Cassis: «Berna stanzierà per l'Ucraina almeno un altro miliardo e mezzo»
Ieri, durante la terza conferenza della Banca Mondiale tenutasi a Washington, il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha sottolineato che l'impegno finanziario da parte della Svizzera a sostegno dell'Ucraina durerà ancora a lungo. Il Consiglio federale intende fornire al paese in guerra almeno altri 1,5 miliardi di franchi entro il 2028.
Stando al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il sostegno economico farà parte della strategia di cooperazione internazionale 2025-2028. Berna metterà così a disposizione di Kiev almeno un altro miliardo e mezzo di franchi, oltre alla somma di 300 milioni già prevista per il 2023-2024. Nel complesso, dunque, la Svizzera sosterrà l'Ucraina con almeno 1,8 miliardi di franchi nei prossimi sei anni.
Alla vigilia della conferenza, Cassis ha avuto modo di incontrare il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Il consigliere federale intende inoltre sfruttare il suo soggiorno negli Stati Uniti per stabilire rapporti diplomatici con i maggiori esponenti della Banca Mondiale e dei Paesi che aderiscono alle istituzioni di Bretton-Woods.
Durante l'incontro con il Gruppo della Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (FMI), presso il quale la Svizzera riveste un ruolo significativo in materia di potere decisionale, Cassis ha voluto ricordare l'importanza della «Dichiarazione di Lugano», ovvero la prima conferenza internazionale sulla ricostruzione ucraina stipulata lo scorso luglio.
Secondo il ministro degli esteri ticinese, la dichiarazione getta degli importanti principi guida per delle solide riforme necessarie ad una ricostruzione sostenibile.
La consigliera federale Karin Keller-Sutter e il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan parteciperanno domani alla riunione primaverile del FMI, dove saranno riuniti i vari ministri delle finanze e i banchieri centrali del G20. Secondo il DFAE, i due delegati elvetici presenteranno «le ultime misure adottate dalla Svizzera per preservare la stabilità finanziaria».
Sulla base dei principi della politica svizzera, la Confederazione si adopera affinché il FMI possa svolgere la propria attività in conformità alle norme, in modo trasparente e mantenendo la propria solidità finanziaria. Al contempo, l'azione della Svizzera all'interno del FMI è rivolta alla sostenibilità della politica monetaria, di bilancio, di gestione del debito pubblico e finanziaria degli Stati membri.
Da febbraio 2022, il Consiglio federale persegue la sua «Strategia Americhe», con la quale mira ad un approccio coerente nei confronti dei paesi delle Americhe, rafforzando la propria politica estera lungo tutto il continente, si legge in un comunicato del DFAE.
Nell'ambito di questa strategia, Cassis si recherà domani a Chicago per stilare un primo bilancio sulla riapertura del Consolato generale svizzero, avvenuta nel 2019 su richiesta del Parlamento. La riapertura risponde ad una richiesta del Parlamento volta a supportare in maniera efficace le imprese svizzere operanti nella metropoli americana.