Diplomazia

Cassis incontrerà Tajani a Locarno per una diplomazia di pace

Un'occasione per fare il punto «sull'eccellente rapporto bilaterale», ha sottolineato Tajani, ma anche per affrontare il dossier chiave della guerra in Ucraina.
© KEYSTONE/Julien Grindat
Ats
11.08.2024 19:10

L'Italia al fianco della Svizzera per dare vigore alla via diplomatica per una soluzione della guerra in Ucraina, facendo tesoro della conferenza di pace di Burgenstock e spingendo sulla preparazione di un tavolo che - al momento giusto - possa accogliere anche la Russia: il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani vola a Locarno per partecipare al Film Festival, dove interverrà in occasione della Giornata della Diplomazia, e per incontrare domani il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis.

Un'occasione per fare il punto «sull'eccellente rapporto bilaterale», ha sottolineato Tajani, ma anche per affrontare il dossier chiave della guerra in Ucraina.

«Voglio ringraziare il governo svizzero per l'importante contributo agli sforzi di mediazione per giungere a una pace giusta in Ucraina. La conferenza di pace in Svizzera è stato un rilevante passo in avanti», ha sottolineato il ministro italiano in vista della missione elvetica. L'Italia guarda infatti con attenzione a ogni sforzo che possa contribuire a costruire un tavolo negoziale e al momento - per quanto ancora contrastato pubblicamente dai russi - quello svizzero sembra l'iniziativa più solida.

Berna mantiene un dialogo con Mosca: non a caso, il ministro Cassis ha incontrato il 16 luglio a New York il capo della diplomazia russa Lavrov che si sarebbe mostrato interessato a una partecipazione della Russia ai prossimi negoziati. Apertura a una presenza russa alla seconda conferenza sulla pace è stata espressa pubblicamente anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ma i nodi da sciogliere restano numerosi, e il lavoro per arrivare a una fase negoziale concreta resta complesso, mentre sul terreno la guerra continua portando morte e distruzione.

L'Italia, sottolinea Tajani alla vigilia dell'incontro svizzero, non mette in discussione l'aiuto politico, economico e militare alla difesa dell'Ucraina - testimone il nono pacchetto di aiuti da poco approvato, Samp/t compreso - e anche alla sua ripresa post conflitto: la vicina penisola ospiterà la Conferenza Internazionale sulla ricostruzione nel 2025 che seguirà i principi stabiliti nel primo appuntamento sul tema a Lugano nel 2022. Ma l'obiettivo per Roma resta la fine del conflitto, e l'impegno di Italia e Svizzera - che sarà ribadito da Tajani e Cassis - è per la costruzione di un percorso diplomatico verso una pace che sia giusta, complessiva e duratura.

In questo senso, Roma e Berna sono pronte a cooperare per creare le migliori condizioni possibili per un secondo vertice sulla pace che stavolta - possibilmente - veda la partecipazione anche della Russia. L'appello a tutti gli attori internazionali è di contribuire al raggiungimento di una piattaforma negoziale condivisa, un punto al quale si dovrà arrivare a partire dalla «Formula di pace» di Zelensky, ma considerando anche le proposte avanzate da altri attori, quali Cina e Brasile, senza rinunciare ai principi fondamentali di integrità territoriale ed indipendenza degli Stati sanciti nella Carta Onu.

Locarno sarà un tassello dello sforzo italiano per la pace. E altri sono già in programma in futuro: a settembre se ne riparlerà alle Nazioni Unite, dove Tajani ha già fissato incontri - sotto la presidenza di turno del G7 - con i ministri degli Esteri dei Sette e di altri Paesi.

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