News
La diretta

«Chi aiuta la Russia pagherà un prezzo pesante»

È quanto hanno promesso i ministri degli Esteri del G7, al termine di due giorni di colloqui in Giappone — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«Chi aiuta la Russia pagherà un prezzo pesante»
Red. Online
18.04.2023 06:26
21:45
21:45
«Raid russi su 6 comunità nell'oblast di Sumy»

Le truppe russe hanno bombardato oggi sei comunità nella regione di Sumy in Ucraina. Lo riporta Ukrinform citando l'amministrazione militare regionale di Sumy. "Nel corso della giornata i russi hanno bombardato sei comunità di confine: Rychkivska, Yunakivska, Novoslobidska, Bilopolska, Esmanska, Seredino-Budska. Sono stati registrati 165 attacchi con mortai, artiglieria e lanciagranate". Almeno "una donna è morta" e altre due persone sono rimaste ferite. Diverse case sono state "danneggiate".

20:52
20:52
Dure critiche di Kiev a Lula: «Venga a vedere la realtà»

Dopo Washington e Bruxelles, anche Kiev critica aspramente le dichiarazioni del presidente progressista brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva (Pt), dei giorni scorsi in Cina, secondo cui Ue e Usa stanno incoraggiando la guerra in Ucraina.

In un post su Facebook, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko ha criticato Lula per aver messo "vittima e aggressore sullo stesso piano" e per aver attaccato i Paesi che stanno aiutando l'Ucraina a "proteggersi da un'aggressione omicida".

In particolare, Nikolenko ha invitato Lula a visitare Kiev affinché capisca "le vere cause dell'aggressione russa e le sue conseguenze per la sicurezza globale".

Ieri - nella giornata della visita del ministro degli Esteri russo a Serghei Lavrov a Brasilia - l'Unione europea, per bocca del portavoce del Servizio per l'azione esterna, Peter Stano aveva commentato: "Non è vero che Stati Uniti e Ue stanno aiutando a prolungare il conflitto. La verità è che l'Ucraina è vittima di un'aggressione illegale. Gli Stati Uniti e l'Ue con altri partner internazionali stanno aiutando l'Ucraina ad esercitare il suo legittimo diritto per l'autodifesa. Se non lo facessimo, l'Ucraina dovrebbe affrontare la distruzione, perché questi sono gli obiettivi dichiarati della guerra di Putin".

Dalla Casa Bianca, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, aveva reagito affermando che il Brasile "sta ripetendo a pappagallo la propaganda russa e cinese senza guardare ai fatti".

Secondo alcuni ambasciatori a Brasilia sentiti dalla Cnn in via confidenziale, le parole di Lula sono "irritanti", "deludenti" e "infelici" e la posizione assunta dal presidente in relazione alla guerra in Ucraina, rischia di allontanare i leader occidentali e ridurre il dialogo tra il Brasile e la comunità internazionale.

20:06
20:06
«7000 soldati ucraini dispersi, tornati 2200 prigionieri»

Più di 7.000 militari ucraini sono attualmente considerati dispersi. Lo ha dichiarato Oleh Kotenko, il commissario per le persone scomparse, citato dal Kyiv Independent.

Secondo il funzionario di Kiev, circa il 60-65% delle persone scomparse sarebbe prigioniero dei russi, mentre il resto potrebbe non essere più vivo."Speriamo che le persone che stiamo cercando come persone scomparse siano state effettivamente catturate" invece di essere morte, ha detto Kotenko.

Dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala, l'Ucraina ha riportato indietro 2.235 prigionieri di guerra dalla Russia, ha reso noto su Telegram oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

20:05
20:05
«I bielorussi non sono Lukashenko»

La leader dell'opposizione bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaja, ha ringraziato, in un messaggio sul suo account Twitter, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, «per aver separato i bielorussi dal regime di Lukashenko.

Dobbiamo punire questo regime per essere un burattino della Russia e per la sua aggressione. E abbiamo il dovere di sostenere il popolo bielorusso che si oppone sia al regime stesso che alla guerra», ha scritto la politica bielorussa.

Landsbergis aveva esortato i membri del Parlamento (Seimas) a votare contro il veto imposto la scorsa settimana dal presidente della Repubblica lituana, Gitanas Nausėda, alla legge che prevedeva l'imposizione di sanzioni separate per i cittadini di Russia e Bielorussia.

Landsbergis ha giustificato il suo appoggio all'assegnazione di un diverso regime di sanzioni nei confronti dei bielorussi adducendo il maggiore attivismo della società bielorussa in opposizione al regime di Lukashenko e la sua particolare «sovranità spirituale».

19:27
19:27
Nuovo nome per i McDonald's bielorussi

McDonald's cambia nome anche in Bielorussia, si chiamerà Mak.by. Lo ha annunciato la società Ksb Victory Restaurants, citata da Sky News.

I 25 ristoranti McDonald's in Bielorussia dovevano essere rinominati come quelli russi, «Vkousno i totchka», ovvero 'Buono e basta', ma l'accordo sembra essere saltato in favore, appunto, di Ksb Victory Restaurants.

Il più popolare fast food americano al mondo aveva già annunciato a novembre che non era più possibile continuare a operare a Minsk, dopo essere stato tra i primi marchi occidentali a uscire completamente dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

18:55
18:55
«Uccisi 8.500 civili in Ucraina, oltre 14mila i feriti»

Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio 2022, sono stati uccisi 8.534 civili. Lo riporta l'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani, aggiungendo che i feriti sono 14.370.

Secondo l'Onu, 6.634 civili sono stati uccisi sul territorio controllato dal governo ucraino quando, 1.900 in quello controllato dai russi.

Le regioni in cui si registra il maggior numero di civili morti, 3.950, sono quelle del Donetsk e del Lugansk.

18:55
18:55
Intesa tra Polonia e Ucraina sull'import di grano

Polonia e Ucraina hanno raggiunto un accordo sull'importazione del grano e di altri prodotti agricoli ucraini. Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura polacco Robert Telus in conferenza stampa, al termine dei colloqui tra le delegazioni dei due Paesi.

18:54
18:54
«La Russia importa tecnologie occidentali per le armi»

La Russia sta importando tecnologia dall'Occidente tramite Armenia, Kazakhstan e altri Paesi, di fatto aggirando le sanzioni. Lo riporta il New York Times citando i dati che funzionari americani ed europei si sono scambiati in uno dei loro ultimi incontri alla fine di marzo.

A preoccupare gli Stati Uniti e l'Unione Europea è il fatto che la Russia riesca a importare alcune categorie sensibili di chip cruciali per lo sviluppo di armi.

I dati sull'andamento degli scambi commerciali indicano, riporta il New York Times, un aumento delle vendite alla Russia di chip e di altri componenti elettronici da Armenia, Kazakhstan e altri paesi. Un trend che mostra come il negare l'accesso ai chip a Mosca presenta non poche difficoltà.

Anche se le sanzioni imposte hanno ridotto le capacità della Russia di produrre armi, Mosca continua a trovare strade per accedere ai componenti elettronici di cui ha bisogno. «Il risultato è devastante: mentre gli Stati Uniti e l'Unione Europea corrono per fornire armi all'Ucraina per combattere contro la Russia, la loro tecnologia è usata da Mosca per attaccare», scrive il New York Times.

Le vendite dirette di chip alla Russia dagli Stati Uniti e dai loro alleati sono crollate a zero. Ma altri paesi sono scesi in campo per fornire a Mosca quello di cui ha bisogno. Uno dei nodi maggiori per l'Occidente sono le vendite illecite di chip che sono più difficili da controllare.

18:53
18:53
«Reprimeremo le attività sovversive»

Mosca ha messo in guardia oggi l'ambasciatrice statunitense Lynne Tracy contro qualsiasi «attività sovversiva» in Russia, che sarà «severamente repressa». Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo dopo la convocazione della diplomatica per protestare per le «interferenze» americane negli affari russi, sullo sfondo dell'arresto del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich.

«Qualsiasi azione da parte degli Stati Uniti volta a incitare discordia e inimicizia nella società russa, nonché a utilizzare la missione diplomatica per nascondere attività sovversive, sarà severamente repressa», si legge nella nota.

17:08
17:08
Per Mosca la proposta del Brasile «merita attenzione»

Mosca ritiene che gli sforzi del Brasile per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina «meritino attenzione». Lo riporta il portale di Cnn Brasile.

Ad una domanda sulla proposta di mediazione avanzata dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha detto ai reporter che «qualsiasi idea che tenga in considerazione gli interessi della Russia merita attenzione e certamente deve essere ascoltata».

Ieri il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov è stato a Brasilia, dove ha incontrato il cancelliere Mauro Vieira e il presidente Lula.

16:31
16:31
«La Russia è la più grande minaccia alla sicurezza»

«La Russia è la più grande minaccia alla nostra sicurezza». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in collegamento da Bruxelles con la 18esima Conferenza annuale dell'Alleanza sul controllo degli armamenti, il disarmo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa a Washington.

«Il Cremlino ha deciso di sovvertire le regole internazionali sulle armi, minacciando di utilizzare quelle nucleari. Questo è un comportamento irresponsabile, ma non ci intimorisce», ha aggiunto il segretario generale.

15:08
15:08
Gli avvocati di Gershkovich offrono una cauzione di 612 mila dollari

Il team legale del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich afferma di aver offerto al tribunale una cauzione pari a circa 612.000 dollari per liberare il giornalista dalla detenzione. Ma il tribunale ha negato la cauzione. Lo riporta la CNN.

«Abbiamo suggerito al tribunale di prendere in considerazione la scelta di misure preventive non legate all'isolamento dalla società, compresi gli arresti domiciliari, dal momento che Evan ha una registrazione nel territorio di Mosca o una cauzione per un importo di 50 milioni rubli (612.000 dollari)», ha detto l'avvocato Maria Korchagina.

«Dow Jones, il proprietario del WSJ, ha fornito una lettera di garanzia che se Evan fosse rilasciato dalla custodia, sono pronti a fornire una cauzione per un importo di 50 milioni di rubli. Ma la nostra richiesta è stata respinta», ha aggiunto.

Quando la sua decisione è stata letta in tribunale, Gershkovich, che è bilingue inglese/russo ha detto al giudice che non aveva bisogno che la decisione fosse tradotta in inglese: «No no, non ho bisogno di traduzione».

14:13
14:13
Il giornalista Gershkovich resta in prigione

Il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich arrestato in Russia resta in prigione. Lo ha stabilito il tribunale di Mosca nell'udienza di appello tenutasi oggi alla presenza del reporter.

14:12
14:12
Mosca convoca gli ambasciatori di USA, GB e Canada

Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada «per la palese interferenza negli affari interni». Lo afferma il ministero russo in una nota, ripresa dalla Tass.

«Gli ambasciatori di Stati Uniti, Regno Unito e Canada sono stati convocati presso il ministero degli Esteri per la palese interferenza negli affari interni della Russia e per le attività non conformi allo status diplomatico», si legge nel comunicato.

11:21
11:21
«Macron punta sulla Cina per i negoziati tra Kiev e Mosca»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha incaricato il suo consigliere per la politica estera Emmanuel Bonne di collaborare con l'alto diplomatico cinese Wang Yi per stabilire un piano che potrebbe essere utilizzato come base per futuri negoziati tra Mosca e Kiev. Lo riporta Bloomberg citando persone che hanno familiarità con il progetto.

La strategia francese prevede che i colloqui tra Russia e Ucraina si svolgano già quest'estate. Un funzionario dell'ufficio di Macron ha confermato l'intenzione di Bonne di parlare con Wang aggiungendo che gli alleati della Francia sono stati informati di qualsiasi iniziativa francese.

Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato di non essere a conoscenza della fonte dell'informazione e che è «difficile verificarne l'autenticità».

Secondo Bloomberg, non è chiaro se Macron abbia il sostegno di Kiev e dei suoi alleati per il suo piano ma molti degli alleati hanno respinto le proposte di cessate il fuoco che consentirebbero alla Russia di mantenere le conquiste territoriali dopo il 24 febbraio 2022. Molte nazioni sono anche scettiche sul fatto che la Cina possa servire da intermediario vista la sua «amicizia senza limiti» con la Russia.

09:15
09:15
«Mosca userà ogni mezzo per mantenere i territori ucraini»

I leader occidentali sono preparati al fatto che Vladimir Putin usi «tutti gli strumenti che gli sono rimasti», comprese le minacce nucleari e gli attacchi informatici, in risposta alla prevista controffensiva ucraina contro la Russia. Lo scrive il Guardian.

I diplomatici britannici al vertice dei ministri degli Esteri del G7 in Giappone hanno dichiarato di aspettarsi una rappresaglia da parte della Russia e di «essere preparati» a tattiche estreme nel tentativo della Federazione russa di mantenere il territorio ucraino.

07:44
07:44
Il Brasile respinge le critiche USA e difende i legami con Mosca

Il ministro degli Esteri del Brasile, Mauro Vieira, ha difeso le relazioni del suo Paese con la Russia e ha respinto le critiche di Washington. Secondo la Casa Bianca, Brasilia sta «facendo eco alla propaganda russa» sul conflitto in Ucraina.

«Non so come o perché (il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca) sia giunto a questa conclusione. Ma non sono d'accordo in alcun modo», ha detto Mauro Vieira ai giornalisti a Brasilia, dove il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha incontrato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

06:53
06:53
Putin visita una base militare vicino a Kherson

Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato il quartier generale del gruppo di truppe 'Dnepr' nella regione di Kherson, nel territorio dell'Ucraina, dove ha incontrato i militari. Lo riferisce - come riporta l'agenzia Ria Novosti - il servizio stampa del capo dello Stato russo.

«Vladimir Putin presso il quartier generale del gruppo di truppe Dnepr nella regione di Kherson ha ascoltato i rapporti del comandante delle forze aviotrasportate, il colonnello generale Mikhail Teplinsky, il comandante del gruppo di truppe Dnepr, il colonnello generale Oleg Makarevich e altri capi militari», afferma il rapporto.

Putin ha chiesto ai militari di esprimere la loro opinione sulla situazione militare nelle zone Kherson e Zaporizhzia. «Non voglio distrarvi dai doveri diretti relativi al comando e al controllo. Stiamo lavorando in modo professionale, velocemente ma concretamente. È importante per me sentire le opinioni su come si sta sviluppando la situazione, ascoltare, scambiare informazioni» ha detto Putin.

Il presidente russo ha poi raggiunto il quartier generale della Guardia nazionale Vostok nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, come riferisce Ria Novosti citando il Cremlino. Putin ha ascoltato il rapporto del generale Alexander Lapin e di altri ufficiali sulla situazione in Ucraina.

In entrambe le sedi ha fatto gli auguri di Pasqua ai militari e ha donato copie di icone. Regalando in particolare un'icona al quartier generale del gruppo Dnepr, il capo di Stato ha osservato che apparteneva a «uno dei ministri della difesa di maggior successo dell'Impero russo».

Putin, ha riferito Ria Novosti, è arrivato in elicottero al quartier generale del Dnepr, quindi ha raggiunto il posto di comando in auto. Il presidente si è anche trasferito in elicottero al quartier generale del gruppo Vostok.

Quella di oggi è la prima visita di Putin nella regione di Kherson e nell'autoproclamata repubblica di Lugansk. L'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti ha pubblicato un filmato del viaggio di Putin in Ucraina, il video lo mostra mentre arriva in elicottero, prima di partecipare a un incontro con gli ufficiali.

In precedenza, il presidente russo aveva visitato Mariupol il 19 marzo. In quell'occasione si era recato anche a Rostov-sul-Don, dove aveva avuto un incontro con i comandanti militari del quartier generale delle operazioni militari.

Kherson e Lugansk sono tra le quattro regioni annesse dalla Russia lo scorso anno, una mossa unilaterale non riconosciuta dall'Occidente.

Le truppe russe si sono ritirate da Kherson, il capoluogo regionale, lo scorso novembre, e hanno rafforzato le loro posizioni sulla sponda opposta del fiume Dnipro in previsione di una controffensiva ucraina.

06:50
06:50
Lavrov: «Mosca vuole che la guerra finisca presto»

La Russia è interessata a porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile, ma in un contesto in cui si tengano in considerazione «gli interessi di sicurezza di tutti gli Stati, senza eccezioni». Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, forte del sostegno di Brasilia, al termine dell'incontro col cancelliere Mauro Viera, ha evocato la possibilità di un negoziato di pace, ma condizionato ad una serie di paletti.

Un'ipotesi stroncata sul nascere da UE e USA. Solo poche ore prima Bruxelles, in risposta alle dichiarazioni del presidente brasiliano Luiz inacio Lula da Silva da Pechino - secondo cui UE e USA stanno incoraggiando la guerra in Ucraina - ha ribadito che «l'Ucraina è la vittima» e quindi sta a Kiev «definire quali siano le condizioni per eventuali negoziati di pace». E aspre critiche sono arrivate anche dalla Casa Bianca, col portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, che ha evidenziato come il Brasile «stia ripetendo a pappagallo la propaganda russa e cinese senza guardare ai fatti».

Per parte sua Lavrov ha affermato l'interesse «a porre fine al conflitto ucraino il prima possibile». «Abbiamo spiegato in modo molto dettagliato in più di un'occasione le ragioni di ciò che sta accadendo, gli obiettivi che stiamo perseguendo a questo proposito», ha detto il ministro russo, aggiungendo che con il suo omologo brasiliano hanno parlato del «contesto che deve essere tenuto presente per risolvere questi problemi non su base momentanea, ma sulla base di accordi a lungo termine, che devono prima di tutto essere basati sul principio del multilateralismo e sulla considerazione degli interessi di sicurezza di tutti gli Stati senza eccezioni».

Il viaggio dell'emissario di Mosca in Brasile si inserisce nella fitta tela che Lula - appena rientrato da Pechino - sta tessendo con i Brics per un piano di pace mediato da un gruppo di cosiddetti 'Paesi amici' per il conflitto ucraino, come ribadito dallo stesso Vieira, tornato a criticare le «sanzioni unilaterali» contro Mosca, che «oltre a non avere l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno un impatto negativo sulle economie mondiali, in particolare sui Paesi in via di sviluppo».

Lavrov - che in America latina andrà anche a Cuba, in Venezuela e in Nicaragua - ha ringraziato il Brasile per il suo «contributo alla soluzione del conflitto» in Ucraina. «Le visioni di Brasile e Russia» coincidono, ha spiegato, evidenziando la necessità di «un ordine mondiale più equo, più giusto e basato sul diritto. In questo, abbiamo una visione del mondo multipolare, in cui prendiamo in considerazione diversi Paesi, non solo alcuni».

Ma le dichiarazioni di Lula in Cina e l'incontro con Lavrov, hanno riacceso il fuoco della polemica. «Non é vero che Stati Uniti e UE stanno aiutando a prolungare il conflitto. La verità è che l'Ucraina è vittima di un'aggressione illegale. Gli Stati Uniti e l'UE con altri partner internazionali stiamo aiutando l'Ucraina ad esercitare il suo legittimo diritto per l'autodifesa. Se non lo facessimo, l'Ucraina dovrebbe affrontare la distruzione, perché questi sono gli obiettivi dichiarati della guerra di Putin», ha affermato il portavoce del Servizio per l'azione esterna dell'Unione europea, Peter Stano.

E le critiche si sono fatte particolarmente dure anche in Portogallo, dove Lula è stato inviato a tenere un discorso in parlamento, il prossimo 25 aprile.

06:32
06:32
«Chi aiuta la Russia pagherà un prezzo pesante»

I ministri degli Esteri del G7 hanno promesso che i Paesi che forniscono assistenza alla Russia per la guerra in Ucraina pagheranno «un prezzo pesante». È quanto si legge in una dichiarazione rilasciata al termine di due giorni di colloqui in Giappone. Gli alti diplomatici hanno anche annunciato di voler rafforzare l'applicazione delle sanzioni già prese nei confronti della Russia e considerano «inaccettabile» l'annuncio da parte di Mosca dell'intenzione di inviare armi nucleari alla Bielorussia.

06:30
06:30
Il punto alle 6.00

Oggi, martedì 18 aprile, è il 419.esimo giorno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Ecco alcuni dei principali aggiornamenti delle scorse ore.

«Decine di video di esecuzioni pubbliche di soldati ucraini»
Negli ultimi 9 mesi, l'ufficio del difensore civico ha ricevuto «decine di video» di esecuzioni pubbliche di soldati ucraini da parte di soldati russi. Lo ha detto ieri in un'intervista a Ukrainska Pravda il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Dmitry Lubinets. «Si tratta di tagliare la testa, i genitali, le orecchie, il naso, gli arti, le falangi delle mani. Alcuni (dei soldati russi che hanno compiuto queste esecuzioni) sono stati individuati. E so che una persona è stata punita (è morta durante uno scontro con le truppe ucraine)». Secondo il difensore civico, la Russia fa circolare pubblicamente video con esecuzioni di militari ucraini per diversi motivi. In primo luogo, per «mantenere il grado di isteria anti-ucraina» all'interno della società russa. In secondo luogo, per convincere i propri soldati a non arrendersi: «Vi uccideranno così se deciderete di arrendervi». In terzo luogo, per intimidire i militari ucraini che si stanno preparando per una controffensiva.

Avviati i negoziati sul grano
Le delegazioni dell'Ucraina e della Polonia, intanto, hanno avviato a Varsavia i negoziati sull'importazione di prodotti agricoli ucraini nella Repubblica di Polonia, in particolare per quanto riguarda i cereali destinati al transito verso Paesi terzi. Lo ha detto il ministro dell'agricoltura della Polonia, Robert Telus, citato da Ukrinform. «Cercheremo insieme una soluzione in modo che il nostro contratto, che vogliamo firmare, diventi effettivo», ha detto Telus, aggiungendo che la Polonia ha bisogno di un accordo con l'Ucraina, ma se questo venisse firmato oggi potrebbe essere inefficace nell'attuale quadro giuridico dell'Unione europea. Per questo motivo, Varsavia vuole che l'UE modifichi la legislazione europea nel campo del commercio con i Paesi terzi. Telus insiste affinché le merci importate nell'UE siano distribuite uniformemente in tutta Europa e non si stabiliscano esclusivamente in Polonia e in altri Paesi confinanti con l'Ucraina.

«La Russia sta bloccando navi cariche di grano»
«La Russia sta nuovamente bloccando 50 navi nel Mar Nero con a bordo grano urgentemente necessario. L'UE sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite e continuerà a facilitare le esportazioni attraverso le sue corsie preferenziali, che hanno portato 25 miliardi di tonnellate di grano nel mondo». Lo ha scritto ieri su Twitter l'alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell ricordando che «le conseguenze della guerra in Ucraina riguardano tutti noi» e che «il G7 resta unito nel nostro sostegno all'ordine basato sulle regole e nell'ambizione di lavorare a stretto contatto con i nostri partner in tutto il mondo a questo scopo».