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Cauto ottimismo di Israele sui negoziati, gelo di Hamas

Nella Striscia, intanto, scatta un nuovo allarme sanitario, con il primo caso di poliomielite in 25 anni – Incontro Blinken-Netanyahu domani alle 11 – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Cauto ottimismo di Israele sui negoziati, gelo di Hamas
Red. Online
18.08.2024 08:25
23:14
23:14
American Airlines sospende i voli con Israele fino al 2025

La compagnia aerea statunitense American Airlines ha sospeso le sue operazioni in Israele e non ci saranno voli di andata né ritorno fino all'aprile del 2025: lo scrivono alcuni media israeliani, fra cui Haaretz.

23:13
23:13
«Abbattuto un drone degli Houthi nello Yemen»

Il Comando centrale dell'esercito statunitense (Centcom) ha dichiarato di aver distrutto un drone dei miliziani filoiraniani yemeniti Houthi in un'area dello Yemen controllata dai ribelli, affermando che rappresentava una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione. E' quanto si legge in un comunicato.

Gli Stati Uniti guidano una coalizione negli attacchi agli Houthi che continuano a colpire le navi di proprietà di Israele o collegate ai porti israeliani che attraversano il Mar Rosso e il Golfo di Aden. Per i miliziani, gli attacchi alle navi cesseranno quando Israele porrà fine alla sua guerra contro Gaza.

23:12
23:12
Blinken al ministro degli Esteri saudita: «Grazie per gli aiuti a Gaza»

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato oggi con il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, e ha discusso del lavoro in corso per far avanzare il cessate il fuoco e prevenire l'escalation regionale. È quanto afferma una nota del portavoce del Dipartimento di Stato.

Blinken ha sottolineato le preoccupazioni degli Stati Uniti per le recenti azioni degli Houthi in Yemen e ha ringraziato il ministro degli Esteri per il ruolo svolto dal suo Paese nel facilitare il flusso di aiuti umanitari a Gaza.

22:02
22:02
Uomo morto in un'esplosione a Tel Aviv, aveva un ordigno

Un uomo di 50 anni, la cui identità non è stata ancora resa nota, è rimasto ucciso questa sera nell'esplosione di un ordigno che avrebbe portato in uno zaino vicino a un camion a Tel Aviv. Lo riferiscono i telegiornali.

Il comandante del distretto di polizia di Tel Aviv, Peretz Amar, ha dichiarato che «la vittima portava l'esplosivo». Sul posto è arrivato lo Shin Bet (la sicurezza interna). «Stiamo esaminando tutte le possibilità», ha detto la polizia, compresa quella che si tratti di terrorismo.

L'uomo è stato visto prima dell'esplosione, indossava abiti lunghi insoliti per l'estate, stava camminando quando c'è stata l'esplosione.

19:42
19:42
Palestinese ruba un'arma ad un agente e fugge, allarme attentato

Un operaio palestinese ha colpito con un martello una guardia di sicurezza di una fabbrica vicino a Kedomim in Cisgiordania, gli ha rubato l'arma ed è fuggito rubando un'auto. I residenti della zona sono stati invitati a restare nelle loro case.

Forze dell'esercito israeliano lo stanno cercando con ingenti mezzi per timore che possa compiere un attentato. Lo riferiscono le forze di sicurezza.

L'agente, impiegato presso la colonia israeliana di Kedumim, in Cisgiordania, è morto in ospedale.

14:46
14:46
Incontro Blinken-Netanyahu domani alle 11

Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà il primo ministro Benyamin Netanyahu domani alle 11 ora locale, ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel.

Blinken incontrerà anche il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro degli Esteri Israel Katz e il presidente Isaac Herzog.

«Ci sono cose su cui possiamo essere flessibili e altre su cui non possiamo esserlo, e insistiamo su queste possiamo. La pressione militare e diplomatica è il modo per liberare gli ostaggi. I principi che abbiamo stabilito sono essenziali per la sicurezza di Israele», ha detto alla riunione di governo il premier israeliano Benyamin Netanyahu facendo riferimento ai colloqui per arrivare a un accordo con Hamas sulla tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi.

14:04
14:04
Chiusa la rappresentanza norvegese in Cisgiordania

La Norvegia chiuderà la sua rappresentanza in Cisgiordania dopo che Israele ha revocato lo status dei diplomatici norvegesi responsabili dei territori palestinesi. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.

L'azione è stata la conseguenza «del riconoscimento da parte della Norvegia di uno stato palestinese-Hamas dopo il massacro del 7 ottobre e del suo sostegno all'emissione di mandati di arresto contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e alti funzionari israeliani», ha spiegato Katz.

Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha criticato la decisione di Israele definendola «estrema e irragionevole», aggiungendo che «questa decisione mira a colpire i palestinesi, l'Autorità nazionale palestinese e tutti coloro che difendono il diritto internazionale, la soluzione dei due Stati e il legittimo diritto dei palestinesi all'autodeterminazione».

La rappresentanza norvegese ad Al-Ram, in Cisgiordania, operativa da circa 30 anni, rimarrà chiusa fino a nuovo avviso.

12:09
12:09
Lo scontro sul futuro del corridoio Filadelfia è «risolvibile»

La differenza di posizioni tra Israele, Hamas e Il Cairo sul futuro del corridoio Filadelfia lungo il confine tra Egitto e Gaza è «risolvibile», hanno dichiarato all'emittente pubblica Kan alcuni alti funzionari israeliani che hanno mantenuto l'anonimato.

Nella capitale egiziana sono in corso discussioni su questo punto dell'accordo e, secondo i funzionari, è possibile trovare una soluzione basata su una proposta americana. Israele, secondo indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, chiede di rimanere e controllare a tempo indeterminato il corridoio Filadelfia, da dove i miliziani della Striscia hanno ricevuto un continuo rifornimento di armi negli ultimi anni.

Tuttavia, fonti israeliane e di Paesi mediatori hanno affermato che i responsabili della sicurezza israeliana ritengono che il ritiro dal corridoio per le sei settimane della prima fase di un possibile accordo di cessate il fuoco e rilascio di ostaggi, non consentirebbe ad Hamas di riarmarsi in modo significativo e che alcune procedure non specificate lungo il confine potrebbero compensare un ritiro israeliano dalla zona di confine.

Dal canto suo, il segretario di Stato americano Antony Blinken arriva oggi nello Stato ebraico per il suo nono viaggio nella regione dal 7 ottobre mentre mediatori americani, egiziani e qatarioti stanno cercando di consolidare un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi dopo i due giorni di negoziati a Doha. Blinken dovrebbe incontrare funzionari israeliani e lunedì il premier Benyamin Netanyahu, prima che i colloqui riprendano al Cairo, probabilmente da mercoledì.

La «proposta ponte» avanzata dagli Stati Uniti per «colmare le lacune rimanenti nell'attuazione dell'accordo tra Israele e Hamas» contiene, secondo indiscrezioni, «numerose questioni altamente specifiche». Lo hanno riferito fonti vicine ai mediatori, come riporta Channel 12.

In particolare uno dei punti fondamenti riguarda il numero si ostaggi ancora in vita che dovranno essere rilasciati nella prima fase di sei settimane dell'accordo: i nomi sono già stati decisi, le donne, comprese le soldatesse, verranno liberate per prime. Tra gli ostaggi che Hamas dovrebbe restituire ci sono anche l'etiope israeliano Avera Mengistu e il beduino israeliano Hisham al-Sayed, civili prigionieri a Gaza da dieci anni.

Come parte dell'accordo, 47 detenuti palestinesi, rilasciati nell'accordo del 2011 nello scambio con il soldato israeliano rapito Gilad Shalit, e che sono stati nuovamente arrestati, dovrebbero essere liberati da Israele. Le fonti di Channel 12 tuttavia hanno specificato che questi elementi della proposta ponte sono stati concordati da Israele e dai mediatori, ma non da Hamas.

Intanto, l'esercito israeliano sta operando in profondità a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, e nella periferia di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia, ha reso noto l'Idf aggiungendo che i soldati della divisione hanno ucciso diversi uomini armati e trovato armi nei giorni scorsi.

A Khan Younis, i caccia israeliani hanno colpito diversi obiettivi in una zona da cui venerdì sono stati lanciati razzi contro la comunità di confine di Nirim e lanciarazzi pronti per un attacco contro Israele. Più a sud, a Rafah, l'Idf ha ucciso diversi uomini armati, trovato armi e diretto attacchi contro siti utilizzati da gruppi terroristici.

Nel frattempo, i palestinesi morti a Gaza dall'inizio dell'offensiva israeliana sono 40'099. Lo afferma il nuovo bilancio del ministero della Sanità della Striscia, gestito da Hamas.

Dieci cittadini stranieri sono invece ancora prigionieri di Hamas a Gaza. Otto dei 115 ostaggi dei miliziani sono infatti thailandesi, due provengono rispettivamente dal Nepal e dalla Tanzania. Prima dell'attacco, 30'000 thailandesi erano arrivati in Israele e lavoravano nell'agricoltura. La maggior parte è rientrata al Paese di origine, ora molti di loro sperano di far presto ritorno alla coltivazione dei campi, nonostante quello che è successo, come riferisce Ynet.

Oltre agli ostaggi ancora detenuti infatti 48 thailandesi sono stati uccisi da Hamas nel massacro del sette ottobre. Al momento non si sa in quale fase potrebbero essere liberati se l'accordo Israele-Hamas andasse in porto.

12:08
12:08
Raid israeliani a Gaza hanno ucciso 19 persone durante la notte

Raid israeliani a Gaza hanno ucciso 19 persone durante la notte, tra cui una donna e i suoi sei figli a Deir al-Balah, secondo l'Al-Aqsa Martyrs Hospital, citato dalla Associated Press online.

In un altro attacco aereo, due edifici residenziali sono stati colpiti nella città di Jabaliya, nord di Gaza, uccidendo due uomini, una donna e sua figlia, secondo il Ministero della Salute gestito da Hamas.

Secondo l'ospedale Al-Awda di Gaza, quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano nel centro della Striscia e sabato sera, un raid vicino a Khan Yunis ha ucciso quattro membri della stessa famiglia, tra cui due donne.

08:35
08:35
A Jenin «uccisi due terroristi di Hamas»

Sono due terroristi di Hamas di alto livello le vittime dell'attacco di un drone israeliano nella città di Jenin, in Cisgiordania. Lo affermano l'esercito e lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano e la notizia è stata poi confermata da Hamas, scrive il Times of Israel.

I due, afferma l'Idf, erano coinvolti nella pianificazione di un attacco nella Valle del Giordano la scorsa settimana, in cui è rimasto ucciso il 23enne Yonatan Deutsch e un altro civile è stato ferito.

Ahmed Abu Ara, di Aqqaba, e Raafat Dawasi, di Silat al-Harithiya, sono stati uccisi nell'attacco del drone che ha preso di mira l'auto in cui si trovavano, a Jenin.

L'Idf e lo Shin Bet affermano che Abu Ara era coinvolto in altri attacchi terroristici e nella fabbricazione di ordigni esplosivi, mentre Dawasi era un membro di spicco della rete terroristica di Hamas a Jenin.

Dal canto loro, due soldati israeliani sono morti nella Striscia di Gaza a causa di un bomba piazzata da Hamas sul ciglio della strada. Lo riferisce Times of Israle e Al Jazeera che citano l'esercito. I due, il sergente maggiore Mordechai Yosef Ben Shoam, 34 anni, dell'8119° Battaglione della Brigata Gerusalemme, di Geva Binyamin e il maggiore Yotam Itzhak Peled, si trovavano a bordo di un convoglio per rifornire di attrezzature le truppe nel quartiere meridionale di Zeitoun, a Gaza City, quando durante il tragitto nel corridoio di Netzarim è esplosa una bomba.

I militanti di Hamas hanno anche aperto il fuoco contro le truppe del convoglio, prima di fuggire, secondo una prima indagine dell'Idf e una dichiarazione di Hamas.

08:25
08:25
Il punto alle 08.00

Due nuovi raid di Israele scandiscono la guerra in Medio Oriente: uno nel sud del Libano che registra dieci vittime, e uno a Gaza, all'ingresso della città di Zawaida, che ha ucciso 18 membri di una famiglia tra cui donne e bambini.

Hamas gela i negoziati: le parole di Biden su una tregua vicina sono «un'illusione». Ma i negoziatori israeliani guardano alle trattative con «cauto ottimismo». L'ultima proposta USA conterrebbe «elementi accettabili per Israele». Lo riferisce l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu che auspica che le pressioni USA e dei negoziatori portino a rimuovere l'opposizione di Hamas.

Nella Striscia, intanto, scatta un nuovo allarme sanitario, con il primo caso di poliomielite in 25 anni.