Svizzera

«Bisogna vaccinarsi contro l’influenza e la COVID-19»

È quanto raccomanda l'Ufficio federale della sanità pubblica
© CdT / Chiara Zocchetti
Red. Online
15.10.2024 10:28

«Bisogna vaccinarsi contro l’influenza e la COVID-19». È quanto raccomanda l'Ufficio federale della sanità pubblica. Con i prossimi mesi invernali arriverà anche l’influenza stagionale, una malattia non sempre innocua. Alle persone ad alto rischio di complicazioni e ai loro contatti stretti viene dunque raccomandata la vaccinazione antinfluenzale. Nel periodo più freddo dell’anno è atteso anche un aumento delle infezioni da coronavirus, che nelle persone ad alto rischio possono causare decorsi gravi. A loro viene pertanto consigliato di vaccinarsi sia contro l’influenza sia contro la COVID-19. Entrambe le vaccinazioni offrono una buona protezione dai decorsi gravi.

Anche quest’anno la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a partire dai sei mesi d’età alle persone ad alto rischio di complicazioni, ovvero chi ha malattie croniche, come quelle cardiache o delle vie respiratorie, le donne in gravidanza, i bambini nati prematuri e tutte le persone a partire dai 65 anni.

La vaccinazione continua a essere raccomandata a tutti coloro che, per motivi professionali o privati, sono a stretto contatto con persone ad alto rischio di complicazioni. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) raccomandano dunque la vaccinazione in particolare alle persone che vivono nella stessa economia domestica, al personale medico e infermieristico, ai collaboratori di asili nido, centri diurni e case di cura e per anziani, nonché ai familiari di lattanti sotto i sei mesi d’età. Questi ultimi sono infatti ad alto rischio di complicazioni, ma non possono essere vaccinati. Il vaccino è consigliato anche alle persone che sono regolarmente a contatto con pollame o uccelli selvatici, così da evitare che contraggano allo stesso tempo un virus influenzale da un animale e un virus influenzale umano.

Giornata nazionale della vaccinazione contro l’influenza in studi medici e farmacie

Il periodo migliore per farsi vaccinare contro l’influenza va da metà ottobre all’inizio dell’ondata influenzale, che solitamente è attesa tra metà dicembre e metà marzo. In occasione della Giornata nazionale della vaccinazione contro l’influenza, in tutta la Svizzera le persone interessate possono farsi vaccinare, anche senza appuntamento, in tanti studi medici e farmacie. Quest’anno la Giornata nazionale della vaccinazione contro l’influenza avrà luogo venerdì 8 novembre 2024. Si tratta di un’iniziativa del Collegio di medicina di base (CMB) in collaborazione con la Federazione dei medici svizzeri (FMH), la Società Svizzera dei Farmacisti (pharmaSuisse) e l’UFSP.

Vaccinazione anti-COVID-19

La vaccinazione anti-COVID-19 protegge dai decorsi gravi della malattia. Pertanto è raccomandata a coloro che presentano un alto rischio in questo senso: le persone a partire dai 65 anni, le persone a partire dai 16 anni con una o più malattie preesistenti o trisomia 21 e le donne in gravidanza. Per tutti gli altri non è formulata alcuna raccomandazione di vaccinazione dato che, in assenza di fattori di rischio, la probabilità di ammalarsi gravemente è molto bassa. Sebbene offra solo una scarsa protezione dall’infezione o da un decorso lieve, la vaccinazione anti-COVID-19 può ridurre il rischio di sviluppare una condizione post-COVID-19. La vaccinazione viene idealmente effettuata tra metà ottobre e dicembre.

L’UFSP raccomanda alle persone ad alto rischio di vaccinarsi sia contro l’influenza sia contro la COVID-19. Le due vaccinazioni possono essere eseguite una dopo l’altra, all’intervallo desiderato, o contemporaneamente.

Assunzione dei costi

Se una vaccinazione è raccomandata ed è effettuata in un ospedale o da un medico, l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie ne assume i costi al netto della franchigia e dell’aliquota percentuale. Anche le persone per cui non è formulata una raccomandazione di vaccinazione possono farsi vaccinare dopo una valutazione e una decisione individuali. Loro e tutte le altre persone che si fanno vaccinare in una farmacia che offre tale servizio pagano di tasca propria la vaccinazione.

Immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV)

Soprattutto nel semestre invernale, i virus respiratori sinciziali provocano raffreddori, malattie simil-influenzali e infezioni dei bronchi (incl. la bronchiolite). In questo periodo dell’anno un’infezione da RSV è la causa più frequente di ricoveri ospedalieri di neonati e lattanti. L’anticorpo Nirsevimab è ora disponibile per l’immunizzazione, in seguito alla quale i lattanti sono immediatamente protetti, poiché in caso di infezione gli anticorpi neutralizzano direttamente i virus. Tutti i nuovi nati tra ottobre e marzo devono ricevere una dose durante la loro prima settimana di vita o il prima possibile in seguito. Per i lattanti nati tra aprile e settembre è consigliata una dose a ottobre, prima dell’inizio della stagione dell’RSV; per i bambini a rischio è raccomandata anche nel secondo anno di vita. Da ottobre 2024 Nirsevimab è rimborsato dall’AOMS, unitamente alla sua somministrazione in regime ambulatoriale o in ospedale, per esempio nel reparto maternità.