News
La diretta

Cassis: «Per porre fine alla guerra in Ucraina bisogna coinvolgere la Russia»

Così si è espresso il consigliere federale durante una conferenza a Davos – Durante l'incontro è emerso un «linguaggio comune» su alcuni punti del piano proposto da Kiev – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Cassis: «Per porre fine alla guerra in Ucraina bisogna coinvolgere la Russia»
Red. Online
14.01.2024 07:00
15:38
15:38
Cassis: «Per porre fine alla guerra in Ucraina bisogna coinvolgere la Russia»

La Russia deve essere inglobata nei negoziati se si vuole porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto oggi a Davos (GR), dove si sta svolgendo una conferenza sul tema, il consigliere federale Ignazio Cassis. Per il ticinese «è necessario fare un passo per coinvolgere Mosca in un modo o nell'altro».

Senza la Russia non ci sarà pace, ha dichiarato Cassis davanti ai media. Il piano ucraino è una «base» per mettere un punto al conflitto, ha aggiunto.

Al momento non è chiaro come la Russia andrebbe coinvolta. Stando al ministro degli esteri comunque, la comunità internazionale deve portarsi avanti, anche se il dialogo tra le parti non può avere luogo perché la situazione militare attualmente lo impedisce.

«Ogni giorno che aspettiamo, decine di civili muoiono. Non abbiamo il diritto di aspettare», ha affermato Cassis, che copresiede la conferenza odierna. «Dobbiamo essere pronti per il momento in cui le condizioni permetteranno i colloqui di pace».

Il consigliere federale considera già un successo l'importante partecipazione all'evento di Davos, anche dei Paesi del sud del mondo. Inoltre, è emerso un «linguaggio comune» su alcuni punti del piano, che ne conta in totale dieci, proposto da Kiev, ha sottolineato il titolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

L'Ucraina auspica un vertice mondiale per la pace a un livello più alto. «Lo stiamo considerando», ha garantito Cassis, secondo cui nei prossimi giorni si terranno delle discussioni in merito con il presidente Volodymyr Zelensky.

Quello di oggi è il quarto incontro nell'ambito della formula di pace ucraina e si tiene fra i consiglieri per la sicurezza nazionale di un'ottantina di Stati. Non si tratta in ogni caso di veri e propri colloqui per raggiungere un cessate il fuoco definitivo, dato che i russi non sono presenti.

12:49
12:49
L'Ucraina spera di «trovare una soluzione accettabile»

L'Ucraina vuole raggiungere un accordo in merito al formato di un vertice mondiale di pace sulla guerra con la Russia. Lo ha affermato oggi a Davos (GR) il capo dell'Ufficio presidenziale di Kiev Andriy Yermak, secondo cui la speranza è quella «di trovare una soluzione accettabile».

«Abbiamo bisogno di una piattaforma per finalizzare alcune parti del nostro piano generale. Per andare avanti, dobbiamo concordare il formato del vertice costituente per la pace», ha detto, stando alla versione scritta del suo discorso, Yermak. Ciò consentirà di sviluppare tabelle di marcia dettagliate per i dieci punti della strategia presentata dall'Ucraina, ha aggiunto.

Nella località grigionese, alla vigilia della settimana dedicata all'annuale Forum economico mondiale (WEF), si sta svolgendo il quarto incontro tra consiglieri per la sicurezza nazionale nell'ambito della formula di pace ucraina. Stando a Kiev, hanno partecipato rappresentanti di 81 Paesi e organizzazioni internazionali, quindici in più rispetto al terzo round di colloqui tenutosi a Malta lo scorso ottobre (i primi due hanno avuto luogo in Danimarca e Arabia Saudita).

È «molto incoraggiante» che i Paesi del sud del mondo prendano parte sempre più ai lavori, ha proseguito Yermak, che ha evidenziato come il conflitto sia una sfida per tutta l'umanità. Il braccio destro del presidente Volodymyr Zelensky ha poi nuovamente rifiutato un cessate il fuoco temporaneo con la Russia. A suo avviso, ciò non porrebbe fine all'aggressione delle truppe di Mosca, ma concederebbe loro solo una pausa per raccogliere le forze.

«Questa non è assolutamente la strada per la pace. I russi non vogliono la pace. Vogliono il dominio. Quindi la scelta è semplice: o perdiamo e scompariamo, o vinciamo e continuiamo a vivere. E noi combattiamo», ha dichiarato Yermak.

12:32
12:32
«Droni ucraini hanno attaccato la regione russa di Kursk»

Droni ucraini hanno attaccato il villaggio di Tetkino nel distretto di Glushkovsky, nella regione russa di Kursk, ha riferito su Telegram il governatore Roman Starovoit, citato da Ria Novosti. «Purtroppo c'è un ferito», ha scritto Starovoit.

10:28
10:28
Iniziato il quarto incontro sull'Ucraina a Davos

Il quarto incontro tra consiglieri per la sicurezza nazionale nell'ambito della formula di pace ucraina è iniziato oggi a Davos, nei Grigioni. I consulenti per la sicurezza di circa 90 Paesi che sostengono l'Ucraina si sono riuniti al centro congressi in mattinata.

L'obiettivo è quello di discutere i modi per raggiungere un futuro accordo di pace con Mosca. Ciò che si sta volgendo non sono veri e propri colloqui di pace e sia la Russia sia la Cina non sono presenti.

Le aspettative sono state ridimensionate. «È un piano ucraino, non russo», ha dichiarato all'inizio un collaboratore della Confederazione che conosce il dossier all'agenzia di stampa Keystone-ATS. Tuttavia ha aggiunto che tutte le domande su un possibile accordo verranno affrontate.

Ignazio Cassis, responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) aveva accolto mesi fa con favore l'iniziativa ucraina, ma la riteneva insufficiente perché, a suo avviso, un piano avrebbe dovuto essere approvato da entrambe le parti.

L'incontro nei Grigioni è l'ultimo dopo i colloqui in Danimarca, Arabia Saudita e Malta. «Non è necessario parlare di questo piano di pace per anni», ha detto la fonte svizzera. Molti partner sono ora al tavolo per una conclusione.

07:00
07:00
Il punto alle 7.00

«Ci stiamo già preparando per il forum di Davos»: così si è espresso su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’obiettivo è «lasciare un mondo in cui regni la stabilità, dove la libertà significhi qualcosa per i propri figli» e «dove prevalgano i nostri valori, non la follia di questo o quel dittatore».

Sempre su X, poi, Zelensky ha scritto di aver detto al nuovo ministro degli Esteri francese Stephane Sejourné di apprezzare «l'incrollabile sostegno della Francia alla difesa dei nostri soldati e l'assistenza al nostro popolo. Ho aggiornato il Ministro Séjourné sui progressi della Formula di Pace. Ringrazio la Francia per il suo ruolo attivo in questo sforzo globale». I due hanno inoltre discusso delle «esigenze di difesa dell'Ucraina, tra cui la produzione congiunta di droni e artiglieria e l'ulteriore rafforzamento della difesa aerea».

Il primo ministro britannico Rishi Sunak, infine, ha promesso nuovi aiuti all’Ucraina dopo lo stop dei fondi statunitensi.