Che cosa c'è (e che cosa non c'è) nella «lista di Jeffrey Epstein»
Era stata annunciata a fine dicembre: a gennaio del 2024 sarà resa pubblica l’identità di più di 170 collaboratori di Jeffrey Epstein. L’attesa era enorme per la divulgazione di documenti nella causa collegata a Ghislaine Maxwell, ex fidanzata del finanziere americano che nel 2019 si è suicidato all’interno del Metropolitan Correctional Center di Manhattan mentre aspettava il processo per sfruttamento sessuale e traffico sessuale di minorenni. Decine di documenti giudiziari precedentemente sigillati sono stati resi pubblici nella tarda serata di ieri.
I primi 40 documenti, dei circa 250 che dovrebbero essere diffusi, menzionano in gran parte figure i cui nomi erano già noti, inclusi amici di alto profilo di Epstein e vittime che hanno parlato pubblicamente. La stessa giudice che ne ha deciso la desecretazione aveva riferito che avrebbe ordinato la pubblicazione dei documenti perché gran parte delle informazioni in essi contenute sono già pubbliche. Ma online circolavano notizie sul fatto che avrebbero incluso una lista di uomini ricchi, famosi e potenti che sarebbero a vario titolo coinvolti nei crimini di Epstein, come collaboratori o come beneficiari del sistema di sfruttamento sessuale che aveva messo in piedi.
Per la magistrata americana non c’era più alcun motivo valido dal punto di vista giuridico per continuare a mantenerli sotto sigillo e sono stati quindi pubblicati dalla corte distrettuale di New York. Sono in tutto tra i 150 e i 180 i nomi menzionati nei documenti. Tra i più illustri Donald Trump (citato come conoscente del finanziere), Michael Jackson, l’ex governatore del New Mexico Bill Richardson, il guru della tecnologia Marvin Minsky, l’agente di modelle francese Jean-Luc Brunel, l’investitore americano Glenn Dubin, Bill Clinton, David Copperfield, lo scienziato Stephen Hawking.
Si tratta, però, di una lista di persone legate in qualche modo a Epstein, ma non vi è menzionato alcun comportamento illecito da parte loro. E, soprattutto, non è una lista di clienti. Alcuni dei nomi erano usciti già in passato su alcuni media americani, ma ora per la prima volta sono stati rilasciati dal sistema legale statunitense.
Ma questi file contengono anche dettagli inediti e le trascrizioni complete delle udienze della causa civile tra Giuffre e Maxwell, chiusa nel 2017. Un processo che ha visto contrapposte Virginia Giuffre, attivista statunitense tra le accusatrici di Epstein che lo scorso anno ha raggiunto un accordo extragiudiziale con il principe Andrea per alcune accuse di abusi sessuali, e Ghislaine Maxwell, che ha aiutato Epstein a individuare e abusare di moltissime ragazze minorenni.
I dettagli
I documenti includono rapporti della polizia e trascrizioni di colloqui con alcune delle donne che hanno accusato Epstein di sfruttamento sessuale. Tra queste l'allora 21.enne Johanna Sjoberg che, in una lunga testimonianza risalente al 2016, racconta di avere incontrato Michael Jackson nella casa di Epstein a Palm Beach (ma non muove alcuna accusa nei suoi confronti). In un'altra deposizione sotto giuramento, la giovane racconta che Epstein le aveva rivelato «a Clinton piacciono giovani», riferendosi alle ragazze. L'ex presidente, nonostante viaggi e anni di collaborazione con Epstein per la sua fondazione, ha sempre negato di essersi recato sull’isola o di avere avuto rapporti extra-lavorativi con l'ex finanziaere.$
Tra le 943 pagine rese pubbliche ci sono pure racconti di «orge con minorenni», incontri con ragazzine, massaggi. Si parla anche di «un anonimo primo ministro».
Sempre Johanna Sjoberg accusa il principe Andrea – che ha sempre negato le accuse e che con Virginia Giuffre ha raggiunto un patteggiamento plurimilionario nel 2022 – di averle «toccato e palpato il seno». In un diverso file, si legge della presenza sull’isola dello scienziato Stephen Hawking – lì nel 2006 per una conferenza –: in una mail Epstein chiede a Maxwell di trovare testimoni tra le donne «al loro servizio» che «smentiscano la partecipazione di Hawking a un’orgia di minorenni».