi anni, insieme allo scioglimento delle calotte glaciali, sono altri fenomeni macroscopici del fatto che il Pianeta si stia riscaldando.
Stando alle informazioni riportate dalla NOAA, l’ente federale americano che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia, dal 1880 la temperatura terrestre è cresciuta di 0,08°C per decennio. Dal 1981 a oggi, però, la crescita è passata a 0,18°C. Inoltre, secondo quanto riporta la NASA, tra il 2000 e il 2014 la temperatura della Terra è aumentata ogni anno rispetto alle temperature medie registrate tra il 1951 e il 1980. Diciotto dei diciannove anni più caldi della storia del Pianeta sono avvenuti dopo il 2000. La comunità scientifica concorda anche nel ritenere che il cambiamento climatico sia causato dall’attività degli esseri umani.
Che cosa hanno detto (per davvero) Gates e Thunberg?
In realtà, né Bill Gates né Greta Thunberg hanno mai pubblicamente ammesso che il cambiamento climatico sarebbe una «truffa» o una «bufala».
Come ricostruito su Facta News, sbagliano gli utenti Facebook che sostengono che il magnate americano abbia dichiarato: «il cambiamento climatico è una truffa del WEF». Si tratta di una frase mai pronunciata da Gates.
Il riferimento è al World economic forum, fondazione con sede in Svizzera. Nel novembre 2018 Gates aveva rilasciato un’intervista durante l’Energy Global Forum organizzato dalla Stanford University, in California (Stati Uniti). Nel corso dell’evento, il co-fondatore di Microsoft non ha mai sostenuto che il cambiamento climatico fosse una truffa organizzata dal WEF né ne ha mai negato l’esistenza.
D’altra parte, è anche errato sostenere che l’attivista Thunberg abbia dichiarato che il cambiamento climatico è una «bufala». La falsa notizia circola online da diversi anni ed è direttamente collegata ad un video modificato per fare disinformazione.
Visionando integralmente il filmato dell’intervista rilasciata da Thunberg e trasmessa l’8 marzo 2021 sul canale televisivo statunitense MSNBC, la manipolazione del filmato circolato sui social network è evidente. Al minuto 01:56 il giornalista domanda a Thunberg che cosa risponderebbe ad un leader politico che le chiedesse uno specifico obiettivo per contrastare la crisi climatica. Thunberg aveva risposto che «ciò di cui abbiamo bisogno ora è sensibilizzare l’opinione pubblica. Trattare la crisi come una crisi. Perché se le persone non sono consapevoli della crisi che stiamo affrontando, ovviamente, non faranno pressione sugli eletti. Quindi, gli direi solo di raccontare la situazione com’è. Perché incontro molti leader mondiali che mi dicono ‘Non posso fare nulla perché non ho il sostegno degli elettori’. Bene, come puoi aspettarti sostegno e pressione dagli elettori se non stai trattando la crisi come una crisi – dal momento che la crisi climatica non esiste, come possiamo aspettarci che le persone pretendano un’azione politica per il clima?».
Dunque, se correttamente contestualizzata, la frase di Thunberg assume tutt’altro significato. L’attivista non ha negato l’esistenza di una crisi climatica ma ha sottolineato la necessità, da parte dei leader politici, di rendere i propri elettori consapevoli del problema. Se, al contrario, si nega l’esistenza del problema o non lo si affronta pubblicamente, il problema stesso rischia di diventare inesistente o falso agli occhi dei cittadini. Se i cittadini credono che la crisi climatica non esista e i leader di riferimento non affrontano il tema, conclude Thunberg, non ci si può aspettare che domandino politiche ambientali per contrastare il cambiamento climatico.
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