Vicenda Magnitsky

Chieste sanzioni contro l'ex procuratore federale Michael Lauber

La richiesta, da parte delle autorità americane, è in relazione a una vicenda fiscale con la Russia – Il Ministero pubblico della Confederazione e lo stesso Lauber respingono seccamente le critiche
© KEYSTONE/PETER KLAUNZER
Ats
29.07.2023 17:15

La commissione Helsinki del Congresso e del governo degli Stati Uniti chiede all'esecutivo americano di imporre sanzioni contro tre cittadini svizzeri, fra cui l'ex procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, in relazione a una vicenda fiscale con la Russia. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e Lauber respingono seccamente le critiche.

Nel mirino della commissione vi è anche l'ex procuratore federale Patrick Lamon e un esperto di Russia dell'Ufficio federale di polizia (fedpol). La richiesta dell'organismo, il cui scopo ufficiale è di promuovere i diritti umani, la sicurezza militare e la cooperazione economica in 57 paesi in Europa, Eurasia e America settentrionale, è stata pubblicata ieri sulla rete sociale X (già Twitter) su invito dell'investitore Bill Browder.

Nel documento, la Commissione Helsinki accusa i tre svizzeri di aver aiutato russi sanzionati ad accedere a fondi congelati in Svizzera. Essi sono anche accusati di aver accettato regali e viaggi da funzionari e oligarchi russi.

La richiesta di sanzioni è stata avanzata in base al «Magnitsky Act», una legge che limita la libertà di movimento e congela i beni negli Stati Uniti di persone ed enti accusati di violazione dei diritti umani.

La vicenda Magnitsky

Il congelamento dei fondi russi nella Confederazione, del valore di 18 milioni di franchi, risale all'inizio degli anni 2010 nell'ambito della vicenda Magnitsky. L'MPC aveva interrotto un procedimento per riciclaggio di denaro nel 2021, che era stato avviato nel 2011, in relazione a una frode fiscale in Russia da 230 milioni di dollari (203,6 milioni di franchi al cambio attuale) e voleva confiscare solo quattro dei 18 milioni. Non era stato possibile dimostrare l'esistenza di un legame tra alcuni dei beni confiscati in Svizzera e il reato commesso in Russia, aveva spiegato la procura federale.

La Commissione Helsinki accusa le persone coinvolte nel caso all'epoca di aver agito ingiustamente a favore dei russi sanzionati. L'MPC «ha ripetuto alla lettera la dichiarazione ricevuta dal governo russo» per giustificarsi, aggiunge il documento dell'organismo americano.

L'avvocato Sergei Magnitsky era consulente della società londinese Hermitage Capital in Russia, cofondata da Bill Browder. Il legale è morto in una prigione di Mosca nel novembre 2009, dopo aver denunciato un anno prima un vasto schema finanziario da 230 milioni di dollari che, a suo dire, era stato orchestrato dalla polizia russa e da funzionari del fisco a danno del suo datore di lavoro e dello Stato russo.

L'MPC respinge le critiche americane

Il Ministero pubblico della Confederazione respinge «senza mezzi termini» le accuse mosse dalla Commissione Helsinki. Le critiche sono prive di fondamento, ha indicato a Keystone-ATS l'MPC. La procura federale boccia anche le richieste di sanzioni contro i tre cittadini svizzeri formulate dallo stesso organismo.

L'MPC ha riferito per iscritto a Keystone-ATS che, in base alla propria esperienza con le autorità statunitensi, le dichiarazioni e le richieste della Commissione Helsinki sono sorprendenti. Nei suoi contatti regolari e personali con la Svizzera, il Dipartimento di giustizia degli Usa descrive sempre la cooperazione come buona.

Un elemento decisivo dello Stato di diritto è l'indipendenza della giustizia. Per garantirla, i procedimenti penali devono essere protetti da influenze politiche o di altra natura, scrive l'MPC.

I procedimenti penali sono oggetto di verifica da parte di tribunali indipendenti, spiega la procura federale, sottolineando che la procedura a cui fa riferimento la Commissione Helsinki è corretta e conforme alle regole di giustizia. Il Ministero pubblico fa riferimento a diverse decisioni del Tribunale penale federale, che ha sostenuto la conduzione del procedimento degli inquirenti federali.$

E lo stesso fa Lauber

«L'MPC non intende commentare le dichiarazioni del signor Browder e le relative richieste di risarcimento», ha inoltre scritto l'autorità. Il procedimento in questione è ancora pendente davanti al Tribunale federale.

Tramite il suo avvocato, anche Michael Lauber ha indicato oggi a Keystone-ATS di «respingere formalmente» le accuse mosse contro di lui dalla Commissione Helsinki. «Sono false, disonorevoli e semplicemente ridicole», afferma il legale.