Burgarella, c'è pure il retroscena

LUGANO - La marcia indietro del Municipio sulla nomina di Claudia Burgarella ha svelato un retroscena che farà discutere. Retroscena che riguarda il suo arrivo a Lugano e la sua quasi immediata assunzione da parte della Città. Burgarella infatti, nata e cresciuta a Verona, si è trasferita sul Ceresio nel mese di novembre del 2012 e il mese dopo è stata assunta in seno all'amministrazione comunale grazie al Progetto Lavoro. Si trattava di un progetto creato nel 2008 e gestito dal Dicastero giovani ed eventi e oggi di responsabilità del municipale Lorenzo Quadri (all'epoca invece il Dicastero sottostava a Giuliano Bignasca). Ma come è stato possibile che una giovane di Verona, per quanto brava e capace, sia stata assunta grazie a un fondo anticrisi destinato ai ticinesi? «Non lo so», ci ha risposto il sindaco Borradori. «Ci siamo chinati come Municipio su questa situazione e ci è stato confermato che, grazie alla seconda fase del Progetto Lavoro, sono state assunte 250 persone. Venti erano italiane e di queste 15 avevano un permesso di domicilio, 5 un permesso di dimora». Il sito ufficiale di Progetto Lavoro parla chiaro: «È un servizio d'impiego professionale di persone domiciliate nel comune di Lugano (...) si orienta all'inserimento professionale, alla promozione dell'occupazione lavorativa e al contenimento del disagio dovuto alla disoccupazione».
«Posso dire - ha confermato Borradori - che effettivamente, anche se sono stati solo 20 casi su 250, erano comunque 20 di troppo. In futuro faremo in modo che situazioni del genere non si ripetano. Infatti eventuali nuovi progetti di questo tipo saranno affidati al Servizio del personale». Abbiamo chiesto un parere anche all'attuale responsabile del Dicastero giovani ed eventi, Lorenzo Quadri. «Nel 2012 il Dicastero non era mio. È però chiaro, scusate il gioco di parole, che il caso non è chiaro e anche che è stata una situazione più unica che rara. Questo non significa però che la responsabilità sia del Dicastero o del Progetto Lavoro». Una frase, quella di Quadri, che sembra voler indirizzare le responsabilità su altri Dicasteri, per esempio quello che per primo ha beneficiato delle prestazioni di Burgarella (e dunque il Dicastero integrazione dell'allora municipale Nicoletta Mariolini).
Ex municipale che però ribatte con fermezza: «Io non voglio fare polemiche. Ma quando è troppo è troppo. Io assolutamente non c'entro e ho anche chiesto al sindaco di confermarlo pubblicamente. Le assunzioni erano gestite dal Dicastero giovani ed eventi e gli altri settori, semmai, utilizzavano il personale messo da loro a disposizione. Le arrampicate sui vetri sono infinite e non tutte le strade portano a Mariolini... ».