Guerra in Ucraina

Chernihiv, colpito un raduno di esperti di droni: si indaga sulla fuga di informazioni

L'evento non era segreto, ma il luogo era stato rivelato poche ore prima solo ai partecipanti, registrati e verificati — Colpiti dal bombardamento, in pieno centro città, anche civili ucraini
©OLEG PETRASYUK
Red. Online
19.08.2023 18:32

Secondo il bilancio più recente, sette persone (tra cui un bambino di 6 anni) sono morte oggi nel bombardamento russo nella città ucraina settentrionale di Chernihiv; almeno 117, invece, i feriti. Tra questi altri 12 bambini e una decina di poliziotti. Attorno a mezzogiorno (ora locale), un missile ha colpito la piazza centrale della vecchia città, danneggiando l'università e il teatro antistanti. Secondo il ministero dell'Interno ucraino, la gente stava andando in chiesa per celebrare una festa religiosa quando ha avuto luogo l'attacco. «Una piazza, il politecnico, un teatro. Un sabato qualunque, che la Russia ha trasformato in un giorno di dolore e perdita», così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha immediatamente commentato su Telegram la notizia, pubblicando anche un video che mostra tetti crollati e auto distrutte. 

Tramite l'agenzia statale russa Ria Novosti, il Cremlino ha fatto sapere che l'obiettivo dell'attacco era un «luogo di ritrovo di specialisti militari sui droni da combattimento delle forze armate ucraine». Una notizia poi confermata da fonti ucraine. Ma il bombardamento, avvenuto in una zona affollata, ha mietuto vittime anche e soprattutto fra i civili. La coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l'Ucraina ha condannato «l'atroce» attacco missilistico russo al centro di Chernihiv e ha chiesto a Mosca di porre fine ai raid su «aree popolate». «È atroce attaccare la piazza principale di una grande città, al mattino, mentre la gente passeggia e alcuni vanno in chiesa per celebrare una giornata religiosa per molti ucraini», ha affermato la funzionaria ONU Denise Brown. «Condanno questo schema ripetuto di attacchi russi su aree popolate dell'Ucraina, che causano morti, distruzioni massicce e crescenti necessità umanitarie».

La conferma: «Colpito un raduno sui droni»

Il teatro colpito stava effettivamente ospitando un raduno di produttori di droni e scuole di addestramento di ricognizione aerea come parte di una giornata dimostrativa del gruppo Liuti Ptashky (Angry Birds). Lo scrive Ukrainska Pravda citando Maria Berlinska, tra i responsabili dell'organizzazione dell'iniziativa.

Il team conosciuto come "Angry Birds" si occupa da tempo della produzione artigianale di droni da utilizzare in guerra. Molti, ne avevamo parlato qui, sono ricavati dai cosiddetti «racing drones» droni da corsa veloci ed economici che possono trasportare un chilogrammo di esplosivo: solitamente vengono utilizzati in attacchi kamikaze contro militari e mezzi corazzati.

All'agenzia di stampa ucraina Unian uno dei presenti, un ufficiale della divisione speciale di droni d'attacco "Aquila Bianca" ha spiegato che al momento dell'attacco, nel teatro, ci sarebbero state circa 200 persone. Secondo l'uomo, le persone si sono salvate solo grazie all'allarme antiaereo suonato poco prima dell'attacco russo sull'edificio. «Era l'inizio dell'evento. Il conduttore si è semplicemente presentato e ha raccontato come si sarebbe svolto l'evento, ha parlato delle misure di sicurezza, abbiamo cantato l'inno, e il minuto di silenzio stava finendo e abbiamo iniziato a sentire il segnale del raid aereo», ha raccontato il testimone. L'uomo ha spiegato che gli organizzatori hanno chiesto a tutti di scendere al rifugio antiaereo, dov'è andata la maggior parte delle persone, e mentre scendeva al primo piano «c'è stato un urto, che si è attutito, molte persone sono cadute a terra. È stato uno shock. Il colpo è stato molto forte».

«Ciò che ha salvato la situazione è stato il rifacimento del tetto della sala stessa. Era e sarà un teatro di prosa molto imponente. Dopo il colpo, abbiamo iniziato ad aiutare le persone a scendere nel rifugio antiaereo. C'erano, credo, 200 o più persone all'interno, c'erano anche civili e militari».

Si indaga

Nelle ore seguenti l'attacco, l'agenzia di stampa russa Ria Novosti ha pubblicato uno screenshot di una mailing list privata, nella quale sarebbero elencati i consigli per visitare il raduno sui droni: «Vi invitiamo a venire all'evento in abiti civili per evitare di identificare l'evento come legato alla sfera militare». Il presunto invito sottolineerebbe anche che «l'evento è chiuso, contiene informazioni sensibili sulla capacità di difesa del Paese e la maggior parte dei partecipanti sono militari attivi».

Vera o no (il materiale pubblicato da Ria Novosti non è stato verificato), questa mail non cambia la realtà dei fatti: i russi sapevano del raduno. Un raduno, ha sottolineato la stessa organizzatrice, Maria Berlinska, che sarebbe dovuto essere segreto. «L'evento è stato ufficialmente concordato in anticipo con le autorità locali, il luogo è stato fornito dalle autorità locali. L'annuncio che ci sarebbe stato un evento era di pubblico dominio, ma il luogo specifico è stato segnalato solo a i partecipanti verificati e registrati poche ore prima dell'evento. Tutti i dati dei partecipanti vengono forniti alle autorità competenti», ha affermato la responsabile su Facebook. Insomma, le informazioni sul luogo sono arrivate, in qualche modo, al Cremlino. «Ora stiamo lavorando con la SBU (i servizi di sicurezza ucraini), fornendo tutti i dati necessari per un'indagine operativa», ha aggiunto Berlinska.

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