Stranieri

«Centri di partenza», Berna aiuterà i Cantoni

La riforma legislativa prevede esplicitamente la possibilità per Berna di sostenere finanziariamente con una somma forfettaria i Cantoni che in situazioni straordinarie gestiscono alloggi temporanei per stranieri che possono essere allontanati senza che una decisione formale sia necessaria
© CdT/archivio
Ats
01.05.2024 11:27

La Confederazione parteciperà dal prossimo giugno alle spese d'esercizio dei cosiddetti «centri di partenza» cantonali situati in prossimità del confine. Il Consiglio federale ha adottato oggi le disposizioni esecutive necessarie (a livello di ordinanza), che applicano quando chiesto dal Parlamento nel 2022 nell'approvare una modifica della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI).

La riforma legislativa prevede esplicitamente la possibilità per Berna di sostenere finanziariamente con una somma forfettaria (fissati oggi ad al massimo a 100 franchi per persona) i Cantoni che in situazioni straordinarie - come nel 2016-2017 in Ticino - gestiscono alloggi temporanei per stranieri che possono essere allontanati senza che una decisione formale sia necessaria (ossia senza una decisione di un giudice, ndr.).

La modifica legislativa trae origine da una mozione depositata dall'ex «senatore» Fabio Abate (PLR/TI). Nel suo atto parlamentare Abate faceva riferimento all'apertura a Rancate di un centro asilanti provvisorio nel 2016. All'epoca la Confederazione aveva concluso un accordo eccezionale con le autorità ticinesi in merito a un aiuto finanziario.