Chi si porterà a casa tutte le birre invendute?
La decisione era arrivata come un fulmine a ciel sereno. Niente più birra in Qatar per chi andava allo stadio a vedere le partite. Bandita la vendita di alcolici nei pressi degli stadi che stanno ospitando i Mondiali. Una scelta voluta dalle autorità qatariote e annunciata formalmente dalla FIFA la scorsa settimana. Vi avevamo raccontato la vicenda, sentendo anche il parare di Budweiser, il principale fornitore di birra dei Mondiali, nonché uno degli sponsor principali della Coppa del Mondo. «Come partner della FIFA da oltre tre decenni – ha dichiarato il loro portavoce –, non vediamo l'ora di attivarci per le campagne della FIFA World Cup in tutto il mondo per celebrare il calcio con i nostri consumatori», aggiungendo anche che «alcune delle attività previste negli stadi non possono essere portate avanti a causa di circostanze al di fuori del nostro controllo».
Tutto bene, quindi. Restava però una questione in sospeso: cosa fare con tutte le casse di birra che sono rimaste ferme nei depositi, invendute?
Da Budweiser è arrivata una soluzione creativa: le birre saranno regalate alla Nazione che trionferà al Mondiale. «Il Paese vincitore otterrà le Buds. Chi le prenderà?», si legge in un tweet. L’azienda ha confermato l’iniziativa a CNN Business. «Organizzeremo i festeggiamenti della finale del campionato per il Paese vincitore. Perché, per i tifosi vincitori, sarà come avere conquistato il mondo», ha dichiarato un portavoce dell’azienda americana. Che, per l'occasione, ha anche lanciato un hashtag con un chiaro riferimento al trofeo calcistico: #BringHomeTheBud (riportate la Bud a casa) e ha promesso grandi feste.
Secondo diverse fonti, aggiunge la CNN, Anheuser-Busch InBev avrebbe pagato ben 75 milioni di dollari per la sponsorizzazione conclusa con la FIFA. La decisione di vietare le bevande alcoliche in prossimità degli stadi avrebbe quindi messo a dura prova i progetti marketing dell'azienda durante i Mondiali in Qatar. Ora, con questa mossa, Budweiser potrà sperare di recuperare un po' di terreno perso.