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L'edificio, a Jabalia, era stato trasformato in un rifugio per gli sfollati – Aysenur Ezgi Eygi «è stata uccisa da un colpo alla testa sparato da un cecchino israeliano» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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18:48
18:48
«Il nemico israeliano ha preso di mira una squadra della Protezione civile libanese»
Il Ministero della Sanità libanese ha annunciato che tre soccorritori sono stati uccisi e altri due feriti in un attacco israeliano contro una squadra della Protezione civile che spegneva gli incendi nel sud del Libano.
«Il nemico israeliano ha preso di mira una squadra della Protezione civile libanese che stava spegnendo gli incendi causati dai recenti attacchi israeliani nel villaggio di Froun, che hanno provocato la morte di tre soccorritori», ha detto il ministero in una nota, precisando che le due persone ferite erano in condizioni critiche.
17:11
17:11
Tre morti e 20 feriti in raid su ex scuola
L'agenzia della «difesa civile» di Gaza ha indicato che tre persone sono morte e più di 20 sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola trasformata in rifugio per palestinesi sfollati nella Striscia.
«Tre martiri e più di 20 feriti sono stati recuperati dopo che un aereo da guerra israeliano ha lanciato due missili contro una sala di preghiera e una classe della scuola Amr Ibn al-Aas, dove si rifugiavano sfollati nel quartiere di Sheikh Radwan, nel nord di Gaza City», ha precisato Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia della difesa civile, in dichiarazioni all'Afp.
Negli ultimi mesi le forze israeliane hanno colpito diverse scuole che ospitavano palestinesi sfollati, molte delle quali a Gaza City, affermando che gli attacchi miravano a militanti di Hamas. Decine di migliaia di persone sfollate hanno cercato rifugio nelle scuole dall'inizio della guerra a Gaza.
17:03
17:03
L'Iran non ha accantonato l'idea di rispondere alla morte di Hanyeh
«Sospetto che ci proveranno e non potremo abbassare la guardia per il tipo di attività che gli iraniani potrebbero provare a perseguire in quella direzione». Lo ha detto il capo dell'agenzia di spionaggio britannica MI6, Richard Moore, parlando - nel corso di un evento dell'Ft a Londra - della possibilità che l'Iran stia ancora pianificando una rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuta a Teheran a fine luglio. Lo riporta il Guardian.
12:28
12:28
Valico di Kerem Shalom ancora chiuso
Per il secondo giorno consecutivo, le autorità israeliane hanno continuato a chiudere il valico di Kerem Shalom impedendo l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza dall'Egitto, adducendo come motivo lo shabbat, il giorno di riposo settimanale in Israele. Lo riferisce una fonte ufficiale egiziana in Sinai ricordando che il valico di Rafah è chiuso dal lato palestinese per il 126/o giorno consecutivo.
Il blocco a Rafah continua a causare accodamenti di «migliaia» di camion nel Governatorato del Sinai del Nord, con «deterioramento» degli aiuti umanitari a causa del caldo e della polvere, ha sottolineato la fonte.
Centinaia di palestinesi bloccati nelle città del Sinai settentrionale stanno aspettando che il terminal di Rafah riapra per poter entrare nella Striscia di Gaza, segnala ancora la fonte sottolineando che le squadre della Mezzaluna Rossa sono pronte a entrare in azione non appena il terminal sarà aperto.
12:22
12:22
Per il 60% degli israeliani un accordo sugli ostaggi ha la priorità sul conflitto
Il 60% degli israeliani ritiene che un accordo con il movimento islamista Hamas al potere a Gaza per la liberazione degli ostaggi da lui dtenuti dovrebbe avere la precedenza sulla permanenza delle truppe nel corridoio di Filadelfia, mentre il 28% pensa che questo asse sul confine tra Egitto e Gaza sia più importante.
È quanto rivela un sondaggio del canale televisivo israeliano Channel 12 (Keshet 12) secondo cui il 12% ha affermato di non avere un'opinione.
Alla domanda se credono che il governo stia facendo tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi, il 61% degli intervistati ha risposto no, il 34% ha detto sì e il 5% ha detto di non saperlo.
Il sondaggio ha evidenziato che gli elettori del partito Likud del premier Benyamin Netanyahu sono più propensi a credere che rimanere nel corridoio di Filadelfia abbia la precedenza su un accordo per riportare a casa i 101 ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.
Il sondaggio ha anche rilevato che il primo ministro viene ritenuto meno affidabile rispetto ai leader dell'opposizione. Il 35% degli israeliani si fida del leader dell'opposizione Yair Lapid più di Netanyahu, rispetto al 33% che si fida di più del premier e al 28% che non si fida di nessuno dei due. Alla domanda sul leader dell'Unità Nazionale, Benny Gantz, il 41% degli intervistati ha risposto di fidarsi di più di lui, mentre il 27% ha optato per Netanyahu.
12:21
12:21
Aysenur Ezgi Eygi «è stata uccisa da un colpo alla testa sparato da un cecchino israeliano»
«L'autopsia dell'attivista turco americana (Aysenur Ezgi Eygi uccisa ieri mentre partecipava a una protesta contro gli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata) ha confermato che è stata abbattuta da un colpo di arma da fuoco sparato da un tiratore dell'esercito di occupazione»: lo ha detto alla rete televisiva satellitare qatariota Al Jazeera il governatore di Nablus (Cisgiordania), come riporta sulla rete sociale X la televisione panaraba stessa.
Citando il proprio corrispondente, Al Jazeera precisa che «la medicina legale palestinese ha dimostrato» che l.a 26enne «è stata uccisa da un colpo alla testa sparato da un cecchino israeliano».
08:33
08:33
Il punto alle 08.00
Sarebbe di otto morti e 15 feriti il bilancio di un bombardamento israeliano su una scuola di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. A riferirlo è l'agenzia palestinese Wafa. L'edificio era stato trasformato in un rifugio per gli sfollati. Secondo la Wafa il raid dell'IDF aveva come obiettivo le tende in cui dormono gli sfollati all'interno della scuola Halimah al-Saadiyah.
L'ONU ha chiesto «un'indagine approfondita» sulla morte della 26.enne attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, uccisa a colpi di arma da fuoco dall'esercito israeliano durante una manifestazione nella città di Beita, in Cisgiordania, vicino a Nablus. La giovane stava prendendo parte alla protesta settimanale contro l'espansione di un insediamento ebraico. «Vogliamo vedere un'inchiesta approfondita sulle circostanze della morte e i responsabili devono essere chiamati a risponderne», ha affermato il portavoce del segretario generale, Ste'phane Dujarric. «I civili», ha aggiunto, «devono essere protetti in ogni momento». Anche gli USA avevano sollecitato un'inchiesta con il portavoce del Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, che si è detto «profondamente turbato per la tragica morte di una cittadina americana».