Grande distribuzione

Che cosa sta succedendo nel Gruppo Migros?

I dirigenti hanno convocato una conferenza stampa, dopo l'annuncio, questa mattina, della volontà di cedere «le aziende che non sono più in linea con la strategia del Gruppo»
© KEYSTONE / MICHAEL BUHOLZER
Jenny Covelli
02.02.2024 12:15

«Il Gruppo Migros vuole aumentare l'attrattività del suo core business agli occhi della clientela e si concentra in modo specifico sui settori d’attività in cui può continuare ad avere successo anche in futuro». Con queste parole il Gigante arancione ha annunciato le nuove tappe di una strategia adottata nel 2021. Che includono la volontà di cedere «le aziende che non sono più in linea con la strategia del Gruppo», Hotelplan Group e Mibelle Group. «Migros non è più il proprietario ideale a causa della sua focalizzazione strategica, l'azienda intende cercare attentamente acquirenti adatti. In particolare siamo alla ricerca di nuovi proprietari che abbiano una solida base per portare avanti con successo le aziende interessate», spiega Mario Irminger, presidente della Direzione generale della Federazione delle cooperative Migros (FCM). 

«Il Gruppo Migors - che ha registrato un risultato positivo per l'esercizio appena concluso - ha preso decisioni lungimiranti», ha dichiarato in conferenza stampa Ursula Nold, presidente dell’Amministrazione della FCM. «Dobbiamo prepararci per il futuro». Nei prossimi cinque anni, Migros prevede d’investire circa otto miliardi di franchi nella piazza economica svizzera e anche in prezzi più favorevoli per la propria clientela, ha precisato Irminger. «Oltre agli investimenti nei supermercati Migros, l'attenzione si concentra sull'introduzione di un nuovo concetto di filiale per Denner, su una logistica più efficace e ampliata per Denner e Digitec Galaxus, sull'espansione dell'attività online e su aziende di produzione redditizie e orientate al cliente a livello di Migros Industrie».

Hotelplan Group ha ottenuto risultati record nel 2022 e nel 2023. «Tuttavia, Migros vede opportunità di sviluppo ancora maggiori per l'azienda con un nuovo proprietario». Da qui la volontà di cederla. «Lo scorso anno siamo riusciti ad aumentare gli utili del 21%», ha sottolineato Michel Gruber, presidente del gruppo. «Sono molto soddisfatto. Hotelplan è molto ben posizionata. La vendita è la soluzione migliore, visto lo spostamento verso le grandi piattaforme. Gottlieb Duttweiler aveva fondato Hotelplan per consentire anche ai "piccoli" di andare in vacanza e per sostenere gli hotel svizzeri. Oggi, invece, oltre la metà dei viaggi avviene all’estero e i clienti sono stranieri. Ecco perché pensiamo esistano alternative migliori rispetto a Migros. Sono convinto che troveremo una buona soluzione».

Mibelle Group si è sviluppata ed è cresciuta ben oltre Migros – l'attività estera rappresenta oggi circa il 70% del fatturato –, motivo per cui oggi si riscontrano meno analogie e sinergie.

In vendita SportX e Melectronics

Con la continua forte crescita del commercio online, risultano sempre più sotto pressione le vendite stazionarie nei negozi per il settore non alimentare. I negozi hanno subito una forte pressione sul mercato a causa del mutamento nelle abitudini dei consumatori. Dopo un'analisi approfondita, il Consiglio di amministrazione di Migros Fachmarkt AG ha deciso di avviare il processo di vendita dei negozi specializzati SportX e Melectronics, per trovare proprietari più adatti al di fuori del Gruppo Migros. Durante il processo di vendita, non cambierà nulla per la clientela; le attività continueranno normalmente e saranno garantite da Migros.

Migros deciderà sul futuro dei propri negozi specializzati, tra cui Obi e Do it + Garden, entro la metà del 2024. «Esamineremo tutte le opzioni possibili», ha dichiarato Irminger, senza escludere esplicitamente la ricerca di nuovi proprietari.

Riduzione fino a 1.500 posti di lavoro

«Purtroppo, la focalizzazione strategica del Gruppo Migros comporterà inevitabilmente la necessità di diminuire fino a 1.500 posti di lavoro a tempo pieno», si legge ancora nella nota diffusa questa mattina. «Migros si assumerà le proprie responsabilità e farà tutto il possibile per evitare licenziamenti, ove possibile, e sostenere attivamente i collaboratori interessati nella ricerca di un nuovo posto di lavoro all'interno o all'esterno del Gruppo Migros». Presso Bestsmile si prevede la soppressione di 40 posti di lavoro: «Ci siamo espansi troppo velocemente, chiuderemo alcune sedi per ridurre i costi», ha aggiunto in conferenza stampa Michel Gruber.

«Non dovrebbero esserci grandi tagli di posti di lavoro presso Mibelle o Hotelplan, ma se qualcuno rileva SportX o Melectronics, forse potrebbe contare già sul proprio capitale umano», ha chiarito Irminger rispondendo a una domanda dei giornalisti. Nold, a esplicita richiesta, ha aggiunto che presso le aziende che Migros intende cedere lavorano attualmente circa 6.500 persone. «Tutti i possibili acquirenti saranno presi in considerazione», ha aggiunto, «anche Coop» qualora mostrasse interesse.

Impatto di 500 milioni di franchi sul risultato operativo

Nell'ambito della continua revisione del portafoglio, il Gruppo Migros ha individuato perdite di valore per circa 500 milioni di franchi. Ciò riguarda in particolare gli immobili logistici, i progetti informatici e diverse altre voci patrimoniali, che hanno un valore di bilancio inferiore a causa delle variazioni delle condizioni di mercato e che devono quindi essere rettificati. Tali rettifiche di valore hanno un corrispondente impatto negativo sul risultato aziendale del 2023. Ciononostante, il Gruppo Migros registra un risultato positivo per l'esercizio appena concluso. «Migros dispone di un capitale proprio di oltre 17 miliardi di franchi e di una base finanziaria molto solida – ha spiegato Irminger –. Ma dobbiamo anche guardare al futuro e trovare le condizioni migliori per avere successo nei prossimi vent’anni».

In futuro il Gigante arancione punta a un modello più diretto, ad esempio sotto l'egida di un'unica cooperativa. A titolo di paragone è stata citata la filiale tedesca Tegut, società in mano alla cooperativa Migros di Zurigo.

In questo articolo: