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Bombardato il centro di Donetsk

È di un morto e tre feriti il bilancio provvisorio dell’attacco – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Bombardato il centro di Donetsk
Red. Online
16.04.2023 07:00
22:51
22:51
«Finite le ricerche a Sloviansk, 15 i morti in totale»

I soccorritori hanno concluso le operazioni di salvataggio a Sloviansk, dove il 14 aprile gli aerei russi hanno bombardato gli edifici della città. In totale, le vittime dell'attacco sono 15, mentre le persone ferite sono 24.

«Secondo le informazioni aggiornate, 15 persone sono state estratte da sotto le macerie. Cinque persone (tra cui una ragazza di 14 anni) sono state soccorse. Dieci persone (tra cui un bambino di 2 anni) sono morte», ha scritto il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, riferendosi all'edificio diventato tristemente noto.

In totale, ha specificato, trentanove civili sono stati colpiti dall'attacco nemico: 15 di loro sono stati uccisi e 24 sono rimasti feriti.

20:08
20:08
«Mosca prepara l'evacuazione forzata dei bambini da Zaporizhzhia»

Nelle scuole e negli asili della città di Energodar, la cittadina dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, i russi stanno iniziando a «evacuare» in modo forzato i bambini, con l'obiettivo di portarli nella Crimea occupata. Lo scrive su Telegram l'azienda statale ucraina Energoatom.

Le informazioni sarebbero state diffuse dalle scuole e dagli asili del territorio, secondo i quali l'evacuazione forzata durerà fino al 20 aprile.

«Il piano prevede di portare i bambini in Crimea con gli autobus della stazione, legalizzando così, a quanto pare, il furto dei veicoli della centrale di Zaporizhzhia, utilizzati dal personale dell'impianto per recarsi al lavoro. Gli orchi hanno già iniziato a prendere mobili, materassi e altri oggetti dagli asili della città» ha indicato Energoatom.

20:04
20:04
Putin incontra il ministro della Difesa cinese Li Shangfu

Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il ministro della Difesa cinese Li Shangfu. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia statale russa Tass.

«Putin ha tenuto un incontro di lavoro con il consigliere di Stato cinese e ministro della Difesa Li Shangfu», ha detto Peskov, aggiungendo che seguiranno ulteriori dettagli.

L'agenzia russa Tass riporta che il leader del Cremlino ha detto a Li che la recente visita del presidente cinese Xi Jinping in Russia è stata «molto produttiva».

Putin si è anche compiaciuto con Li Shangfu della cooperazione militare tra i due Paesi. «I nostri ministeri della Difesa stanno lavorando attivamente. Ci scambiamo regolarmente informazioni utili, collaboriamo nella sfera tecnico-militare, teniamo esercitazioni congiunte in vari teatri operativi: sia in Estremo Oriente, in Europa, in mare, a terra, in aria», ha detto il presidente russo aggiungendo che «le relazioni si stanno sviluppando in modo dinamico in tutti i settori, nell'economia, nella sfera culturale, dell'istruzione».

Da parte sua Li, citato dalla Tass, ha dichiarato che «abbiamo rapporti molto stretti. Abbiamo relazioni migliori delle unioni politico-militari dell'era della Guerra Fredda. Si basano sui principi del non allineamento e sono molto stabili».

18:10
18:10
Anche la Bulgaria valuta restrizioni all'import di grano ucraino

Seguendo l'esempio di Polonia e Ungheria, anche la Bulgaria sta valutando di imporre un divieto alle importazioni di grano ucraino.

«Anche gli interessi bulgari devono essere tutelati, tanto più che una simile restrizione è già stata imposta da altri due Stati, c'è il serio rischio di accumulare grandi quantità» di grano «nel nostro Paese se non prendiamo anche noi misure adeguate», ha annunciato il ministro dell'agricoltura bulgaro Yavor Gechev durante una sua visita a Plovdiv, citato dai media bulgari.

Gechev ha aggiunto di aver già discusso la delicata questione con i ministri dell'Agricoltura di sei Paesi europei.

La Bulgaria aveva già chiesto alle autorità di Bruxelles di affrontare il problema nel settembre dello scorso anno.

17:36
17:36
«Saliti a 13 i morti a Sloviansk»

È salito a 13 morti il bilancio, ancora provvisorio, dell'attacco russo a Sloviansk, nella regione del Donetsk in Ucraina. Lo hanno annunciato su Facebook i servizi di emergenza della regione, scrive Ukrinform, dopo che è stato recuperato il corpo di una donna dalle macerie di un edificio residenziale preso di mira venerdì dai russi.

15:54
15:54
«Da Polonia e Ungheria azioni unilaterali inaccettabili»

«Siamo a conoscenza degli annunci di Polonia e Ungheria sul divieto di importazione di grano e altri prodotti agricoli dall'Ucraina. Stiamo chiedendo ulteriori informazioni alle autorità competenti per poter valutare le misure. In questo contesto, è importante sottolineare che la politica commerciale è di competenza esclusiva dell'UE e, pertanto, non sono accettabili azioni unilaterali».

Lo sottolinea un portavoce della Commissione UE in merito allo stop all'import del grano ucraino annunciato da Varsavia e Budapest. «In tempi così difficili, è fondamentale coordinare e allineare tutte le decisioni all'interno dell'UE», aggiunge.

13:57
13:57
Colpita la chiesa di Nikopol

Secondo il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Sergiy Lysak, l'esercito russo ha colpito la chiesa di Nikopol con artiglieria pesante, ferendo due persone. Lo riporta l'agenzia di stampa Ukrainian Independent Information Agency (Unian). Nikopol si trova di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell'Ucraina orientale.

«I russi hanno confermato ancora una volta che non c'è nulla di sacro in loro. La chiesa di Nikopol è stata colpita con artiglieria pesante. Due persone sono rimaste ferite. Un uomo di 57 anni e una donna di 38», ha dichiarato, aggiungendo che cinque edifici residenziali e diverse linee elettriche sono state danneggiati in città.

13:54
13:54
Lula propone mediazione congiunta con Cina ed Emirati

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha annunciato di aver discusso con la Cina e gli Emirati Arabi Uniti (EAU) una mediazione congiunta nella guerra tra Russia e Ucraina, accusando gli Stati Uniti e l'Europa di prolungare il conflitto.

Lula ha parlato durante una conferenza stampa ad Abu Dhabi, capitale degli EAU, dopo le visite ufficiali negli Emirati e in Cina, auspicando che questi due Paesi e altri si uniscano a un «G20 politico» per cercare di porre fine alla guerra iniziata con l'invasione russa dell'Ucraina.

La guerra è stata causata da «decisioni prese dai due Paesi», ha sottolineato il presidente brasiliano. Il presidente russo Vladimir «Putin non sta prendendo alcuna iniziativa per fermare la guerra, allo stesso modo di (Volodymyr) Zelensky», il capo dello stato ucraino, ha aggiunto Lula.

«L'Europa e gli Usa contribuiscono alla continuazione della guerra. Si siedano ad un tavolo e dicano basta», si è augurato il leader brasiliano, ribadendo quanto affermato ieri a Pechino.

07:00
07:00
Il punto alle 07.00

Nel suo consueto videomessaggio serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che «più di 50 edifici residenziali sono stati danneggiati e distrutti a Sloviansk, nella regione del Donetsk, a seguito dell'attacco russo». Egli ha inoltre dichiarato che è probabile che ci siano ancora dei corpi tra le macerie.

Durante la notte, nel frattempo, sono continuati i bombardamenti: colpite la regione di Zaporizhia e il centro di Donetsk. Per quanto riguarda l'oblast di Zaporizhia, una chiesa nell'insediamento Komyshuvakha è stata danneggiata, così come gli edifici adiacenti. Per intanto non si sa se ci siano state vittime o feriti. È invece di un morto e tre feriti il bilancio provvisorio del bombardamento avvenuto nel centro di Donetsk nei pressi della Cattedrale della Trasfigurazione. Lo riferisce la Tass, citando l’amministrazione del distretto Voroshilovsky della cittadina governata dalle forze filorusse. Al momento dell’esplosione dei razzi nell’edificio religioso era in corso la Veglia della Pasqua ortodossa. Secondo l’ufficio di rappresentanza della repubblica popolare di Donetsk, all’origine dell’attacco ci sarebbero le forze ucraine

Intanto, il Ministero della Difesa di Kiev ha reso noto che, ad oggi, i soldati russi che hanno perso la vita nel corso del conflitto armato sono 181.550. L’esercito russo avrebbe inoltre perso 3653 carri armati, 7073 mezzi corazzati, 2785 pezzi di artiglieria e 5646 veicoli militari.

Riguardo alla guerra è tornato ad esprimersi anche il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill che, alla veglia per la Pasqua ortodossa, ha chiesto una «pace giusta e duratura».

Passando al fronte geopolitico, il leader polacco del partito al governo Diritto e giustizia (Pis) Jaroslaw Kaczynski ha detto durante un comizio elettorale a Lyse che «Il governo ha deciso oggi di vietare l'importazione dei prodotti agricoli e alimentari dall'Ucraina in Polonia. Egli ha quindi continuato spiegando che Varsavia sarebbe pronta a stipulare un accordo bilaterale con Kiev per bloccare l’esportazione del grano dal Paese in guerra. Sulla questione si è espresso anche ministro dell'Agricoltura Robert Telus che ha detto che la misura vuole essere un segnale all’Unione europea la quale dovrebbe fare in modo di distribuire i prodotti agricoli ucraini in tutte le nazioni europee e non solo in quelle confinanti con l’Ucraina.