Cassa pensioni, ErreDiPi valuta il ricorso

Cassa pensioni dello Stato: non è finita. L’associazione ErreDiPi ha deciso di esplorare la possibilità di ricorrere al Tribunale Federale contro la decisione di indire un referendum finanziario obbligatorio sulle modifiche di legge sull'Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT).
ErreDiPi ha preso atto del dibattito parlamentare sulle pensioni dei dipendenti pubblici e parapubblici assicurati presso l’Istituto di Previdenza del Cantone Ticino (IPCT). Il Gran Consiglio ha approvato misure di compensazione per gli affiliati all'IPCT. Il plenum ha dato via libera a larga maggioranza a un aumento dei contributi, sia per lo Stato che per gli affiliati, voluto per compensare l’inevitabile taglio delle rendite pensionistiche. Allo stesso tempo, però, il Parlamento ha pure deciso di sottoporre tale misura al popolo, tramite referendum finanziario. E chiamando quindi i cittadini alle urne.
ErreDiPi, tramite un comunicato, fa sapere che la decisione del Parlamento «non ha fatto che rinviare le decisioni di fondo: l’attuale situazione della cassa tornerà inevitabilmente a mettere pressione sugli assicurati e sui loro diritti pensionistici». E, soprattutto, «dopo una prima attenta analisi, è convinta che l’uso del referendum obbligatorio – quando è il Parlamento, attraverso un voto, a decidere di sottoporre le decisioni, quando concernono una spesa di una certa entità, al popolo – non sia conforme alla legge»: «L’unica via possibile per mettere in discussione questa decisione del Parlamento è quella di ricorrere al normale referendum, passando quindi attraverso la via della raccolta delle firme».
ErreDiPi ha quindi deciso di chiedere a un legale di condurre un’analisi esplorativa in vista di un eventuale ricorso al Tribunale federale contro la decisione di indire il referendum obbligatorio. Sulla base di questa analisi ErreDiPi deciderà definitivamente sull’inoltro del ricorso.