Boom di aziende italiane in Austria

La Camera di commercio austriaca a Milano: "Nel 2013 numeri raddoppiati"
Red. Online
04.10.2013 19:40

VIENNA - Un numero sempre crescente di aziende italiane si trasferisce in Austria, soprattutto nella confinante Carinzia, per sfuggire all'incertezza politica, alle elevate tasse per le imprese e alla burocrazia nella Penisola: "negli ultimi due anni abbiamo avuto una crescita incredibile", ha dichiarato ai giornalisti l'addetto commerciale della camera di commercio austriaca a Milano, Michael Berger.

Fra gennaio e agosto, l'ente statale Austrian Business Agency (Aba) ha già seguito la nascita di 16 nuove aziende, nel 2012 sono state in tutto 22, ha detto Berger, citato dall'agenzia Apa. Con 525 richieste pervenute finora all'Aba, è stato già superato il numero raggiunto lo scorso anno (470): attualmente vengono esaminati 118 progetti concreti.

"Particolare interesse va a beneficio della Carinzia": qui il numero di domande di aziende italiane interessate è raddoppiato nei primi otto mesi dell'anno, ha precisato Berger. Crisi, tasse e burocrazia all'origine del trend: il carico fiscale per le imprese, incluso il cuneo fiscale, arriva al 54%. In Austria è al 25% e in più ci sono molte più possibilità di detrazioni fiscali che in Italia.