Bioggio

Caso Kering: «Non andiamo d'accordo, ma vogliamo ritrovare serenità»

Clima teso all'interno del Municipio, che però rassicura il consiglio comunale sulla volontà di dialogare per risolvere la questione sottovenienze – Il sindaco Alberti: «Dimissioni? Chiedetemelo fra dieci anni»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Federico Storni
21.03.2023 23:27

«Le mie dimissioni? Permettimi una battuta, ma domandamelo fra dieci anni». Si è di fatto chiusa con questa frase del sindaco Eolo Alberti rivolta al consigliere comunale Waldo Lucchini la parte di seduta straordinaria del Legislativo di Bioggio dedicata alla discussione del caso delle cosiddette sottovenienze di Kering. Al Comune, in sostanza, verranno a mancare «circa 1,7 milioni di franchi», come riferito dal capodicastero Finanze Steve Ricci. Il caso era però soprattutto politico, in quanto sia Alberti che Ricci lo scorso dicembre non avevano informato il Consiglio comunale (e alcuni municipali che si sono in seguito dissociati) della spada di Damocle pendente sulle finanze comunali, invitandoli a votare sia il Preventivo 2023 che il moltiplicatore (poi però rispedito al mittente per altri motivi). È poi seguita la convocazione da parte di dieci consiglieri comunali della seduta odierna, per capire cosa fosse successo, e «lavare i panni sporchi».

Punti ancora oscuri

Sulla mancata comunicazione della questione sottovenienze - in seguito a diatribe fiscali internazionali Kering ha versato negli anni scorsi troppe tasse a Bioggio, che ora deve tornarle dei soldi - questa sera non è stata fatta definitiva chiarezza. Alberti (Lega-UDC) a questo giornale aveva riferito che voleva attendere ulteriori informazioni dalle autorità preposte prima di condividere la notizia, mentre oggi ha fatto riferimento a «motivi personali che non voglio esternare». Ricci, in coda alla discussione, ha inoltre ricordato che la decisione di tassazione in questione al momento del Consiglio comunale di dicembre non era ancora cresciuta in giudicato. Inoltre, vi sarebbe stato un ritardo di un paio di settimane da quando la cosa è stata scoperta all’interno del Dicastero finanze alla comunicazione a Ricci e poi ad Alberti.

Non è dunque ancora chiaro perché la cosa sia stata inizialmente taciuta (Alberti si è nuovamente scusato, mentre Ricci ha affermato che non condividere è stato un errore), ma tutto sommato il Consiglio comunale non ha incalzato particolarmente il sindaco, e Alberti non ha dovuto sforzarsi troppo per difendersi. Nel corso della serata ha preso la parola poche volte, quando chiamato in causa direttamente. «In passato mi hai risposto in modo molto più preciso - gli ha fatto notare la consigliera comunale Melissa Bernasconi (Il Centro), autrice di un’interpellanza - ma stavolta sei stato molto generico. Avrei voluto dirti che sono soddisfatta delle tue risposte, ma non ci riesco». A parlare è stato soprattutto Ricci, spiegando tra l’altro che clima ci sia nell’Esecutivo.

«Passato tre ore a insultarci»

«In seduta di Municipio abbiamo passato tre ore a insultarci - ha detto Ricci (Lega-UDC). - Non andiamo d’accordo. A metà seduta ho abbandonato e volevo dimettermi. Dobbiamo tornare a un sano dialogo». «Ma in seguito ci siamo adoperati per trovare piccole convergenze - ha poi stemperato il collega PierCarlo Bocchi (Sinistra ed Ecologisti): - Siamo consapevoli del nostro ruolo e abbiamo intenzione di ritrovare al più presto la necessaria serenità nell’interesse dei cittadini». Alberti, sul tema, non si è invece espresso.

Fra due settimane l’incontro

E questa intenzione di dialogare è forse quello che più il Consiglio comunale voleva sentire. Concretamente, l’Esecutivo intende incontrare la Commissione della gestione fra un paio di settimane per discutere come procedere. Se il dialogo sarà fruttuoso, ha detto l’ex sindaco Mauro Bernasconi (Il Centro), i commissari che avevano ricorso contro il Preventivo votato a dicembre potrebbero ritirarlo, facendo così uscire il Comune dalla gestione provvisoria in cui si trova in attesa di una decisione del Consiglio di Stato.

Il futuro, in ogni caso, si prospetta doloroso, in quanto i soldi a Kering dovranno essere ridati: «Dovremo prendere decisioni difficili» per raddrizzare le finanze, ha detto Ricci. «Invito tutti a mettere da parte le logiche partitiche e a ragionare in termini di collettività anche se farà perdere qualche voto a qualcuno. Io sono pronto al confronto». 

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