Caso Yara, chiesto l'ergastolo con isolamento per Bossetti

Secondo il pubblico ministero "non vi è dubbio che l'omicidio sia volontario: si è voluto infliggere particolare dolore e ci si è riusciti"
La polizia forense sulle tracce di Yara nel 2010.
Ats
18.05.2016 19:54

BERGAMO - Il pubblico ministero di Bergamo, Letizia Ruggeri, ha chiesto oggi pomeriggio la condanna all'ergastolo con isolamento per Massimo Bossetti, accusato dell'omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra, Yara Gambirasio, avvenuto il 26 novembre 2010.

Oltre all'ergastolo la pm ha chiesto per Massimo Bossetti anche 6 mesi di isolamento. Le accuse nei confronti del muratore sono di omicidio volontario pluriaggravato e calunnia ai danni di un collega di lavoro.

Secondo la Ruggeri, su Yara Gambirasio "si è voluto infliggere particolare dolore e ci si è riusciti". La pubblico ministero lo ha detto per motivare l'aggravante delle sevizie e della crudeltà. Per la pm "non vi è dubbio che l' omicidio sia volontario". "Abbandonandola in quel campo - ha aggiunto - si è causata volontariamente la morte" della ragazzina.

Per l'accusa, nel delitto "non è possibile individuare un movente certo". Ciò, però, "non dà meno significato" all'impianto dell'accusa in quanto Bossetti avrebbe dato "più volte dimostrazione di incapacità di controllarsi".

La stessa incapacità, a detta della pm, dimostrata nel 2002 dal camionista Roberto Paribello che uccise la praticante commercialista Paola Mostosi. L'uomo, che poi fu condannato definitivamente all'ergastolo, agì dopo che, lungo l'autostrada A4, ebbe un banale incidente con l'auto guidata dalla giovane: fermatisi a una piazzola di sosta, la tramortì, la caricò a bordo del camion e, dopo aver lavorato tutto il giorno, la uccise.

"Non è possibile stabilire la dinamica - ha argomentato Ruggeri - Yara potrebbe essere stata convinta a salire, oppure tramortita come si verificò in quell'occasione".

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