Che cosa ci fa un veicolo militare dell'esercito svizzero a Mosca?
Il Giorno della Vittoria, in Russia, è particolarmente sentito. Si celebra il 9 maggio. Ogni anno. Una data che, allo stesso tempo, è un simbolo e un pretesto. Un simbolo perché il Paese commemora la vittoria sui nazisti, risalente al 1945. Un pretesto perché, a maggior ragione dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina, Mosca e Vladimir Putin hanno modo di mettersi in vetrina. E di lanciare un segnale: al popolo e al mondo. Il primo a sfruttare in questo modo il 9 maggio, nel 1965, fu Leonid Breznev, come aveva scritto Giacomo Butti in questo articolo. L'allora segretario generale del Partito Comunista, leader dell'URSS, utilizzò l'anniversario della resa tedesca per proporre una grande festa patriottica – divenuta poi festa nazionale – con l'obiettivo di ridare slancio al comunismo. La data è da allora stata utilizzata per dimostrare la forza dell'esercito russo e l'unità del Paese, una tradizione politica accentuata appunto dalla salita di Putin al potere.
I preparativi per l'edizione 2024, manco a dirlo, fervono. Detto che l'evento principale sarà la grande parata, con Mosca che sfoggerà il meglio del suo materiale bellico, l'attenzione di molti sarà rivolta alla collezione di veicoli da guerra occidentali che il Cremlino inaugurerà, o dovrebbe inaugurare, domani. Una sorta di cimitero del nemico o, se preferite, maxi-bottino di guerra per dimostrare, una volta di più, al pubblico che la Russia è superiore a qualsiasi altra potenza. Fra gli oggetti che i russi esporranno figurano un carro armato americano Bradley, un carro armato tedesco Leopard 2 e un mezzo da combattimento della fanteria Marder. Non solo: verrà esposto e spiattellato ai russi anche un veicolo piuttosto noto alla Confederazione: un fuoristrada a trazione integrale Pinzgauer, usato come mezzo sanitario. Ne danno notizia le testate del gruppo CH Media.
Chi ha prestato servizio nell'Esercito svizzero fra il 1972 e il 2008 ha certo familiarità con il cosiddetto Sani-Pinz: durante questo lungo, lunghissimo periodo infatti sono stati impiegati 660 esemplari di questo modello speciale. Nel frattempo, i Pinz sono stati sostituiti dal Duro. A ogni veicolo della collezione russa, tornando all'esposizione, è stata assegnata una bandiera. E questo per dimostrare quanto sia grande ed estesa la cospirazione dell'Occidente contro la Russia. Sul Pinzgauer, però, non sventola una bandiera elvetica bensì una austriaca. Di per sé corretto, poiché il modello originale è stato costruito dalla casa austriaca Steyr-Puch. In realtà, però, l'esemplare in questione – come ha spiegato su X l'esperto Martin Rosenkranz – è un 712 T Sanw 6×6 appartenuto proprio all'esercito svizzero.
Resta da capire come un nostro (ex) veicolo militare sia finito in bella mostra a Mosca. Secondo le testate del gruppo CH Media, dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina molti cittadini privati svizzeri – che erano entrati in possesso dei Pinzgauer dismessi – hanno donato questi veicoli a Kiev. Il mese scorso, d'altro canto, era possibile acquistare un Pinzgauer all'asta su Ricardo. Il prezzo di partenza? 23 mila franchi.