Cento anni fa nasceva Emilie Lieberherr
Emilie Lieberherr, pioniera della parità fra i sessi e prima donna a sedere in Municipio a Zurigo, oggi avrebbe spento 100 candeline. Deceduta tredici anni fa, Lieberherr è stata, tra l'altro, promotrice dei programmi di distribuzione controllata di eroina.
L'ex municipale ed ex consigliera agli Stati socialista zurighese è nata nel 1924 a Erstfeld (UR) e cresciuta nel Canton Uri. Ha studiato scienze economiche e politiche e ha ottenuto il titolo di dottoressa grazie a una ricerca sulla formazione dei dipendenti nell'industria alberghiera pubblicata nel 1969. È stata una figura di spicco nella lotta per il suffragio femminile alla fine degli anni Sessanta.
Nel 1970 è stata la prima donna ad essere eletta nell'esecutivo della città sulla Limmat, dove ha diretto fino al 1994 il dicastero delle opere sociali. Dal 1978 al 1983 ha rappresentato Zurigo nel Consiglio degli Stati. A Berna si è impegnata tra l'altro per la revisione del diritto matrimoniale e la decima revisione dell'AVS, che riconosceva per esempio alle donne il cosiddetto bonus educativo conferendo un valore monetario al loro contributo famigliare e sociale di modo che la rendita aumentasse.
Durante le sei legislature trascorse nel Municipio, Lieberherr ha regolarmente presentato idee nuove e progressiste: nel 1989 sorprese tutti, proponendo programmi di distribuzione di droga ai tossicomani.
All'inizio la proposta incontrò molte opposizioni, ma tre anni più tardi la sua linea fu accolta dal Consiglio federale in forma sperimentale. I primi ambulatori per la distribuzione controllata di eroina si aprirono a Zurigo proprio mentre Lieberherr si apprestava a lasciare la vita politica attiva.
Di carattere forte e individualista, Lieberherr è più volte entrata in conflitto con il PS. Nel 1983 abbandonò la carriera di «senatrice» in seguito a disaccordi sorti fra i socialisti a proposito della sua posizione intransigente nei confronti dei movimenti giovanili, che in quegli anni arroventavano il clima di Zurigo. Nel 1990 fu formalmente esclusa dal partito per aver appoggiato la politica del sindaco uscente di Zurigo, il radicale Thomas Wagner.
Anche dopo il ritiro dalla scena politica, nel 1994, Lieberherr ha continuato a far sentire la sua voce. Fra il 1994 ed il 1996, è stata presidente dell'Associazione svizzera anziani e pensionati (ASAP). Rimango fedele ai «miei cavalli di battaglia. E sono pronta a farmi sentire quando vedo messe in pericolo le conquiste sociali», aveva dichiarato Lieberherr nel 2004, in occasione del suo ottantesimo compleanno.