«Christian Castelli? Ha un'esperienza enorme»
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Sarà Christian Castelli il nuovo direttore operativo dell’aeroporto di Lugano. Un incarico (per ora) a termine, il suo, che inizierà nei prossimi mesi. Classe 1973, nato a Grenchen ma cresciuto a Sonvico, paese di cui è stato anche vicesindaco, Castelli viene da un’esperienza ventennale in ambito manageriale presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite, in particolare in Libano, culminata con la nomina tre anni fa nella Commissione che supervisiona il fondo pensionistico dell’ONU, dotato di quasi 90 miliardi di dollari. Castelli - che ha pure passato un quadriennio in Gran Consiglio con la Lega a fine anni Novanta - si è laureato nel 2001 in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali all'Università Bocconi di Milano; nel 2006 ha conseguito un Master in Business Administration presso la Copenhagen Business School. All’aeroporto affiancherà inizialmente Davide Pedrioli, che rimarrà al momento direttore generale (CEO) e responsabile della direzione strategica e dei rapporti con le autorità comunali, cantonali e federali, oltre che della progressiva introduzione di Castelli nelle sue mansioni di direttore operativo.
Tempo determinato, per ora
«Al pilota abbiamo preferito un economista». Riassume così la scelta Filippo Lombardi, municipale responsabile dell’aeroporto, da noi raggiunto. Castelli è stato scelto fra una rosa di una quarantina di candidati: «La selezione è stata ampia e con candidati di qualità - afferma Lombardi. - Decisive per Castelli sono state la sua esperienza nella gestione delle crisi in ambiti anche molto diversi tra loro, il fatto che abbia vissuto in molti paesi e parli diverse lingue, oltre alla sua formazione accademica in ambito economico. Ha un’esperienza enorme, addirittura eccessiva per la posizione».
La Città ha dunque scelto di affidarsi a un manager per traghettare l’aeroporto in questa fase di gestione pubblica per ora provvisoria, in attesa di sapere che forma prenderà lo scalo negli anni a venire. Per ora, la nomina di Castelli è infatti a tempo determinato: «La gestione transitoria dello scalo da parte della Città sarà in vigore sino almeno a fine 2025. Il Consiglio comunale è tuttavia già stato reso cosciente che, siccome il processo di rinnovo della concessione federale richiesto dall’Ufficio federale dell’aviazione civile terminerà nel 2026, verosimilmente tutti i contratti degli impiegati dello scalo verranno prolungati sin lì». Cosa succederà poi, dipenderà da cosa la Città vorrà fare dello scalo e in che misura saranno coinvolti i privati. «Stiamo lavorando in questi mesi alla nostra proposta di futura gestione aeroportuale - dice Lombardi. - A seconda della soluzione che verrà scelta, il direttore operativo potrebbe diventare direttore generale a tempo indeterminato. In ogni caso, con Castelli possiamo contare su una persona di livello per un periodo intermedio».
Periodo intermedio, ma tutt’altro che di transizione. Il rinnovo della concessione è infatti decisivo per il futuro dello scalo e passa per la revisione della scheda PSIA, cioè di un nuovo piano di indirizzo anche urbanistico, che la Città conta di vedere approvato entro fine anno dal Consiglio federale. Oltre a ciò vi è allo studio un nuovo avvicinamento satellitare che permetterà di migliorare l’operatività dell’aeroporto.
Parola al neoassunto
Quanto al diretto interessato, abbiamo raggiunto Castelli per un commento a caldo dopo l’ufficializzazione della nomina: «È vero che è un contratto a termine, ma ritengo che sia una buona opportunità per rimettermi in gioco. E poi avevo deciso che volevo rientrare in Ticino». Il futuro direttore operativo ci ha inoltre spiegato che, «se è vero che non ho mai gestito un aeroporto, ho già vissuto la parte amministrativa della gestione aeroportuale», in particolare in Darfur, dove l’organizzazione logistica degli spostamenti della missione, anche con aerei ed elicotteri, era di sua competenza: «Più in generale ritengo di aver sviluppato una serie di competenze che potrebbero giovare alla gestione dell’aeroporto di Lugano».